Emilia si guardava intorno sospettosa. Controllò nuovamente dalla finestra e chiuse la locanda. Era ormai notte.
"Puoi uscire, adesso" disse la ragazza.
Pedro Cordoba, ex migliore amico di Juan Martinez, uscì dalla stanza di Emilia con la camicia sbottonata e un bicchiere vuoto in mano.
"È ora di festeggiare, dolcezza" disse il ragazzo alzando il bicchiere e sedendosi ad uno dei tanti tavoli.
La ragazza lo raggiunse con una bottiglia di whisky, che versò sia per lei sia per lui."Bene.. a cosa brindiamo? " domandò la ragazza con un ghigno in volto.
"Alla vendetta. La dolce vendetta sulla nostra bella Aurora. ." rispose Pedro.
"Che marcisca in carcere!" esclamò Emilia facendo scontrare il suo bicchiere con quello di Pedro e bevendo una grossa sorsata.
"Voi donne avete una mente perfida e geniale, devo ammetterlo" disse Pedro ingoiando il whisky.
"Quella di allearci è stata un'idea diabolica, nessuno capirà che sei stato tu a sparare a quella povera Rosana" rise Emilia.
"Già.. quella sciocca era inutile per la sopravvivenza.. ma Aurora.. che goduria. .vedere il suo bel faccino in carcere"
"Ormai è fatta. Tra poco meno di un mese il nome di Aurora sarà solo un brutto ricordo"
"Credi che le daranno la pena di morte?" chiese Pedro versandosi altro whisky.
"Certo. Tutte le prove sono contro di lei.. potrebbe essere condannata all'ergastolo, ma non credo che sarà così fortunata" affermò la ragazza con un ghigno.
"La odi proprio tanto eh?" rise Pedro.
"Più di quanto la odi tu. Mi ha tolto tutto: la famiglia, l'amicizia degli altri marinai, l'amore di Miguel.. tutto"
"Povera la nostra piccola Emilia.." sibilò Pedro accarezzandole il viso e il collo "nessuno può capirti. Quella stupida sciocca di Aurora mi ha rifiutato ed umiliato, ma noi due insieme.. siamo la coppia perfetta"
"Nessuno potrà mai accusarci. Io nell'ora del delitto ero qui, mentre tu non avresti mai potuto mettere la pistola nella sua stanza.. peccato che da domani torneremo ad essere degli estranei" disse Emilia salendo sulle gambe di Pedro.
"Già, ma nel frattempo, godiamoci questa notte" mormorò il ragazzo conducendo Emilia nella sua stanza.
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Aurora era in cella da già due settimane. Le nausee erano sempre più frequenti ed aveva forti emicranie. Eleonora e Miguel andarono a trovarla più volte, ma ogni volta lei era sempre debole e dolorante. Aurora pensava che l'umidità dalla cella le stesse facendo male.Il giorno del processo arrivò. Aurora aveva conosciuto l'avvocato pagatole da Salvador, e le era sembrato serio e competente.
Come la prima volta, Armando la condusse di fronte al giudice, ma stavolta non era sola: l'avvocato Guerra era di fianco a lei.L'avvocato della famiglia Perez cominciò ad accusarla nuovamente, ma Guerra lo interruppe.
"State accusando questa ragazza su prove non concrete. Nessuno l'ha vista sparare ed inoltre per colpire una persona da quella distanza bisogna essere dei cecchini, mentre la signorina Aurora non ha mai impugnato una pistola in vita sua"
"E come giustificate la presenza della pistola?" domandò l'avvocato dei Perez con un ghigno.
"A mio parere, signor giudice, la signorina è stata incastrata"
Dalla platea nacquero dei fischi da parte dei nobili, mentre il popolo sosteneva l'avvocato Guerra.
"Padre, voi credete che le daranno la pena di morte?" chiese Juan.
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Cuore ribelle
RandomSpagna, 1910. Aurora è una ragazza ribelle, spensierata e piena di vita, oltre ad essere bellissima. È stata trovata nella foresta quando era solo una bambina da due marinai, e da allora loro sono il suo mondo, la sua famiglia. Tutto procede normal...