CAPITOLO 41

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Usciamo nel corridoio, fianco a fianco, seguite da Joshua che resta qualche passo indietro.

Zulema mi dice "Stando alle immagini delle telecamere poste nel corridoio davanti alla sua stanza.. l'ultima ad averlo visto è una certa Susie Que"

Corrugo un po' la fronte e commento "Sembra un nome da.."

"Escort.." mi conferma lei annuendo "Di un certo livello sociale medio alto.. per una notte"

"Fantastico.." ironizzo "..l'ultimo ad averlo visto è una escort.. e dove la troviamo?"

"Facile.." fa spallucce e con un certo sorrisino convinto mi dice "..fa parte dei servizi dell'albergo"

Mi blocco di colpo e quasi Joshua mi finisce in braccio, la osservo severa e indignata allo stesso tempo "..Ho paura a chiederti come lo sai"

Lei mi fa un occhiolino e avvicinando le sue labbra al mio orecchio mi sussurra "Mi conosci, Biondina, io so sempre tutto.." un brivido mi percorre per tutta la spina dorsale ma con uno scrollone mi levo immediata di dosso quella sensazione strana.

"Abbiamo 40 ore per scoprire chi è l'assassino prima che il convegno finisca e ci sfugga.." le ricordo scettica tornando a camminare.

"Joshua ti ha preso una camera" mi fermo di colpo e la guardo confusa.

"Una.. cosa?" La voce esce stridula, più di quello che avrei desiderato, facendo trasparire il panico.

Qualche istante dopo..

Mi guardo intorno, questa stanza è veramente la fine del mondo.

Traspare il lusso ovunque e quel letto matrimoniale ha l'aria di essere davvero condono "Okay.. questa è sua, Agente.." mi spiega Joshua e poi indica una porta "..e dietro quella porta.. c'è la camera di Zule.. così se volete vi potete vedere"

"Non ho intenzione di avere una camera" protesto ancora, non amo particolarmente gli alberghi e ho come la sensazione che Miami complicherà il nostro rapporto.

Una presenza dietro di me e un profumo inconfondibile, le sue labbra sfiorano il mio orecchio e Zulema mi sussurra "Beh.. puoi sempre dormire con me.."

L'idea di poterla avere in quel modo mi fa impazzire e mi terrorizza allo stesso tempo.

Avvampo dall'imbarazzo e faccio qualche passo in avanti per separarmi da lei, la sfrontatezza che usa mi elettrizza e mi innervosisce.

Lei sembra percepire questa mia lotta interiore ma non la scoraggia, al contrario, sembra proprio divertirla.

Joshua tira via le tende e mi mostra la vista sull'oceano e sul resto del resort "E questa è la vista.. peccato che voi due non stiate festeggiando niente.."

Rimango affascinata da tanto splendore ma resto la stessa guastafeste di sempre "Senza nessun indizio, né aiuto dalla polizia.. dubito che resteremo qui a lungo.."

"Io devo andare ragazze.. ci si vede!" Con un rapido cenno di saluto esce di scena lasciandoci da sole.

Guardo Zulema e lei guarda me.

Un leggero sorriso le illumina il viso "Ammettilo.. ti stai divertendo.."

"Mi divertirei se non stessi lavorando in un giorno di ferie" commento io cinica.

Sento la tensione farsi sempre più palpabile nell'aria, soprattutto perché siamo da sole in una stanza d'albergo.

Zulema sembra maledettamente a sua agio mentre io potrei impazzire da un momento all'altro.

Fortuna vuol che lei abbia voglia di spostare la conversazione sul caso "Tra un paio d'ore la nostra amica Susie sarà al bar.."

"Se ci identifichiamo come Agenti, non ci parlerà mai.." penso a voce alta sapendo perfettamente che quel genere di persona non parla con la polizia.

Calibro 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora