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Soohyun POV

Guardo l'orologio e fuori è già buio.
A quest'ora troveremo qualcosa aperto? Ho i miei dubbi. Mentre sono sovrappensiero mi trovo a mettere il broncio.
Certo guardare i ragazzi allenarsi in palestra sarebbe il sogno di moltissime loro fans, ci scommetto. Sorrido al pensiero. Comunque, chissà perchè ci stanno mettendo tanto a sistemarsi? Mi sto annoiando. E se andassi nello spogliatoio solo per chiedere a che punto sono? No! Aspetterò qui buona, buona, sarà questione di qualche minuto ancora, spero.

Mi ero quasi appisolata quando Chimchim mi picchietta delicatamente sul braccio, non so dire quanto tempo sia passato. Lo guardo un poco assonnata.

-E poi saremmo noi ragazze a metterci tanto per sistemarci?-, dico per sfottere, ma visto il risultato non mi lamenterei mai e poi mai, è, come sempre carinissimo.

Lui mi regala uno dei suoi sorrisi e sulla guancia fa capolino una fossetta. Mi devo trattenere dal non affondarci dentro il dito, ebbene sì,  adoro persino le sue guance.

-Scusa, ho dovuto discutere con i ragazzi di alcune cose.-

-Va bene ti perdono, ma a patto che mi offri la cena, sto morendo di fame! Avete apprezzato i miei snack a tal punto che non me ne avete lasciato neanche uno.-

-Ah! Non erano tutti per noi?-.

-Pabo.-

-Dai sù, mi farò perdonare promesso!-.

Mi offre il suo mignolo, che afferro con il mio per poi far combaciare i nostri pollici.

Salutiamo gli altri che nel frattempo si erano radunati nella stanza e ci dirigiamo alla macchina.

Percorriamo poca strada, fortunatamente l'agenzia non è distante dal centro e poco dopo, di fatti, ci troviamo difronte all'ingresso di un centro commerciale.
Le luci sono soffuse, sembra chiuso. Perché ci siamo fermati qui?

-Jimin-ssi, sembra chiuso. Hai passato troppo tempo sotto la doccia e a farti bello!-.

-Ah, mi trovi bello?-, dice distrattamente mentre bussa sulla porta in vetro dell'entrata. Un uomo viene ad aprirci.

-Io...ehm, voglio dire...-, farfuglio alcune parole mentre sono sicura di essere diventata un pomodoro, per quanto sono arrossita, mentre lui sembra così sicuro di sè e continua a sorridere. Questa sera lo sta facendo spesso e non mi dispiace, sopratutto se il motivo sono io.

L'uomo si rivela essere il responsabile del centro e, dopo aver salutato Jimin, sparisce in quello che deve essere il suo ufficio. Poco dopo come per incanto tutto il centro commerciale prende vita e si accende di luci, mentre le fontane, prima ferme, iniziano a zampillare.

-Aaaaawww!-, esclamo facendo un giro su me stessa.

-Ti piace? Non volevi andare in un centro commerciale?-.

Annuisco ancora meravigliata da ciò che ci circonda.

-Sono felice, se tu sei felice.-, lo sento quasi sussurrare.

Sento tirarmi per la mano e poco dopo mi trovo a seguire Chimchim su e giù per tutto il centro alla ricerca dei vari regali per i suoi, i nostri amici.

Di tanto in tanto mi chiede il parere su qualche oggetto o vestito e cosa avrei voluto regalare io a ciascuno dei ragazzi.

Ad un tratto una verità frena il mio entusiasmo. Afferro la manica del giubbotto di Jimin, arrestando la sua marcia. Lui si gira a guardarmi interrogativo e indagatore allo stesso tempo.

- Aspetta. Non voglio rovinare il momento, ma mi sono appena ricordata che io non ho per contribuire alle spese, non posso...-

-uhmm... facciamo così, pensa che i regali li stiamo facendo insieme, ok?-

Posso fare diversamente? Ovviamente no.

-Va bene, ma avrei voluto farti un regalo...-, dico abbassando lo sguardo.

Mi viene un'idea. Sorrido.

-Tutto bene? Un momento sei triste e un attimo dopo sorridi, devo aver paura?-, dice ridendo.

-Ah ah ah! Sì, molta!-, ribatto ridendo.

- Ho trovato semplicemente quale sarà il tuo regalo-.

-Adesso sono davvero curioso, puoi per favore anticiparmi qualcosa?-.

-No, no.-

-Dai, un indizino piccolo piccolo?-.

-Ah, Ah non se ne parla!-

-Va bene, mi arrendo, per ora...-.

Adoro quando mette il broncio.

Finito lo shopping, non ho controllato neanche che ore sono, di una cosa sono certa deve essere tardissimo e sono stra affamata.
Fortunatamente il ristorante all'ultimo piano è aperto, anzi specifico, credo sia aperto solo per noi.

Sono seduta al tavolo, luce e musica soft, cura nell'ambiente... Sbaglio a pensarlo, ma è tutto così dannatamente romantico! Se non sapessi che non è così direi che è un appuntamento.

Il cameriere prende le nostre ordinazioni e ci sorride, sicuramente ha frainteso pensando che siamo una coppia.

-Hey, tutto bene? Per un attimo ti sei assentata-, Jimin afferra la mia mano accarezzandone il dorso con il pollice, per poi far intrecciare le nostre dita.

-Sto...bene, stavo solo pensando... Forse sono solo un po' stanca.-

Anche se è tutto perfetto ritraggo la mano, non voglio trovarmi a desiderare di più. Probabilmente lui non ha capito il mio gesto, perchè per una frazione di secondo è parso disorientato. Caro Chimchim, mi dispiace, ma non è il caso di ulluderci, anche se mi piaci da morire.

La cena finisce, ormai è notte ed è ora di tornare a casa.
Esco fuori, mentre aspetto che lui saluti e ringrazi il proprietario.

Qualcosa si è posato sul mio naso.
Oh! Oh!
Dei candidi fiocchi di neve cadono dolcemente e silenziosi dal cielo.
Rimango incantata a guardare sù ed è così che mi trova Jimin quando mi raggiunge.

-Che cos...? Oh! La prima neve!-.

I nostri sguardi si incontrano e sorridiamo entrambi, mentre le nostre mani sono aperte per raccogliere qualche fiocco.

Peccato che questa prima neve non dica il vero, non è per noi, perchè non siamo destinati a stare insieme, né tanto meno a stare insieme per sempre.

Tiro fuori dalla borsa il blocknotes e depenno un altra voce dalla lista dei miei desideri: "vedere la neve con una persona speciale".

Credo che Chimchim abbia scoperto chi sia "la persona speciale" a cui mi riferivo e sembra esserne felice ed orgoglioso, lo capisco grazie al sorrisetto furbo e compiaciuto che non vuole saperne di abbandonare le sue appetitose labbra.

La ragazza fantasma - Can I exist?       ||PJM FF||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora