Aurora guardava con stupore quell'uomo che era.. suo padre. Suo padre, quell'uomo che aveva violentato sua madre, picchiata, maltrattata.. era vivo!
"Cosa..cosa volete da noi? Cosa ci fate qui? Eh?" urlò Aurora alzandosi dalla sedia e colpendo il tavolo con il pugno, mentre Juan cercò di calmarla prendendola per la vita e costringendola a sedersi.
"Non mi aspettavo questo genere di accoglienza... ma cosa le hai detto, Eleonora? Non gli hai raccontato che maritino amorevole sono stato con te?" ghignò l'uomo sedendosi accanto alla donna.
"Allontanatevi immediatamente da lei!" esclamò la ragazza mettendosi tra loro.
"Accidenti che caratterino... ma.. wow, sei identica a tua madre" disse l'uomo afferrandole il viso.
"Non toccarla!" gli impose finalmente Eleonora colpendogli la mano.
"Cosa ci fai qui? Perché non stai marcendo all'inferno? Tutti ti davano per morto.. bruciato in quel bordello" sputò la donna con odio.
"Tu mi credevi morto. Sono sparito per un pò, gli usurai mi stavano alle calcagna e l'unico modo per placare la loro ira era darmi per morto"
"siete una persona spregevole" commentò Aurora disgustata, guardandolo con disprezzo.
"Sono tuo padre, che ti piaccia o no"
"Voi non siete e non sarete mai mio padre!"
"Ah no? Povera illusa.. e tu Eleonora? Non hai niente da dirmi? Non sei felice di non essere vedova?"
"Io gioivo nel saperti morto, Francisco" disse la donna fredda.
L'uomo stava per colpirla, quando Juan lo afferrò per il polso.
"Non vi azzardate a toccarla! Sparite, prima che chiami la guardia civile" lo minacciò Juan.
"Tu sei un Martinez.. me ne andrò, ma i vostri guai sono appena iniziati" disse l'uomo con un ghigno uscendo dalla locanda.
Eleonora si morse il labbro e cominciò a piangere lacrime amare, mentre Aurora era ancora emotivamente scossa.
"Un momento.. " disse improvvisamente Juan "quell'uomo, o meglio, quella bestia ha detto che ce la farà pagare a tutti quanti.. e se avesse a che fare con la sparizione di mio padre?"
"In effetti è probabile" lo assecondò Aurora.
"Francisco.. odiava Salvador! Ripeteva sempre che era per colpa sua se ero una moglie indisciplinata e non accondiscendente" esclamò Eleonora per poi terminare con un sussurro.
"Voi e mio padre eravate fidanzati, un tempo. È probabile che ora voglia vendicarsi" intervenne Juan.
"Ma perché ora? Che senso avrebbe?" domandò Aurora.
"Quell'uomo è pazzo.. completamente pazzo" mormorò Eleonora disperata.
"Dobbiamo seguirlo" disse improvvisamente Juan.
"Già, ma come? Potrebbe accorgersene e noi saremmo nei guai" lo interruppe Aurora.
Il ragazzo si guardò intorno ed improvvisamente ebbe un'idea.
"Ho un piano. Seguitemi"
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Salvador era ancora rinchiuso in cella e legato per le braccia. Aveva perso molto sangue ed era debole, ma non voleva mollare. L'avrebbe fatta pagare franca a quell'uomo.Improvvisamente nella cella entrò il suo boia. Si avvicinò a Salvador e si tolse i finti baffi e i finti capelli.
"Francisco! Sei tu!" esclamò il Martinez con stupore e disprezzo.
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Cuore ribelle
RandomSpagna, 1910. Aurora è una ragazza ribelle, spensierata e piena di vita, oltre ad essere bellissima. È stata trovata nella foresta quando era solo una bambina da due marinai, e da allora loro sono il suo mondo, la sua famiglia. Tutto procede normal...