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Soohyun POV

Arrivati alla macchina questa volta mi è stata aperta la portiera. Una volta salito Jiminie si avvicina e io mi ritraggo sul sedile, quasi a voler scomparire in esso, sembrando un tutt'uno con la pelle che lo riveste.
Lo guardo quasi in attesa di qualcosa che sta per accadere, ma non accade, in quanto, sorridendo, lui con la mano afferra la cintura di sicurezza per farmela allacciare.

-Posso fare da sola, non sono una bambina piccola!-, gli dico fintamente offesa e leggermente in imbarazzo.

-Oh davvero piccola Soohyunie?-

-Yah, non prendermi in giro! E poi non sei tanto più grande di me!-, dico incrociando le braccia.

Chimchim sorride divertito e dopo poco non posso fare altro che seguirlo.

Nonostante era meglio evitare ogni tipo di scandalo, ci stavamo dirigendo proprio verso il centro della città.
Sinceramente ero nervosa, mentre Jimin sembrava perfettamente a suo agio e sicuro di sè.
Avvicinandoci ad una zona trafficata, credo di essere sprofondata sul sedile cercando di farmi piccola piccola, rubandogli così un altro sorriso.

-Sei tesa? Stai tranquilla, ci sono i vetri oscurati non possono vederti.-.

-Lo so, ma davvero, non voglio crearti problemi.-

-Siamo arrivati, tu seguimi e non accadrà nulla.- Mi dice facendomi l'occhiolino.

Mi volto a guardare il negozio chic davanti cui siamo fermi e resto a bocca aperta.

-Jimin, io...Credo che vada bene anche qualcosa di più economico, non credo io possa...-.

Jimin sbuffa.

-Preferisci andare in un comune centro commerciale adesso, dove tutti ci fermerebbero e fotograferebbero?-.

-No!-.

-Ecco, quindi non abbiamo molte alternative, la vita di un Idol non è semplice... Poi, non ti preoccupare, non andrò in rovina per un po' di shopping!Oltretutto sono contento di essere qui con te, ti devo ricordare che mi hai salvato la vita ben due volte? Prendilo come il mio modo di ringraziarti-.

Accertatami che non ci fosse nessuno intorno, lo abbracciai per un solo istante sussurrando appena un grazie.
Chimchim restò fermo e sorpreso, non reagendo al mio gesto.
Poco dopo afferrò la mia mano e mi portò dentro il negozio.

Wow! Più che un semplice negozio è un mini centro commerciale con, però, vestiti e accessori ben più costosi.

-Buongiorno Mr. Park, come posso aiutarla oggi?-, subito una commessa, abbigliata con un tailleur elegante nero, ci viene incontro.

-Buongiorno Hae-Soo, la mia amica vorrebbe rinnovare il suo guardaroba.-

Mi volto a guardalo con le sopracciglia innarcate, mentre la signorina Hae-Soo mi fa cenno di seguirla. Jimin ci è subito dietro.
Arrivati al reparto casual Chimchim inizia a scegliere jeans, pantaloni, gonne, maglie e felpe e ci abbina anche diversi tipi di scarpe, tennis, anfibi, perfino una scarpa con il tacco.
Poco dopo mi ritrovo completamente sommersa dai vestiti, mentre vengo sospinta da lui verso i camerini.

Inizio a provare tutti i capi, alcuni li scarto subito altri riscuotono l'approvazione di entrambi.
Quando la signorina Hae-Soo mi invita a seguirla nel reparto dell'intimo, vedo Jimin palesemente a disagio e con la scusa di dover acquistare degli abiti si allontana, lasciandomi sola con la commessa. Non l'avrei mai detto che Chimchim si imbarazzasse così facilmente.
Dopo aver preso giusto qualcosa per avere alcuni cambi, raggiunsi all'ingresso Jimin, il quale mi guarda interrogativo.

-Dove sono finite tutte le buste che erano state portate in cassa?-.

-Ho preso solo ciò che serviva. Non sappiamo quanto tempo mi rimane qui, cosa te ne farai, poi, di tutti questi vestiti da donna?-, dissi per sdrammatizzare.

Jimin estrae una sciarpa da una busta e delicatamente la sistema attorno al mio collo.

-Inizia ad essere freddo, questo è un mio personale regalo per te.
Non volevi essere una ragazza come tante? E per soddisfare la tua curiosità, forse i vestiti li terrò per conservare il ricordo di questi momenti, così saprai che c'è qualcuno che ti ricorda e poi, così, ti avrò sempre con me.-.

-Oh Jimin! Mi stai viziando!
Sei riuscito comunque a commuovermi. Promettimi che quando non sarò più qui, cercherai di essere felice. Ti ho aiutato come tu stai facendo con me, ma ti prego in nome della nostra amicizia non mi fare andar via sapendo che sei infelice e che, sopratutto, questa infelicità dipende da me.-.

-Lo prometto-, risponde Jimin con gli occhi lucidi.

-Yah, inizio ad essere affamata, conosci un posto dove possiamo pranzare?-.

Il fatto che il mio tempo qui sia limitato, mi fa star male da morire, sapere che passerò questo tempo con il ragazzo che amo e che dovrò lasciare è anche peggio.
Chissà cosa sarebbe successo se ci fossimo incontrati in circostanze diverse? Avremmo avuto modo di innamorarci a vicenda?
Mi sono costretta a cambiare argomento, sono sicura che se avesse versato anche solo una lacrima lui, io non sarei riuscita a trattenere un pianto a dirotto che avrei dovuto poi spiegare.

Abbiamo pranzato in un ristorante che disponeva di salette private, così che potessimo goderci il cibo in pace. La cosa carina è che arrivati al dolce, non riuscendo a resistere per la golosità, io e lui ci siamo scambiati qualche cucchiaiata l' uno il dolce dell'altra. Lo so, lo so, queste cose le fanno solo le coppie o quando c'è un'intimità particolare, ma per noi è stato tutto molto naturale e senza alcuna malizia. Credo che tra noi ci sia una perfetta alchimia.

Per il resto del pomeriggio abbiamo passeggiato e scherzato come per esorcizzare e allontanare a forza la tristezza che provavamo ogni qual volta la realtà dei fatti tornava impetuosa a colpirci.
Sembra, infatti, che qualsiasi cosa faccia, sia atta a ricordarmi che ho una data di scadenza.

La ragazza fantasma - Can I exist?       ||PJM FF||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora