In sala operativa sono già tutti all'erta, non abbiamo orari nel nostro lavoro e questo non sembra pesare a nessuno di loro tanto che corrono a destra e a sinistra per tutta la stanza ma, nel momento in cui varco la soglia, quel via vai si placa all'istante e sento lo sguardo di tutti puntato su di me.
Resto in piedi e sembra che niente di tutto questo mi tocchi ma la verità è che mi sento a disagio osservata così da tutti.
Zulema, che è proprio dietro di me, improvvisamente inizia ad applaudire.
Mi volto per guardarla interrogativa e tutti la seguono.
Mi ritrovo al centro dell'attenzione circondata dall'applauso generale dei miei colleghi.
"Grande Maca!"
"Bentornata!"
"Che bello vederti!"
"Forza Ferreiro!"
"Hai spaccato il culo a quei talebani del cazzo!"I miei nervi si allentano e gli angoli della mia bocca si allargano in un sorriso sincero e riconoscente.
A turno mi vengono a salutare.
C'è chi mi batte il cinque, chi mi stringe la mano e chi invece mi abbraccia affettuosamente.Siamo una famiglia.
Finché non mi ritrovo la mia migliore amica tra le braccia "Mi sei mancata così tanto.. non è la mia vita se non ci sei tu!"
"Sono tornata per restare, Riccia" le rispondo stringendola forte a me.
"Weh! Cos'è sto casino?! C'è una festa e non sono stata invitata?!" La voce inconfondibile della mia amica Saray squilla nelle mie orecchie, i nostri colleghi le lasciano spazio e presto si fionda tra le mie braccia, questa vicinanza le permette di sussurrarmi all'orecchio "Quanto cazzo mi sei mancata, Biondina.. quella stronza della mia amica era diventata insopportabile senza di te!"
Rido divertita "Veramente mi risulta che sia sempre insopportabile.."
Zulema si avvicina a noi con quel solito suo sguardo da vipera "Proprio così" controbatte quasi fiera di esserlo. La guardo negli occhi scuotendo la testa incredula e le sorrido complice perché in fondo mi piace proprio perché è così.
Un battere di mani più deciso per richiamare l'attenzione di tutti ci interrompe.
Montgomery è sulla soglia, in piedi e serio come sempre "Allora.. silenzio per favore" chiede e lo ottiene "Bentornata Agente Ferreiro.. siamo contenti di riaverti con noi.. a maggior ragione vista l'urgenza imminente di questo momento" entra nella stanza e guarda Riccia che nel frattempo di è sistemata sulla sedia "Ecco con che cosa abbiamo a che fare.."
Alcune immagini compaiono sul grande schermo, volti, documenti, fotografie, luoghi. Un nuovo caso. Una nuova missione.
"La missione in questione è a New York.. l'obiettivo è Raul Castro.. noto imprenditore miliardario.." il viso squadrato di un moro più o meno della mie età con occhi color ghiaccio si palesa davanti a noi "..pare che non gestisca solamente la sua attività ma anche un traffico illegale di una partita di droga particolare.. mischiata con solfiti e altri agenti chimici dannosi per l'uomo.."
"Non che la droga pura faccia bene eh" commenta sottovoce sarcastica Saray.
"Abbiamo di recente scoperto che sta divorziando da sua moglie Esme.. abbiamo tentato di parlare con lei per vedere se sapesse qualcosa.. è stata dura convincerla perché è terrorizzata da Raul.." una giovane bionda dal viso bello che sembra un dipinto compare davanti ai miei occhi "..avevamo organizzato un incontro protetto ma la mattina stessa lei è uscita a fare jogging e un pirata della strada l'ha travolta"
"Ma guarda che casualità.." commenta pungente Zulema che nel frattempo mi ha affiancata.
"Che ha detto quando lo avete catturato?" Chiedo io, forse troppo innocente.
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Calibro 9
FanfictionMacarena e la sua squadra della L.A.P.D. devono affrontare una nuova minaccia. Intrighi, cambiamenti e ostacoli si porranno sul cammino che giungeranno ad una semplice conclusione: L'uomo organizza, la vita sceglie. ____________________________ ECCO...