CAPITOLO 38

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ZULEMA

Mi vedo costretta a darle corda, ci ritroviamo nella sala operativa tutte insieme.

Serena si mette alla tastiera del computer e lancia sul grande schermo un video "Questi sono i video di sorveglianza di qualche giorno prima del furto"

Riccia sussulta "Ecco perché non li trovavamo! Li aveva lei!"

Serena ridacchia "Voi che ve ne facevate?! Non sapevate che cosa cercare.."

Macarena la fulmina con lo sguardo "..Ci devi convincere che sei sincera.."

Serena la guarda intensamente negli occhi "Lo ero quando ti ho baciata.." le fa perfino un'occhiolino. Il livello di nervoso mi sale improvvisamente alle stelle mentre lei riprende la serietà necessaria e si concentra nuovamente sul caso "..vedete quell'uomo?" Ci indica un tizio brizzolato che gira intorno alla statua "Sta facendo un sopralluogo"

"Ne è sicura?!" Chiede Saray.

"Fidatevi.. lo so" risponde Serena guardando le immagini.

Perciò io dico "Sta dicendo che lui è.."

"Falco" mi conferma.

"Ma perché non ce lo ha detto prima?" Le chiedo sapendo che abbiamo perso tempo.

Fa spallucce "Perché non ne ho avuto l'occasione"

"Già.. era occupata.." rispondo io stizzita ed è chiaro a tutti che mi riferisco al suo provarci con la mia partner.

Maca si mette in mezzo "Okay, okay.. perché non ci concentriamo su come catturarlo?"

Spalanco lo sguardo "A quale scopo?! Non sappiamo nemmeno quale sia il suo vero nome.. l'unica cosa che possiamo fare è diramare la sua fotografia ed emettere un mandato la dubito fortemente che lo troveremo"

Riccia mi guarda con astuzia "E se vi dicessi in quale albero alloggia?"

Corrugo la fronte"Come?!"

Mi mostra dei referti della scientifica "Il gel per capelli nel condotto di aerazione.. è un gel che viene prodotto da una catena di alberghi specifica e ce n'è soltanto una a Los Angeles.."

Maca annuisce "Okay mostriamo la foto ai dipendenti, se qualcuno lo riconosce.. è fatta!"

Saray riprende i referti e afferra la sua giacca dallo schienale della sedia "D'accordo.. mi muovo con Riccia"

"A dopo" le saluto.

Serena si alza e passa accanto a Maca, le accarezza volutamente le spalle e le sussurra "Io avviso i miei capi dei nuovi sviluppi..."

"Certo.. fai pure" risponde la mia Bionda, che a questo punto debito sia ancora mia.

Alzo lo sguardo al cielo e mi mordo la lingua con forza per non dover dire quello che penso.

Io e Maca usciamo dalla sala operativa per andare in ufficio.

Quando entro però vedo un gigantesco mazzo di fiori sulla sua scrivania "E quelli?!"

"Che?" Chiede confusa.

"Sono fiori" esclamo sempre più incredula.

Lei li guarda e poi mi prende in giro "Però.. che occhio!" Si siede alla sua scrivania e torna ad ignorarmi.

Credo che la sto davvero perdendo.
La sento scivolare via da me ogni istante che passa, ed è una sensazione logorante.

Mi avvicino alla sua scrivania "Tanti auguri.."

"Non è il mio compleanno" mi risponde iniziando a lavorare al computer.

"Lo so.. Serena?" Chiedo cercando disperatamente il suo sguardo che mi nega.

Calibro 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora