CAPITOLO 18

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"Chiama immediatamente i soccorsi! Almeno due ambulanze! I vigili del fuoco e la scientifica!" Urlo salendo sulla mia auto.

"Perché la scientifica?" Chiede Riccia corrugando la fronte.

La risposta esce con freddezza ma è l'unica cosa che mi sta mantenendo lucida, al contrario di Saray che sembra sconvolta al solo pensiero di aver perso la sua migliore amica "Per identificare i corpi"

Sgommo dalla collina per precipitarmi alla villa, o quello che ne resta.

I soccorsi arrivano con me.

I pompieri sono i primi ad agire, spegnendo il fuoco e innalzando ancora più fumo nero che si propaga violentemente nell'aria.

"Deve aspettare che i pompieri finiscano di spegnere l'incendio prima di entrare" mi comunica un poliziotto che delimita l'area con il nastro giallo.

So che è una domanda stupida con un'esplosione del genere ma ho bisogno di avere almeno qualche chance "Ci sono sopravvissuti?"

"Non glielo so dire.. ma non sarei ottimista" me lo dice malamente, come se non gli interessasse nemmeno.

Lei.
Penso a lei.

La mia partner.

Perdere un membro della propria squadra è come perdere un familiare.

Fremo.
Voglio entrare.

Come se mi servisse per rendermi conto della situazione, come se potessi salvarla ancora.

I pompieri escono ed io guardo lo stesso agente che mi ha detto di restare fuori "Voglio entrare"

"Ho ordine di non fare entrare ancora nessuno" mi risponde rigido.

Abbozzo una risatina "Certo.. detective?" Chiedo mentre prendo il cellulare in mano e compongo il numero.

"Fletcher" mi risponde lui.

"Di che distretto è, detective?" Chiedo attendendo che mi rispondano.

Lui continua a non capire il mio atteggiamento "Il tredicesimo"

Nel frattempo Saray e Riccia mi raggiungono, cercano di superare anche loro il nastro giallo ma vengono fermate "Ma scherziamo?!" Sbotta Saray.

"Agente Ferreiro"

Fisso il malcapitato sul quale sto per sfogare la mia rabbia "Direttore Montgomery, ho davanti l'agente Fletcher del distretto 13 che non mi permette di entrare.. chiedo autorizzazione accedere alla villa di King"

"Accordato"

"Grazie" chiudo la comunicazione e lo guardo, lui sembra molto confuso e il cuo cellulare dopo pochi istanti inizia a suonare "Avanti.. risponda..deve essere il suo superiore.. revocherà l'ordine di bloccarci all'entrata e, per il suo bene, le consiglio di farci passare in fretta"

Un pompiere con il casco integrale mi viene in contro, togliendo solamente quel catafalco sulla testa riesco a riconoscere il mio vecchio compagno di scuola "Max!"

"Maca!" Sorride lui "Che ci fai qui?"

"Avevamo un agente infiltrato.. posso entrare?" Chiedo sapendo che non mi dirà mai di no.

Infatti, alza immediatamente il nastro "Ma certo! Entrate pure.. la zona è al sicuro.."

Lo sguardo smarrito del poliziotto mi fa sorridere "Ma io.."

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