Due settimane dopo..
ZULEMAFasciata nella mia tuta elegante senza maniche cammino tra i corridoi della mostra d'arte sorseggiando il mio champagne versato in un calice di cristallo.
C'è molta gente, uomini distinti della società accompagnati dalle mogli vestite anche loro eleganti nei loro vestiti sfarzosi.Una musica classica rieccheggia nelle grandi stanze a volume basso mentre un'aroma profumato di legni fruttati da la giusta aristocratca atmosfera.
Mi sento totalmente fuori posto eppure dovrei ormai essere abituata a questo genere di occasioni.
Saray nel suo abito lungo rosso si avvicina a me "Puoi anche sforzarti di sorridere"
"Ricordami come ci sono finita in mezzo a questi snob" commento io mandando giù un altro sorso.
"Si tratta di un evento di beneficenza di un certo livello, Montgomery ci ha richiesto personalmente come sue scorte dal momento che la spia della CIA non è ancora stata individuata.." mi ricorda lei fermandosi davanti ad un dipinto grande quasi quando la parete "Questo fa proprio schifo"
"Quello schifo vale più del nostro stipendio di un anno intero" rispondo io soffocando una risata divertita.
"Fa schifo essere poveri" trae le giuste conclusioni strappandomi un sorriso.
"Il corridoio a nord è libero" i tacchi di Riccia fanno un gran fracasso sul pavimento ben lucidato "..E non ho ancora visto Maca" Mi irrigidisco nel sentire il suo nome ma faccio finta di nulla, distolgo lo sguardo altrove fingendomi interessata ai quadri appesi.
Io rispondo con il silenzio, è Saray quella che controbatte interessata "Strano.. l'evento inizia a momenti.. dovrebbe essere già qui.."
Io non so come spiegarlo se non definendolo come una sorta di magnetismo irresistibile a cui il mio sguardo è evidentemente soggetto, perché lo sposto tra la folla ed è proprio quando lo faccio che vedo delle onde incredibili color dorato. Lei. Elegante in un modo umanamente inconcepibile, indossa un tubino bianco candido abbastanza corto con maniche a sbuffo e una scollatura da brivido sulla schiena. L'aderenza le sottolinea perfettamente le forme, le gambe allenate sono perfette e la sua figura è slanciata da un paio di tacchi a spillo dello stesso colore dell'abito. Si volta leggermente mentre continua a intrattenere una conversazione con due uomini, non li riconosco dal momento che sono molto distanti e poi la mia attenzione è totalmente rapita da quel sorriso spontaneo, lo sguardo intelligente valorizzato dal trucco serale e il rossetto rosso ciliegia che risulterebbe volgare su chiunque tranne che su di lei.
Perché lei è.. straordinaria.
Ed io sono una cogliona."La sciupi se la guardi così" il sussurro di Saray nel mio orecchio mi fa sussultare.
"Che succede?" chiede Riccia avvicinandosi a noi e guardando nella direzione in cui guardavo io "L'hai vista..?"
Guardo Saray che a sua volta guarda me "Oh.. l'ha vista eccome.."
"Ma.. è accompagnata?!" chiede Riccia incredula.
Sobbalzo una seconda volta "Che cosa?!" la voce esce stridula e sorpresa nonostante i miei sforzi per soffocare le mie intenzioni ma soprattutto i miei pensieri. Riporto lo sguardo laggiù e la vedo a braccetto con un metro e novanta di manzo, rossiccio di capelli dagli occhi azzurri cielo, viso da modello e corpo da atleta. Dalla postura dritta e dall'abito firmato deduco che non solo è uno del nostro settore ma è anche ricco "E questo chi cazzo è?!" sgrano gli occhi e le guardo "L'ho detto ad alta voce??"
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Calibro 9
FanfictionMacarena e la sua squadra della L.A.P.D. devono affrontare una nuova minaccia. Intrighi, cambiamenti e ostacoli si porranno sul cammino che giungeranno ad una semplice conclusione: L'uomo organizza, la vita sceglie. ____________________________ ECCO...