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Ding-dong

Riluttante Chimchim si staccò da me, si alzò e fece un gran respiro.
Diede una veloce occhiata verso di me, per verificare che mi fossi ricomposta e stessi bene ed andò ad aprire all'inopportuno visitatore.

-Sungi-ah!-

-Ciao Jimin-ah! Scusa l'orario, ma credo che la tua gattina abbia capito che eri rientrato a casa, miagolava di continuo e grattava sulla porta.- disse porgendo la gatta al suo padrone.

-Oh! Non sapevo che eri in compagnia-, disse accorgendosi della sottoscritta.
-Non vorrei aver interrotto qualcosa-, disse sorridendo.

-No, figurati sono passata solo a fare un saluto.-

Detto ciò presi tra le braccia Kirin per poterle fare un po'di coccole, mentre Jimin rimgraziava e salutava il suo vicino.

-Sai quante volte avrei voluto portartela in ospedale?-, disse fermandosi dietro di me e poggiando il mento sulla mia spalla.

-Ma non l'ho fatto per due motivi il primo è che era vietato e secondo perchè non avrei mai voluto che ti svegliassi a causa di Kirin anziché a causa mia. Sarei stato geloso del mio gatto.-, disse ridendo e facendo ridere anche me.

-Che tipo che sei, speravo che saresti stato disposto a qualunque cosa pur di svegliarmi!- continuai stando al gioco.

I nostri sguardi si incatenarono l'uno all'altro e sono sicura ci saremmo baciati ancora.

Al pensiero del bacio di prima il cuore mi batteva forte, ma era davvero quello che volevo?
Sì, insomma, per quanto lo desiderassi, per quanto stessi bene con lui, ero pur sempre fidanzata con Jaehoon. Per la confusione provata preferii allontanarmi.

-Credo comunque che si sia fatto tardi, forse è meglio che vada, non vorrei far preoccupare i miei genitori, sai se non c'è Na-ra o qualcun'altro con me vanno nel panico più assoluto, hanno paura che mi possa capitare qualcosa, di potermi perdere ancora.-

-Anche se vorrei chiederti di restare con me, capisco. So quello che provano i tuoi, è plausibile, cerca di capirli anche tu. Comunque se vuoi ti accompagno.-

-No, sei appena rientrato e sei stanco, riposati. Ho la mia macchina, non ci vorrà molto e poi, appena arrivo ti scrivo.-

Mi avvicinai per dargli un bacio sulla guancia e lui mi strinse fra le sue braccia.
Devo essere sincera, è stata dura separarsi sa lui.

Arrivata a casa, i miei erano ancora svegli. Li salutai e dissi loro che ero stata con Jimin. Stranamente, appena lo dissi la loro evidente preoccupazione svanì e sulle labbra di mia madre si dipinse l'ombra di un sorriso. Forse la stanchezza mi stava giocando un brutto scherzo.
Buttatami, come al solito, sul letto presi il cellulare e come promesso inviai un messaggio a Chimchim.

Soohyun:
Sono a casa sana e salva! Buonanotte 😘

Chimchim:
Buonanotte jagi 😘

Posai il telefono e guardai il soffitto.
Cosa dovevo fare? Da una parte Jimin mi piace da morire, sto davvero bene con lui e provo qualcosa di intenso che va al di là della sola attrazione fisica, è qualcosa che avvolge tutti gli aspetti di una relazione, non lo so spiegare, è semplicemente magia e quando sono con lui ho costantemente le famigerate farfalle nello stomaco.
Dall'altra parte c'è Jaehoon, inizialmente è stato un fidanzamento combinato, ma lui mi ha mostrato che è possibile stare bene insieme e giorno dopo giorno abbiamo imparato a trovare il giusto equilibrio, a rispettarci e anche l'affetto non è mancato tanto da portarci al prossimo matrimonio.

In questo momento mi è tornata in mente la domanda di Jimin... Perchè piangevo quella notte? Cosa è successo?
Da quando mi sono rimessa, per i suoi troppi impegni di lavoro, non abbiamo potuto passare troppo tempo con Jaehoon Oppa, ma decisi che dovevo stare anche un po' con lui per capire se potevo effettivamente sostenere il peso del matrimonio e cercare di sbloccare i ricordi di quella maledetta notte.

Stanca presi subito sonno.

La mattina successiva mi presentai all'università per seguire alcune lezioni, poi chiesi a Na-ra di prendersi pure il resto della giornata libera perchè volevo andare da Jaehoon per fargli una sorpresa e passare del tempo con lui.
Lei, dopo avermi chiesto come fosse andata con Jimin, non mancò di ricordarmi che le dovevo una cena con i ragazzi.
Le raccontai che avevo parlato e chiarito con lui, ma che sinceramente non sapevo bene cosa fare, prima dovevo passare del tempo, appunto, anche con Jaehoon.

Ricordavo bene quanto imponente fosse l'edificio in cui erano situati gli uffici dell'azienda di famiglia. Tanto imponente che mi metteva inquietudine, un giorno tutto questo sarebbe stato anche mio e francamente non so se ne sarei stata all'altezza.

Oltrepassai la porta girevole in vetro e l'ambiente in cui mi trovai era davvero troppo formale per i miei gusti. Guardando impiegati vestiti di tutto punto nelle tonalità del grigio e del nero con qualche sprazzo di bianco qua e là, mi sentii fuori posto per via dei miei vestiti colorati.

-Posso Aiutarla?-

Impegnata ad osservare il quadro bicromatico che mi si palesava, non ho minimante notato la donna che mi si era avvicinata.

-Kang Soohyun!-

Non feci in tempo a rispondere che mi sentii chiamare da una terza persona.

-Lascia stare Minmin, penso io alla Signorina!-

Cercai subito nella memoria il volto e il nome della signora di mezza età che avevo davanti, quando finalmente la ricordai.

-Signora Kim!-

Mi chinai per salutare la segretaria del padre di Jaehoon che è considerata di famiglia.

-È un piacere vederti cara! Dimmi, sei venuta a trovare Jaehoonie?-

Annuisco sorridendo, è davvero una donna dolcissima.

-Sarà contento di vederti, in questi giorni è sempre impegnato! Il lancio del nuovo prodotto è vicino ed è estremamente nervoso. Passare del tempo con te lo aiuterà sicuramente. Ricordi dov'è il suo ufficio vero?-

Guardai in alto sopra di me dove si affacciavano le balaustre dei primi quattro piani e poi indicando verso l'alto dissi:

-Quindicesimo piano...-

La signora Kim mi accompagnò fino agli ascensori destinati alla dirigenza e alla presidenza e restò con me fin quando le porte scorrevoli non si richiusero e l'ascensore non cominciò a salire lentamente.

La ragazza fantasma - Can I exist?       ||PJM FF||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora