Capitolo 28

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Eleonora guardava il paesaggio dal finestrino della sua carrozza. Si stava dirigendo alla villa dei Martinez, aveva bisogno di parlare con Salvador. Nonostante non si vedevano da tanti anni, il loro feeling era rimasto immutato, come anche il sentimento che lei provava nei suoi confronti. Non sapeva cosa aspettarsi, ma aveva bisogno di vederlo: era una donna molto istintiva, ed in questo era simile a sua figlia. Quando la carrozza si fermò, Massimiliano aiutò Eleonora  a scendere.
"Ne è sicura, signora?" domandò il cocchiere alla sua signora e amica.

"Sì, Massimiliano" rispose la donna agitata.

"Io al posto suo starei attento a sua moglie.."

"Dici che dovrei tornare indietro?"

Massimiliano sorrise e le accarezzò le mani.

"Andate pure. Se qualcosa andrà male, sappiate che ci sono io qui" la rassicurò.

Eleonora sorrise e si diresse verso il grande portone della villa. Si aggiustò il vestito azzurro ed infine bussò. Un ragazzo alto e molto affascinante la accolse.

"Buongiorno, sono la signora Eleonora Onieva. Avrei bisogno di parlare con il signor Salvador" disse la donna con tono calmo.

"Certo, entri, mio padre arriverà qui a momenti"

"Ah, quindi lei è il figlio?"

"Sì signora, Juan Martinez"

"Assomiglia molto a suo padre" confessò la donna entrando nel salotto ed accomodandosi su una poltrona, invitata da Juan.

"Anche lei assomiglia molto ad una ragazza di mia conoscenza" sorrise Juan.

"È proprio di questo che vorrei parlare con suo..."

"Eleonora" la interruppe la voce possente di Salvador "che ci fai qui?"

"Bene, vi lascio soli. È stato un piacere conoscerla, signora" disse Juan baciando il dorso della mano di Eleonora ed uscendo dalla stanza.

"Ho bisogno di parlarti, Salvador" cominciò la donna alzandosi e raggiungendolo.

"Non mi sembra il posto adatto questo. È meglio se usciamo in giardino, se ci vedesse qui mia moglie si insospettirebbe" disse l'uomo conducendo Eleonora fuori dalla villa e facendola accomodare su una sedia in legno posta in giardino. Salvador le si sedette accanto.

"Dimmi pure, ti ascolto"

"Aurora è mia figlia" sorrise la donna gioiosa. Salvador ricambiò.

"Non avevo dubbi" commentò l'uomo appoggiando la mano sul bracciolo della sedia "vive con te ora?"

"No" si rattristì la donna "ha detto che preferisce vivere come ha fatto fino ad ora.."

"Non prendertela, in fondo è più che normale. È rimasta scioccata dalla notizia di aver ritrovato sua madre, dalle tempo"

La donna annuì,  quando improvvisamente da un calesse uscì una bella donna bionda. La signora si avvicinò a Salvador.

"Buongiorno, maritino mio. E la signora chi sarebbe?" chiese la donna sospettosa dopo aver dato un bacio a Salvador.

"Beatrice, quante volte devo dirti che odio questo genere di contatto in pubblico? " ringhiò l'uomo.

"Oh, andiamo Salvador, siamo sposati, che male c'è? Non è vero..."

"Eleonora" disse subito la donna.

"Eleonora. Piacere, io sono Beatrice Martinez " si presentò la donna civettuola sedendosi tra suo marito ed Eleonora, mettendo in imbarazzo quest'ultima.

"Scommetto che anche lei mostra affetto a suo marito in pubblico!" disse Beatrice.

"Veramente sono vedova.." le rispose Eleonora infastidita.

"Così giovane? Oh, che terribile disgrazia, non è vero Salvador?" domandò la donna rivolgendosi a suo marito, che però concentrava tutta la sua attenzione su Eleonora, facendola arrossire.

"Beatrice, io ed Eleonora stavamo parlando. Ti dispiacerebbe rientrare?"

"Oh no, anzi è meglio che vada via" disse Eleonora alzandosi, ma Salvador le afferrò istintivamente  una mano. La donna arrossì,  mentre l'uomo lasciò velocemente la presa, dopo essersi accorto che la moglie lo guardava incredula e gelosa.

"Ne sei sicura?" domandò Salvador dopo aver ripreso il controllo.

"Sì" affermò la donna sorridendo e arrossendo ancora per quello che era successo poco tempo prima.

"Ti accompagno alla carrozza. ." disse Salvador, ma Beatrice lo bloccò.

"Credo che la  tua amica sia capace di andare anche da sola, non è vero cara?" disse la donna con un falso sorriso.

"Sì certo. Arrivederci" li salutò Eleonora.

"Addio" rispose freddamente Beatrice, continuando a fulminare il marito che guardava assorto la sua ex compagna.

Dopo che Eleonora salì sulla sua carrozza, Salvador si voltò e notò che sua moglie lo guardava adirata.

"Che ti prende ora?" domandò l'uomo rientrando all'interno della villa.

"Chi era quella donna?"

"Non sono affari tuoi"

"Oh si che lo sono! Cosa faresti se mi troveresti a parlare intimamente con un altro uomo?"

"Lo saluterei e mi accenderei un sigaro" rispose ovvio Salvador, facendo arrabbiare ancora di più Beatrice.

"Smettila di scherzare!"

"Non sto affatto scherzando, ti sembro un tipo che scherza?" chiese l'uomo guardando sua moglie infastidito.

"Allora dimmi chi era quella donna!" urlò Beatrice.

Salvador sbuffò.

"Colei a cui tu non hai mai sottratto il posto.. nel mio cuore" sentenziò l'uomo ritirandosi nel suo studio e lasciando Beatrice incredula e furiosa.

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