Capitolo 31

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Aurora aprì gli occhi alle prime ora del mattino. Inizialmente era un pò spaesata, ma sorrise radiosa nel vedere Juan accanto a sé . Il ragazzo dormiva beatamente ed aveva un braccio appoggiato sulla pancia di Aurora. La ragazza gli accarezzò delicatamente i capelli e ripensò ai meravigliosi momenti della notte passata assieme: i caldi baci di Juan, le parole sussurrate all'orecchio, le sue forti braccia che la stringevano e la facevano sua. Aurora era felice di essersi concessa per la prima volta ad un uomo come lui: forte, affascinante, colto, dolce, premuroso, coraggioso.. per lei era semplicemente perfetto. Non poteva ancora crederci che tutta quella felicità potesse appartenerle: Juan l'amava, la desiderava, ed era disposto ad andare contro tutto e tutti pur di averla al suo fianco.
Juan aprì gli occhi e vide accanto a sé il viso sorridente di Aurora: aveva i lunghi capelli arruffati, le guance più rosee del solito e il viso rilassato e felice. Il giovane Martinez l'attirò a sé e la baciò, come per accettarsi che quel momento fosse reale.

"Buongiorno" disse staccandosi da lei e sorridendole.

"Buongiorno" rispose lei abbassando lo sguardo timida ed imbarazzata. Juan impazziva nel vederla così.

"Come fai?" chiese lui improvvisamente.

"A fare cosa?"

"Ad essere così bella " rispose lui sincero.

Aurora sprofondò la testa nel suo petto, imbarazzata.

"Smettila di farmi arrossire" disse lei con un sorriso.

Juan scosse la testa e le accarezzò i lunghi capelli.

"Devo andare, Aurora" disse Juan dispiaciuto.

"Sì.. lo so. . Qualcuno potrebbe vederti" affermò lei triste alzandosi dal letto ed indossando una vestaglia bianca.

Juan la divorò con lo sguardo: la desiderava ancora.

Aurora aprì cautamente la porta e guardò fuori, controllando se ci fosse qualcuno nei paraggi.

"Vestiti, ora non c'è nessuno" lo informò Aurora, cominciando a vestirsi anche lei con gli abiti della giornata.

Juan raccolse i suoi abiti e si vestì, mentre guardava sott'occhio Aurora.
Quando i loro sguardi si incrociarono, entrambi sorrisero ed abbassarono il capo.

Dopo essersi preparati, uscirono dalla stanza e sgattaiolarono fuori dalla locanda.
Si guardarono per un tempo che sembrò infinito: non volevano lasciarsi.

"È meglio che vai, adesso.. potrebbero insospettirsi" disse Aurora non guardandolo negli occhi.
Juan le mise un indice sotto il mento e sollevò il suo viso: gli occhi di Aurora erano lucidi.

"Ci vedremo presto, te lo prometto. Non sentirai nemmeno la mia mancanza" le sussurrò lui accarezzandole con il pollice la guancia.

"Questo è impossibile" sorrise Aurora triste.

"Ti penserò sempre.. il mio cuore ti appartiene"

"Come io appartengo a te. Stai attento, Juan"

"Stà tranquilla.. a presto" disse il ragazzo dandole un bacio e stringendola a sé.

"A presto, amore" lo salutò Aurora. Juan le sorrise e si allontanò, mentre Aurora tornò in locanda felice e con le farfalle allo stomaco per la notte passata.
Era inconsapevole del fatto che Emilia li stesse spiando.
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Il giorno dopo, la giovane Aurora era al mercato per lasciare un libro che aveva preso in prestito.
Era in piazza, quando vide la signorina Rosana con una serva.
Aurora sbiancò subito e cercò di evitare il suo sguardo, ma tutto ciò fu vano.

"Dal pavimento al letto di un nobile, complimenti per il passo in avanti" la provocò Rosana.
Aurora cercò di mantenere la calma.

"Non capisco di cose state parlando"

"Non fare l'ingenua, stupida. Quelle come te servono solo a dar sfogo ai potenti"

"Signorina, le consiglierei di non provocarmi. . Non ho paura di lei e di reagire in modo poco opportuno" disse Aurora stringendo i pugni.

"Ti confesso una cosa" sussurrò Rosana avvicinandosi al suo orecchio "se non si diverte con te, lo fa con me.. non credere di essere diversa"

"Se ne siete così sicura non capisco la vostra preoccupazione e il vostro insultarmi"

"Ti sto avvisando, cameriera: soffrirai, soffrirai così tanto che rimpiagerai di essere nata!"

"Cosa volete farmi? Uccidere? Torturarmi? Vi avviso che troverete una lunga fila" le rispose sicura Aurora.

"Niente di tutto ciò. Soffrirai qui" disse mettendole un dito sul petto "nel cuore, e il dolore sarà lancinante"

"L'unico che può farmi del male è Juan, ma non ne sarebbe mai capace"

"Tu credi? Povera innocente.. in fondo mi fai tenerezza... Juan ti ingannerà, ti sfrutterà e ti getterà via come uno straccio" disse Rosana in tono freddo, spaventando Aurora.

"Non lo farebbe mai" disse la ragazza abbassando lo sguardo.

Rosana sorrise soddisfatta e se ne andò via, mentre qualche compaesano rimaneva a guardare la scena.

Aurora se ne accorse e si allontanò, con le parole di Rosana che rimbombavano in testa: ti getterà via come uno straccio.
E se lo farà veramente? Se Juan la sfruttasse solamente?
Aurora cercò di scacciare quei pensieri, ma non ci riuscì. Un brutto presentimento la perseguitava.

Salve ragazzi! Saranno vere le parole di Rosana? Voi cosa ne pensate?
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