CAPITOLO 51

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48 ore dopo..
RICCIA

Continuo a lavorare nella sala operativa con Montgomery quando improvvisamente arriva una videochiamata: Saray.

"Chiamata in arrivo.. è Saray" informo il direttore rispondendo alla chiamata.

Il viso di Saray compare sul grande schermo e mi basta un secondo per capire che qualcosa non va.

Montgomery resta impassibile nel chiederle semplicemente "Agente Vargas, novità?"

"Signore.. Siamo entrati nella tana del lupo.. non c'era nessuno se non delle tracce di sangue" ci informa seria, ma non è questo quello che la sta turbando.

"Lo hai classificato?" Chiedo io diretta.

Lei annuisce "B positivo.. stesso gruppo sanguigno di Maca"

Montgomery controbatte rapidamente per impedire ad entrambe di pensare al peggio "Non vuol dire niente.. il 9% della popolazione ha quel gruppo sanguigno"

Se io mi sento più sollevata, non posso dire lo stesso di lei che incupendosi maggiormente ci informa di ulteriori sviluppi "Abbiamo trovato anche un computer e delle armi.. e c'è qualcos'altro.."

"Che cosa, Agente?" Chiede Montgomery rimanendo nella sua veste di direttore.

"Abbiamo trovato questa fotografia che sto per mandarle.. ho pensato di avvisare lei.. prima di parlare con Zulema" mi guarda e so che di qualsiasi cosa si tratti farà male.

Mi metto al computer e quando arriva la notifica di ricevuta apro la foto senza attendere ulteriormente.

Il fiato mi si spezza in gola ed è come se il mio corpo smettesse interamente di funzionare nel momento in cui realizzo il corpo di Macarena steso a terra in una pozza di sangue.

Le hanno tagliato la gola.
Le lacrime mi salgono agli occhi all'istante.

Montgomery resta impassibile ma lo vedo vacillare quando annuendo appena dice "Ci penso io a dirlo alla sua collega, ottimo lavoro Vargas, continui comunque la ricerca"

Chiude la comunicazione e restiamo in silenzio a guardare quella dannata fotografia.

Maca è morta da sola.
Dopo giorni di agonia sicuramente.

Il suo corpo si confonde tra la polvere e la sporcizia del terreno sabbioso di quella che mi sembra un'insenatura nella roccia.

Ha un viso sereno.
Ma questo non è assolutamente sufficiente per mettere fine al mio dolore, anzi lo amplifica se possibile.

"Possiamo togliere questa foto, per favore?" Chiedo a Montgomery.

"No.." tuona osservando l'immagine e con autorità detta le regole "..la studi, la analizzi a fondo.. voglio sapere se è vera"

Quando Zulema la vedrà.. scoppierà un casino.

ZULEMA

Due giorni di interrogatorio e questo non si sbottona nemmeno un po'.

Ho provato qualsiasi approccio regolamentato dalla legge eppure questo sembra non patire assolutamente nulla.

Intanto il tempo passa e il pensiero di quello che potrebbe succedere proprio adesso mi devasta.

Cerco di controllarlo.
Di reprimerlo.

Voglio rimanere lucida e concentrata ma i miei sentimenti sono in ballo.

Ho il terrore che lei soffra, ho paura di non arrivare in tempo per salvarla.

Non posso perderla.
Non così.

Calibro 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora