MACARENA
Resto a guardarla negli occhi ma cala il silenzio fra di noi.
Un silenzio che pesa un macigno.
Abbasso lo sguardo rinunciando all'idea che possa esserci stato qualcosa oltre alla finzione del momento e mi arrendo al fatto che continuo a sperare in qualcosa che semplicemente non esiste.
Mi allontano di qualche passo massaggiandomi la fronte.
Lei mi fa venire questo mal di testa.
Le volto le spalle perché l'idea di incontrare il suo sguardo adesso è insopportabile."Forse dovresti andare.." le consiglio con un filo di voce, non glielo dico male, non sono neanche arrabbiata, sono solo stanca.
La sua voce però all'improvviso cambia le carte in tavolo "Non riesco a dirtelo"
Aggrotto la fronte e la guardo "Dirmi.. che cosa?" Lei non sembra proprio riuscire a parlare e questa cosa mi devasta psicologicamente tanto che mi arrabbio "Zulema, vuoi aprire quella cazzo di bocca e dire per una volta quello che pensi??" Ancora nulla. Reagisco, probabilmente male, perché la spingo "Ma che cazzo! Lasci sempre tutte le responsabilità a me! Tu non fai un cazzo se non ferirmi e confondermi! Sono stanca! Vattene!"
Mi prende per i polsi per bloccarmi "Sei davvero insopportabile, lo sai?" Mi chiede.
"Ah io?!" Le chiedo a sua volta.
Annuisce "Sì.. tu!" Mi tira a sé e mi bacia. Senza dire altro.
La spingo via ma lei non si lascia scoraggiare dal mio temperamento alterato a causa sua.
Mi afferra per i fianchi e mi ritira a sé. Le sue labbra tornano sulle mie per darmi un altro bacio, si staccano solamente per sussurrarmi "Era vero.. ogni parola che ho detto quella sera.. era tutto vero, Macarena"
"Ti odio" rispondo e la bacio a mia volta, non credo che ci sia più bisogno di parlare.
Mi afferra per i fianchi e mi tira su con una facilità estrema per mettermi sull'isola della cucina.
Apro le gambe e la intrappolo mentre le sue mani mi accarezzano il viso.
Ci mangiamo.
I baci sanno di buono, lei sa di buono.Sono baci irruenti, umidi, pieni di sentimento.
Le sue mani scendono per accarezzare il mio corpo e lo fa con decisione ma con rispetto.
Tuttavia sento che sta perdendo man mano tutto il suo amato autocontrollo.
Le sue labbra scendono sul mio collo esattamente come ieri notte e la sua lingua disegna percorsi sulla mia scollatura.
Il mio respiro si fa più pesante, mi sta mandando fuori di testa l'idea che non mi sono mai spinta fin qui con una donna e quindi non ho idea di che cosa fare ma allo stesso tempo voglio avere di più.
È il mio corpo che lo richiede.
Le prendo io viso e la bacio facendo intrecciare le nostre lingue "Portami a letto" le sussurro sulle labbra prima di tornarle a mangiare.
Lei non se lo fa ripetere, mi lascia scendere dal ripiano ed io la prendo per mano intrecciando le nostre dita.
Facciamo il corridoio e entro in camera mia, un posto in cui nessuna donna è stata prima di lei.
Mi riprende a sé, con una fame incredibile delle mie labbra.
Barcolliamo fino a quando non tocco il letto.
Ci guardiamo e lei mi sfila l'elastico di capelli liberandoli dalla coda stretta.
I suoi occhi mi guardano così come io guardo lei: con meraviglia.
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Calibro 9
FanfictionMacarena e la sua squadra della L.A.P.D. devono affrontare una nuova minaccia. Intrighi, cambiamenti e ostacoli si porranno sul cammino che giungeranno ad una semplice conclusione: L'uomo organizza, la vita sceglie. ____________________________ ECCO...