CAPITOLO 61

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In piedi con le braccia incrociate al petto mi sta squadrando da testa a piedi. Credo che si sia accorta che sono splendida e questo la rende ancora più nervosa.

Sbuffo mentre sfilo i tacchi e appoggio la pochette sul ripiano "E tu che cosa ci fai qui?"

Mi risponde schietta e sincera senza girarci affatto intorno "Saray mi ha detto che avevi bisogno di una dimostrazione che non eri da sola.. ma mi sembra chiaro che te lo stavi cavando benissimo anche senza"

Alzo gli occhi al cielo e sbuffo "Sto lavorando, Zulema.. cosa che dovresti fare anche voi.." le faccio notare con tono di rimprovero "Montgomery mi ha contattata tutto incazzato perché a quanto pare nessuno della mia ex squadra è rimasto a L.A."

"Squadra" mi corregge "Non ex.."

La guardo negli occhi "Tecnicamente.."

Lei sembra piuttosto determinata "Non ci importa della burocrazia.. sei il nostro capo"

Mi siedo sul letto e la guardo negli occhi "..È questo che sono?"

Lei conviene con me che definirmi capo nel nostro caso è un azzardo "Nel mio caso.. la mia partner.."

Sbuffo una risatina scuotendo appena la testa, non posso credere che l'abbia davvero detto ".. sì certo.."

Mi alzo e inizio a levarmi i bracciali, gli orecchini, gli anelli che poso sul ripiano del comò.

Partners.
Ma che grande stronzata.

Penso che si sia accorta della mia chiusura ".. qualcosa non va?"

"Niente. Tutto bene. Tutto perfetto" rispondo ma non riesco affatto a controllare il tono che si incrina dal nervoso.

"Puoi semplicemente parlarmi?" Mi chiede avvicinandosi a me e cercando in qualche modo di farmi aprire.

È questo il problema.
Lei vuole parlarne.
Io no.

"Tu non vuoi davvero sentire quello che sto pensando" rispondo senza guardarla negli occhi.

Lo so.
Ho già visto questo film.
Meglio lasciar perdere perché non siamo pronte ad affrontare un ostacolo simile.
Non ci sono i presupposti.

Lei si irrita "E tu come lo sai scusa?" La ignoro "Oh! Sto parlando con te!" La ignoro ancora "Sai che c'è? Se non mi rispondi vado a parlare con qualcun altro"

"Vai pure" rispondo di getto e la spiazzo, alzo lo sguardo nel suo e francamente aggiungo "Senti.. Non credo che sia il momento di parlarne"

"Parla con me" insiste.

Ed io sbotto.
Perché sono incazzata.
Perché sono coinvolta.
Perché la voglio e non so come dirglielo.

"Ma non ti rendi conto che siamo sempre allo stesso identico punto?" Le chiedo scuotendo la testa incredula.

Si pente nell'immediato di aver insistito tanto "Hai ragione.. non ne dobbiamo parlare"

Io invece ormai sto sbottando e non riuscirà a tapparmi la bocca "No io penso che invece sia arrivato il momento di farlo!"

Lei scappa, ed io la inseguo nella stanza "Macarena.. lascia stare.."

"Non lascio stare!" Esclamo, improvvisamente i ruoli si sono invertiti.

Lei nega l'evidenza perché è una vera campionessa in questo "Noi siamo amiche.. abbiamo un'amicizia!"

Le punto il dito contro, lo sguardo determinato "Non ci comportiamo affatto come due amiche e tu lo sai!"

Lei distoglie lo sguardo da me come se non volesse averci nulla a che fare "Smettila.." Non riesco a capirla e lei non riesce a capire me, sembra che parliamo due lingue diverse "Perché fai così?"

Calibro 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora