La mattina successiva a svegliare tutta la banda fu il suono insistente del campanello.
Come sempre gli oscuranti non sono stati attivati e la stanza è inondata dalla luce. Il primo a svegliarsi è Hoseok che, dopo aver risposto al citofono e aperto la porta, con gli occhi ridotti ancora a due fessure e i capelli scompigliati, sale al piano di sopra per informarci che Namjoon e Seokjin hanno portato la colazione.
Resta sulla porta e quello che vede lo ridesta completamente. Io e Jimin eravamo abbracciati e Jungkook dormiva avvolto nelle coperte per terra.-Yah, belli addormentati è arrivata la colazione!-.
Mi stropicciai gli occhi e tentai di alzare la testa, ma poggiata su di essa c'era il mento di Jimin.
Spalanco gli occhi sorpresa della posizione in cui ci troviamo e per allontanarmi quasi faccio cadere dal letto Jimin, che si è appena svegliato. Mi guarda assonnato, con i capelli leggermente scompigliati, ma quando realizza che fino ad un attimo prima eravamo abbracciati, immediatamente si alza, come se fosse stato sdraiato su un letto di rovi, scatenando l'ilarità di Hoseok che nel frattempo rideva trattenendo a stento le lacrime.
Kookie, nel frattempo non si è mosso restando a dormire come un sasso perdendosi quella scena esilarante, almeno per loro.Ricompostici, scendiamo e raggiungiamo gli altri. Al tavolo c'erano, ancora assonnati, Taehyung, Hoseok e Yoongi, mentre Namjoon e Seokjin erano belli e pimpanti, pronti per affrontare la giornata.
Mangiamo scambiando qualche parola e alla fine si degna di fare il suo ingresso in cucina anche Jungkook, ancora con gli occhi chiusi.Gli altri sono tornati alle proprie abitazioni per farsi una doccia e cambiarsi per andare in agenzia, così in casa ora ci siamo solo io e Jimin.
-Dò una sistemata a casa, se vuoi puoi fare una doccia.-
- No, ti dò una mano, in due facciamo prima, così non farai tardi a lavoro.-
Poco dopo Chimchim ha disposto in sala tutto l'occorrente per pulire, io prendo lo spruzzino e la pezza, mentre lui prende l'aspirapolvere.
-Possiamo mettere un po' di musica?-, chiedo.
Poco dopo sono accontentata, mentre la musica inizia a diffondersi nella stanza.
Riconosco la canzone dalle prime note, così inizio a canticchiarla e pian piano inizio a muovermi a ritmo.Vengo subito seguita da Jimin che si unisce al canto. Per un attimo lasciamo stare le pulizie e, come fosse la cosa più normale del mondo, iniziamo a duettare. Arriva il momento della sola parte musicale dove eseguiamo un pezzo di coreografia i nostri passi sono coordinati e sincronizzati. Per il finale continuiamo a ballare e riprendiamo a duettare, Jimin armonizza con me personizzando il pezzo finché non chiudiamo spingendo al limite le nostre voci.
Restiamo a guardarci con il fiato corto ed entrambi sorpresi di quello che ne è venuto fuori.
-Però, sei brava a cantare! Sei forse una cantante?-.
Scuoto la testa energicamente.
-Non credo, forse mi piaceva soltanto.-, dissi alzando le spalle e tornado a recuperare lo spruzzino e la pezza sul ripiano che poco prima stavo pulendo.
Per tutto il tempo potevo percepire lo sguardo di Jimin che di tanto in tanto si posava su di me e, sempre di tanto in tanto, i nostri sguardi si incontravano così ci scambiavamo dei sorrisini complici.
Nella sua semplicità, questa, per me, era la felicità, avrei potuto vivere così per sempre scambiando gesti quotidiani con la persona che amavo. Pur di non rinunciarvi, non mi sarebbe importato che contraccambiasse i miei sentimenti, avrei fatto in modo che il mio amore fosse abbastanza per entrambi.
Certo, forse vedendolo con un'altra donna avrei sofferto, ma pur di vederlo felice, pur di potergli stare accanto e pur di non avere una "data di scadenza", me lo sarei fatto bastare.Finite le pulizie Chimchim mi lasciò il bagno della sua camera così da poter accedere tranquillamente al guardaroba, mentre lui avrebbe utilizzato quello del piano di sotto.
Mi aveva chiesto di poter andare con lui in agenzia in quanto non voleva che mi annoiassi a casa.
Indossata una felpa grigio chiaro e dei jeans skinny chiari, scesi e raggiunsi Jimin che intanto stava rimpinguando la ciotola di Kirin con dei croccantini.
Subito notai che senza farlo apposta c'eravamo vestiti in modo simile e mi sentì leggermente in imbarazzo.
La cosa peggiore fu quando entrambi puntammo alle Converse nere.
Credo che lui non ci avesse fatto per nulla caso, così decisi di non dire nulla cercando di celare i miei pensieri.Saliti in auto allacciai prontamente la cintura di sicurezza e a questo gesto vidi Jimin sorridere prima di allacciare la propria per poi mettere in moto.
Durante il viaggio verso l'agenzia non parlammo molto, ci limitammo a cantare a squarciagola e in modo complice le canzoni che passavano in radio. Forse dopotutto c'era qualcosa che non avevo dimenticato ed era proprio la musica e la passione per il canto.Arrivati al parcheggio sotterraneo dell'agenzia Jimin spense l'auto ma non scese subito, potevo vedere gli ingranaggi della sua mente girare, così gli lanciai un'occhiata incuriosita.
Lui mi guardo come essendosi accorto in quel momento della mia presenza.-Scusa mi è passato un pensiero per la mente, andiamo-.
Avrei dato l'oro del mondo per sapere cosa a volte passava nella sua mente e lo stesso avrei voluto sapere cosa realmente pensava di me. Mettendo un broncio lo seguì fino agli ascensori.
Arrivati nella hall, come di consueto, Jimin salutò il personale è stava per dirigersi ai tornelli quando la faccia sorpresa del receptionist lo costrinse a voltarsi indietro e portare gli occhi sulla sottoscritta.
-Oh, giusto, Mr. Cho lei è una mia amica potrebbe dargli un pass per i visitatori?-, disse grattandosi la nuca.
Mr. Cho mi guardò ancora una volta poi portò l'attenzione su Jimin quasi ammonendolo e in preghiera che non facesse nulla di insensato, mentre Chimchim dal canto suo gli regalava uno dei suoi sorrisi angelici, ma che quasi sempre poi portavano disastri.
Mi mise al collo il pass e finalmente ci dirigemmo dagli altri.
Erano tutti già in sala prove ed io ero molto contenta di rivedere i ragazzi, con il tempo mi ero affezionata a ciascuno di loro.
-Ciao Soohyunie!-
Kookie mi accoglie con un sorriso smagliante, uno di quelli che gli facevano arricciare il naso e mettere in mostra i denti da coniglietto, per cui le ragazze vanno pazze.
-Ciao Jungkookie, ciao ragazzi!-. Saluto tutti e loro rispondono chi con un cenno, chi alzando una mano e chi semplicemente sorridendo come Tae ad esempio.
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La ragazza fantasma - Can I exist? ||PJM FF||
FanfictionHo aperto gli occhi e mi sono trovata in un pronto soccorso di un ospedale, poi ho incontrato il suo sguardo e ho voluto solo seguirlo. Con il tempo mi sono innamorata di lui e ho desiderato con tutta l'anima che la mia condizione potesse cambiare...