CAPITOLO 54

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MACARENA

Scendiamo in palestra, fianco a fianco non pronunciando nemmeno mezza sillaba. Nessuna delle sue sembra avere molto da dire.

Io nel mio caso sono particolarmente concentrata su quello che sento. Ovvero dolore emotivo. Un forte dolore emotivo che sta esplodendo come un vulcano in eruzione.

Non so cosa vuole Montgomery ma ho paura di scoprire che potrebbe avere ragione. Potrei avere dello stress post traumatico e quindi avere delle difficoltà a svolgere il mio lavoro. Questa è la differenza fra la vita e la morte, e cosa peggiore metterei a rischio la vita della mia squadra, della mia famiglia, e di Lei.

Le lancio un'occhiata rapida furtiva senza farmi notare e mi rendo conto che è davvero bellissima.

Mi chiedo se è sempre stata così.
Se i suoi lineamenti sono sempre stati così perfetti o li sto notando solamente adesso.

Forse sì. Forse sono io che non me ne sono mai accorta.

Non l'avevo mai messa in conto la possibilità di innamorarmi di una donna. L'avevo esclusa con una tale facilità disarmante, come se fosse una cosa che non avrebbe mai potuto appartenermi.

C'è voluto molto poco per farmi capire che su certe cose non abbiamo proprio alcun controllo.

Entriamo in palestra e proprio in mezzo alla stanza Montgomery ci attende in piedi con le gambe leggermente divaricate ben piantate al suolo. Le braccia incrociate al petto gli danno una sensazione ancora più imponente.

Zulema non mi molla. Cammina accanto a me e non si fa da parte nemmeno adesso.

"Mi dispiace di averla svegliata così presto, Agente Ferreiro, ma come può immaginare si tratta di un'urgenza delicata che va risolta al più presto.. il Segretario vuole accertarsi che la sua unità di Los Angeles abbia un leader lucido ed io convengo con lui che si tratta di una cosa alquanto rilevante" tuona risoluto a causa del forte rimbombo.

Annuisco appena "Comprendo l'urgenza.. che cosa volete che faccia?"

Montgomery avanza di un paio di passi verso di me "Le sue capacità non verranno valutate in questa sede.. è un agente addestrato e non ho dubbi che sappia padroneggiare le armi.. io temo però che l'ultima missione abbia compromesso le sue capacità di reattività sotto stress.. motivo per cui la mando in missione sottocopertura"

Spalanco lo sguardo senza dire una parola, questa non me l'aspettavo proprio.

"Ma Signore! È appena rientrata!" Protesta prontamente Zulema.

"E secondo lei, agente Zahir, è pronta per ritornare in pista.. quindi perché aspettare?" Chiede lui sfrontato, sembra che ci sia una guerra fredda fra di loro.

"Trovo inaccettabile una simile decisione! Ci vuole stabilità e il regolamento dice che un agente deve restare nella sua unità almeno due mesi dopo una missione dura come quella dell'Afghanistan!" Controbatte Zulema.

Montgomery si acciglia sempre di più, non l'ho mai visto così adirato ma allo stesso tempo controllato "Con l'eccezione di una minaccia imminente.. abbiamo bisogno del nostro cecchino, di un'agente donna e bionda dalla spiccata capacità di lettura psicologica.. le posso garantire che simili requisiti non si trovano poi così tanto spesso"

Sembra proprio che non stiano considerando il fatto che io sono proprio qui.

"Non discuto questo.. so bene che l'agente Ferreiro è una delle migliori.. ma credo che non sia la motivazione per la quale la sta coinvolgendo! Credo piuttosto che sia una sfida contro di me riguardo il fatto che non eravamo d'accordo sulla sua pausa!" Ringhia Zulema.

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