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Soohyun POV

Lo guardo dirigersi verso il bagno, senza neanche mai guardarmi in faccia.
Mesta, mi metto seduta in ginocchio sul letto. Chiudo gli occhi e la mia mano colpisce la fronte, il mio movimento brusco fa svegliare Kirin, che era acciambellata ai piedi del letto.
Ma cosa mi ha detto la testa?!?
Sicuramente sarà irritato per il fatto che, prima ho insistito per dormire sul divano e poi sono finita a dormire nel suo letto, con  lui... Ma che figura!
Cosa penserà di me? Sarà disgustato da me? Sinceramente, è vero che adesso ho un corpo, ma sono pur sempre... Che cosa sono? Non dovrei trovarmi neanche qui... Per lui sono un'estranea.
Prima potevo stargli molto vicino perchè comunque non mi vedeva, ora devo fare attenzione, quello che per me potrebbe essere naturale e abitudinale, per lui è qualcosa di nuovo e inusuale, si potrebbe sentire a disagio.
Tristemente penso che, adesso, dovrò tenere a bada i miei sentimenti e dovrò privarmi anche delle piccole cose, come dormire vicino a lui o poggiare la testa sulla sua spalla mentre guardiamo un film. Ricordi Soohyun? Niente complicazioni, l'avevi già, in ogni caso, stabilito, giusto? Sorrido mestamente a me stessa, guardo per un attimo la porta chiusa del bagno, oltre la quale c' è la persona a cui tengo di più al mondo.
Mi stropiccio gli occhi lucidi, mi riavvio i capelli alla meglio e decido di scendere, seguita da una Kirin affamata, per preparare la colazione. Quale miglior modo di scusarsi per la mia, ehm, intrusione notturna? Spero solo non si sia arrabbiato troppo...
Mi dirigo subito verso il frigorifero, esamino il contenuto e in base a ciò che trovo opto per dei pancake veloci.
Non sono sicura di saper cucinare, ma sento che questo piatto non mi è del tutto estraneo.
Una volta pronti, sono lieta del fatto che Chimchim non sia ancora sceso, così da poter preparare tutto con cura.
Sto per spostare la candela che è ancora accesa sull'isola centrale, per poter apparecchiare, quando sento:

-No!-.

Sulle mie mani sono posate due mani maschili.
Immediatamente lascio andare la candela e mi volto trovandomi intrappolata tra l'isola e il corpo di Jimin.
Il cuore minaccia di uscire dal petto, mandando in frantumi, ancora una volta, tutti i miei buoni propositi.
Guardo spaventata e sorpresa il volto serio del biondo, siamo talmente vicini, entrambi senza accorgercene stiamo trattenendo il respiro. I nostri occhi si incrociano, Jimin deglutisce e così faccio io.

-Non toccarla, deve restare accesa. È l'unica cosa che ti tiene qui con me, credo.-

L'ho sentito davvero? L'ha detto davvero?

-Scusami.-

Lui poggia la candela su un altro ripiano  e si volta a guardarmi, così proseguo.

-Scusami, non avevo intenzione di spegnerla, volevo solo spostarla-, dico indicando il ripiano accanto, per poi continuare.

- Scusami, anche... per... stanotte...-, concludo abbassando lo sguardo su i miei calzini, mentre Jimin rimane appoggiato al mobile della cucina, le braccia e le gambe incrociate.
Lo sento sorridere, così alzo lo sguardo e nel farlo non posso non notare quanto stia bene con i jeans chiari strappati e la felpa bianca e celeste.

-Non ti devi scusare, dopotutto, non stavi accanto a me anche prima Soohyunie?-

Divento rossa come un peperone e rischio di ri-morire per l'imbarazzo di essere stata beccata.

-Ma io...Tu...Come...-.

- Dopo aver saputo della tua esistenza, con il tempo, ad essere sinceri, ho imparato a percepirti. Sentivo spesso un venticello fresco e, forse perchè mi piaceva crederlo, sapevo che eri tu.
Comunque hey, va tutto bene, dopotutto siamo amici, giusto?-

Chimchim posa la sua mano sulla mia testa per scompigliarmi dolcemente i capelli, mentre i suoi occhi spariscono dietro il suo meraviglioso sorriso.
Non potei far altro che sorridergli a mia volta.

-Sì, siamo amici Jimin.-

Jimin POV

-Sbaglio o avevi preparato qualcosa per colazione?-, dissi superandola e dirigendomi verso il tavolo, che aiuto ad apparecchiare per due.

-Si, ho preparato dei pancake, spero siano buoni-, dice mentre si tortura le mani.

I pancake erano deliziosi, così contro ogni raccomandazione per la mia dieta, finì per mangarne due, di cui uno con una colatura di miele.
Durante il pasto mi sono concesso di ripensare a quando, poco fa, i nostri corpi erano stati troppo vicini, se continua così non sopravviverò a questa giornata.
Ancora una volta mi chiedo come mai lei mi faccia questo effetto... Ammettilo a te stesso Jimin, a te lei piace. Sì, è carina, ma...

- Jimin?-

Mi sento chiamare e sentendomi preso, in qualche modo, in castagna semplicemente mi scuso.

-Scusami-. Spero che a questo punto le mie guance non mi tradiscano.

Lei non sembra, in realtà, aver sospetto di nulla e sorridendo mi porge il mignolo della sua mano destra.

-Promettimi che non ci chiederemo più scusa a vicenda, ok? Altrimenti finiremo per passare tutto il tempo che ci resta a scusarci l'un l'altro.-.

Annuisco, non ha tutti i torti, così intreccio il mio mignolo al suo e faccio combaciare i pollici per suggellare la promessa.

-Promesso.-.

Dopo la colazione mi sono posizionato sul divano con Kirin che miagolava per attirare la mia attenzione e chiedere grattini. Mando un messaggio nella chat di gruppo ai ragazzi per avvisarli che oggi sarei rimasto a casa. Finalmente era il giorno di riposo, ma spesso passavamo insieme questo tempo condividendo i nostri hobbies. Se non erro oggi Jin hyung aveva proposto un work-shop, con successivo pranzo, presso un ristorante appena fuori Seoul. Prima devo portare Soohyun a fare compere.
La osservo sparecchiare e lavare i piatti che avevamo sporcato, è così a suo agio, così serena che riesce a trasmettere un senso di tranquillità anche a me.
Quando ebbe finito andai a prendere i suoi vestiti che il giorno prima avevo lavato.

-Forza, andiamo a fare shopping!-, le dissi porgendole i suoi vestiti.                Mi ricambiò con un gran sorriso e mi guardò con due occhi grandi da cucciolo. Cercai di non perdermi nei suoi profondi occhi scuri.

Stavamo per uscire, ma mi bloccai sulla soglia di casa.

-Aspetta!-.

Presi mascherina, cappellino e occhiali da sole e ne fornì uno di tutto anche a lei. Mi assicurai che fosse ben nascosta e mi dispiacque davvero per Soohyun che dovesse vivere lo stesso supplizio a cui io ero ormai abituato.

-Mi spiace, siamo in pieno giorno ed è un rischio farsi vedere, sopratutto con una ragazza-, dissi mortificato.

Soohyun si abbassò la maschetina e mi regalò un altro dei suoi luminosi sorrisi.

-Pa.Bo.-, scandì dandomi una schicchera sulla porzione di fronte esposta sotto il cappello. Mi superò, così presi le chiavi, chiusi la porta e la raggiunsi.

La ragazza fantasma - Can I exist?       ||PJM FF||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora