Juan Martinez guardava insistentemente e nervosamente il giardino attraverso la grande finestra della sua dimora.
"Juan! Si può sapere cosa ci fai li?" tuonò suo padre Salvador, avvicinandosi a lui.
"Avete visto Aurora, padre?"
"Oddio questa Aurora! L'ho mandata a svolgere alcune commissioni, perché?"
"È da un pò che sono arrivato alla villa dal villaggio, dove ho visto Aurora parlare amabilmente con un ragazzo invece di svolgere i suoi doveri!"
Salvador guardò il figlio non capendo e si scompigliò i folti capelli scuri.
"Stando con Rosana, stai rischiando di diventare peggio di lei!"
"non scherzate padre! Sono serio!"
"È una bella ragazza, è ovvio che parli con altri ragazzi! E comunque sia non ti dovrebbe interessare, tu sei legato a Rosana!"
Improvvisamente i due Martinez sentirono la porta aprirsi e chiudersi di botto, e videro la figura snella di Aurora attraversare il corridoio.
"Buongiorno, signori" sorrise Aurora sgattaiolando in cucina. Juan cercò di raggiungerla, ma suo padre lo Fermò per un braccio e l'ammonì con lo sguardo.
Nel pomeriggio, dopo che ebbe finito i suoi doveri, Aurora bussò allo studio del signor Salvador. Quando entrò, l'uomo stava leggendo un giornale.
"Mi scusi il disturbo, signore. Vorrei chiederle un favore"
"Un favore? Di cosa si tratta?" disse Salvador concentrando tutta la sua attenzione su di lei, facendola arrossire.
"Ecco.. potrei avere la serata libera? Tornerò entro stanotte, lo giuro"
"Hai lavato le stanze? Stirato? Curato il giardino?"
"Sì certo" rispose Aurora con il cuore in gola.
Salvador sbuffò.
"E sia! Hai la serata libera!"
"Davvero? Oh, la ringrazio!" disse Aurora avvicinandosi al signore e dandogli un bacio sulla guancia, per poi correre nella sua stanza.
Salvador rimase pietrificato da quel gesto così spontaneo. Se fosse stata un'altra persona, avrebbe sbraitato e urlato, ma la ragazza gli sembrava così innocente che quasi gli fece piacere quel bacio. Sorrise tra sé e sé.
Aurora era nella sua camera, intenta a togliersi la divisa per indossare i suoi soliti abiti. Indossò una lunga gonna rossa, una camicetta azzurra ed una fascia blu in testa. Sciolse i lunghi capelli dalla coda e li lasciò liberi. Improvvisamente qualcuno bussò alla sua camera."Avanti" disse lei stupita. Juan entrò ubriaco nella sua stanza, barcollando.
"Dove stai andando?" le chiese Juan.
"Juan, esci per favore dalla mia stanza.. " disse lei preoccupata per la condizione del giovane.
"Altrimenti?" si avvicinò lui al viso di Aurora. La ragazza lo spinse via.
"Vai da quel bell'imbusto, non è vero? Quello con cui facevi la civetta stamattina?"
"Come? Io non facevo la civetta con nessuno!" sbraitò lei, ma Juan gli afferrò i polsi e la avvicinò al suo corpo.
"Juan, lasciami..mi fai male"
"Tu non rivedrai quello lì, hai capito?"
"Sei solo un pazzo ubriaco! Lasciami!" urlò lei liberandosi dalla presa, ma Juan la afferrò per la vita e la buttò sul letto, mettendosi sopra di lei.
"Juan ti prego.. lasciami.." cominciò a piangere Aurora.
"Sei mai stata con quello? Eh? Rispondi!" disse però Juan afferrandogli le guance. Aurora negò con la testa spaventata. Juan la guardò e vide il terrore nei suoi occhi, perciò si staccò immediatamente da lei e si passò una mano tra i capelli.
"tu.. noi.. non dobbiamo più avere qualsiasi di rapporto! Mi fai perdere la ragione" confessò lui lasciando Aurora nella stanza sola e tremolante.
Verso le nove di sera, Aurora si adentrò nella foresta con il cavallo che il signor Salvador le aveva gentilmente prestato ed arrivò al porto, dove in lontananza notò Mary, José, Miguel ed Emilia.
Aurora si avvicinò lentamente a loro e quando José si voltò e la vide, il suo cuore si riempì di gioia."José" sussurrò lei avvicinandosi a lui e gettandogli le braccia al collo, cominciando a piangere lacrime di profonda tristezza.
"Perdonami José.. sono stata una pessima figlia"
"Non dirlo nemmeno Aurora! Tu sei mia figlia in tutto e per tutto, anima e mente. Sono orgoglioso di averti cresciuto"
"Sono orgogliosa di avere un padre come te" disse lei stringendolo ancora di più.
Miguel guardava la scena con profonda tenerezza, mentre Mary si avvicinò a loro con le lacrime agli occhi, sotto lo sguardo malvagio di Emilia."Aurora. . Bambina mia.." sussurrò Mary.
Aurora sciolse l'abbraccio e si fiondò su Mary, che cominciò a piangere a dirotto.
"scusate se vi interrompo, ma la mia barca è arrivata" annunciò José.
Aurora e Mary lo guardarono tristemente, mentre Miguel gli diede qualche pacca sulla spalla.
"scrivici" disse Mary.
"Informaci quando arrivi a destinazione! " continuò Aurora.
José sorrise ed abbracciò per l'ultima volta Aurora, per poi accarezzare la guancia di Mary e posarle un delicato bacio. Emilia li guardò infastidita ma non parlò.
"Ci mancherai" disse Mary stringendo il braccio di Aurora.
"Anche voi... addio!"
"Addio!" risposero tutti in coro, prima di vedere José salpare.
Dopo un paio d'ore, Aurora salutò Mary e le promise che sarebbe presto tornata a trovarla, mentre Miguel la accompagnò con il suo cavallo alla villa, per evitare che attraversasse la foresta sola.
Dopo il viaggio silenzioso, entrambi scesero dai loro rispettivi cavalli e camminarono sotto la luce chiara della luna."Miguel, è meglio che mi lasci qui.. vorrei evitarti possibili discussioni con i signori"
Miguel si bloccò e la guardò intensamente.
"Ci rivedremo, vero Aurora?"
"Certo" sorrise lei.
Miguel le si avvicinò e le posò un dolce bacio sulle labbra. Aurora si bloccò a quel gesto inaspettato e non sapeva il perché, pensò a Juan.
"Buonanotte, Aurora"
"Buonanotte, Juan"
Salve ragazzi! Che ne pensate di questo nuovo capitolo?
Aurora proverà dei sentimenti nei confronti di Miguel? O sarà attratta dal bel Juan?
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Cuore ribelle
RandomSpagna, 1910. Aurora è una ragazza ribelle, spensierata e piena di vita, oltre ad essere bellissima. È stata trovata nella foresta quando era solo una bambina da due marinai, e da allora loro sono il suo mondo, la sua famiglia. Tutto procede normal...