Mi volto e con un sorriso accattivante mi rivolgo all'obbiettivo della mia massone "Lo consideri.. un modo per farmi perdonare vista la mia pessima figura di ieri sera.."
"In tal caso, Signor Castro, temo che una colazione non basti" rispondo strafottente.
"..iniziamo da quella allora.. e potremo discutere di come posso guadagnarmi il suo perdono, Signorina Civantos" e così che sottolinea il fatto che sa perfettamente chi sono.
Non perdo occasione di farglielo notare "Ha fatto le sue ricerche"
"Questa struttura è mia.. che proprietario sarei se non conoscessi i miei clienti?" Mi chiede retorico.
"Uno che perde al suo stesso tavolo da gioco" controbatto tenendogli perfetto testa, così facendo lo intrigo.
Incassa bene questo colpo mancino "..era solamente una serata sfortunata.. può capitare.."
"Lo posso immaginare.." sorrido comprensiva e guardo rapidamente il mio orologio da polso "la ringrazio infinitamente per la sua galanteria.. ma per colazione ho già un impegno di lavoro.."
"Non c'è problema.. è libera per cena?" Incalza lui, è evidente che non è abituato a sentirsi dire di no.
Lo guardo attentamente prima di rispondere "..forse"
"La aspetto al ristorante di questo albergo.. facciamo per le 20?" Mi chiede come se fosse già tutto deciso.
Lo guardo con occhi da cerbiatta "Con tanta insistenza non posso che accettare"
"Buona giornata Signorina Civantos" mi risponde con sorriso trionfante.
"Buona giornata a lei, Signor Castro" inforco gli occhiali da sole prima di uscire ancheggiando sui miei tacchi e non mi devo voltare per sapere che si sta godendo la scena.
Esco dall'albergo e percorro un isolato prima che una figura mi scontri passandomi in mano un cellulare usa e getta che inizia a squillare un istante dopo.
Rispondo.
"Situazione?"
"Ho appena iniziato Montgomery.. non iniziare a mettermi ansia, sai che non lo sopporto" rispondo nervosa mentre continuo a camminare.
"Sei arrivata ieri"
Stringo forte il cellulare nella mano "Infatti.. ieri.. un giorno.. lasciami lavorare e avrai i tuoi aggiornamenti"
"Vargas si è presa delle ferie arretrate, immagino che sta affiancando Kabila"
"Non sono più il suo superiore.. Non lo so cosa sta facendo Saray" copro la mia amica mentendo spudoratamente.
"E quindi vuoi farmi credere che non sai che cosa sta combinando la tua ex squadra?"
"Mi duole ammettere che non ne ho la minima idea.. lasciami lavorare Montgomery.. ti ricontatto io" taglio corto.
"Non provare a chiudere la comunicazione"
Fanculo.
Premo il tasto rosso, sfilo la SIM prepagata che spezzo a metà e getto il cellulare nel prima cestino che incontro.
Ho bisogno di fare una breve perlustrazione della zona per prendere maggiore familiarità con il luogo e avrò bisogno di tutta la giornata.
Le 20 arrivano in fretta.
Ho scelto un abito lungo che mi lascia interamente scoperta la schiena, i tacchi slanciano la figura e ho raccolto i capelli per liberare il viso che ho truccato con cura.
Quando arrivo al ristorante, un cameriere mi riconosce all'istante e mi scorta al tavolo dove lui, già in attesa, si alza per farmi accomodare sulla mia sedia.
Un vero gentleman.
Peccato perché, omicidio e traffici a parte, potrebbe davvero essere un buon partito.."Ha trascorso una bella giornata, Signorina Civantos?" Mi chiede versandomi del vino.
"Meravigliosa.. il tempo oggi è stato davvero clemente" controbatto io prendendo il calice e sorseggiando dei piccoli sorsi, non voglio ubriacarmi e le porzioni sono davvero minuscole "..ma mi chiami pure Maggie.. non siamo così formali"
"Io sono Raul.. piacere di conoscerti.. e lasciati dire che sei incantevole" si complimenta sinceramente "Raramente ho incontrato una bellezza simile.. tu devi essere di origine spagnola.."
"Malaga.. per la precisione" confermo io.
"Che cosa ti ha portata qui?" Mi chiede curioso.
"Le opportunità.." rispondo sincera mantenendo un distacco e restando sul vago.
Si avvicina appena ma in maniera impercettibile "Spero che le abbia trovate.."
Sorrido ammaliatrice "Ci sto lavorando"
"Come ha imparato a contare le carte?" Mi chiede e sapevo che saremmo arrivati a questo.
"Una dote personale perfezionata negli anni.. il college era decisamente troppo caro e in qualche modo dovevo pagarlo" faccio una battuta e lui ride divertito, apprezza il mio umorismo e anche la mia scollatura.
La serata procede liscia come l'olio senza alcun tipo di impedimento.
Ci conosciamo.
O per meglio dire.. io indago e lui si beve la storiella che gli propino per tutta la sera.Finché non arriva l'ora di pagare il conto.
Ovviamente ci pensa lui.
Non oso immaginare quanto si spenda in un locale così di lusso per mangiare il niente.
Quel genere di locali che detesto e che non mi posso proprio permettere.Mi accompagna alla hall tenendomi una mano sulla schiena nuda che di tanto in tanto sfiora intenzionalmente.
Ignoro il contatto e seguo il discorso.Lui si volta e mi osserva, sono sicura che ha in mente almeno due o tre modi per portarmi a letto ma non funzionerà.
Devo essere una sfida, non un'avventura, altrimenti non avrò mai accesso a niente che non sia il suo letto."Questo albergo è davvero bellissimo" mi complimento.
Il suo sguardo si fa più intenso "..avresti voglia di vedere anche il mio attico? C'è una bellissima vista lassù.."
Sorrido e mi avvicino "Sono sicura che sia così.." gli accarezzo il petto da sopra la camicia "Un'altra volta.."
Mi stacco lasciandogli l'amaro in bocca ma lui è un uomo decisamente insistente "Lascia almeno che ti riaccompagni in camera.."
Il primo tentativo è fallito.
Prova così il secondo.Acconsento solo per divertimento e perché so che più ci gioco più si attacca all'idea di avermi.
Saliamo in ascensore e percorriamo il corridoio mentre mi intrattiene con diversi argomenti finché non arriviamo alla mia porta.
Mi giro e lo guardo "Sono arrivata.. ma non ti chiederò di entrare perché.." mi avvicino e flerto "..sono certa di come andrebbe a finire.."
Lui sorride. È già una vittoria.
L'idea che l'avrebbe spuntata per ora gli basta.Gli passo una mano fra i capelli e lo bacio. Lui mi stringe a sé con forza mentre mi ricambia. Non provo assolutamente nulla nemmeno quando prova ad intensificarlo con la lingua.
È solo lavoro.
Mi stacco quando penso che possa bastare e gli sussurro "Buonanotte Signor Castro"
"Buonanotte Signorina Civantos" controbatte lui prima che io sparisca dentro e mi richiuda la porta alle spalle.
Sorrido soddisfatta mentre penso che sono stata davvero brava.
L'ho spuntata."..vedo che ti stai divertendo"
Alzo lo sguardo di colpo ed è come se avessi appena fatto una doccia fredda.
Merda.
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Calibro 9
FanfictionMacarena e la sua squadra della L.A.P.D. devono affrontare una nuova minaccia. Intrighi, cambiamenti e ostacoli si porranno sul cammino che giungeranno ad una semplice conclusione: L'uomo organizza, la vita sceglie. ____________________________ ECCO...