Il viaggio fortunatamente non durò molto e per tutto il tempo rimasi per conto mio con le cuffiette, troppo irrequieto e immerso nei miei pensieri per interagire con gli altri.
Come al solito arrivati in aeroporto tantissimi fans ci stavano aspettando e questa volta a differenza di altre provavo fastidio a stare davanti ai flash.
Cercando di non far trasparire alcuna emozione personale, salutai qua e là la moltitudine di persone presenti e fui estremamente grato ai bodygards per averci scortato e permesso di raggiungere in fretta i van.
Una volta dentro il mezzo poggiai la testa all'indietro sul sedile e mi rilassai.
Dopo una breve sosta in agenzia per salutare gli altri e recuperare la mia auto mi diressi verso casa.
Non avevo sentito più Soohyun da quello scambio di messaggi, morivo certo dalla voglia di sentirla, ma volevo parlarle di persona, volevo guardarla negli occhi mentre mi diceva sinceramente che avrebbe sposato un altro.
Immerso nei miei pensieri aspettai che l'ascensore mi portasse al mio piano e quando le porte si aprirono stancamente percorsi il corridoio. Ad un tratto mi fermai, come evocata dal mio pensiero Soohyun se ne stava sorridente davanti alla porta di casa mia.-Soohyun?-, domandai pensando fosse frutto della mia immaginazione che la voleva lì ad attendermi per darmi il bentornato a casa.
Mi cadde il borsone dalla mano, mentre la vedevo salutarmi felice e rendendomi conto che invece lei era realmente lì.
-Jimin-ssi!-
Mi avvicinai e così fece lei.
-Come sei entrata?-
-Sono venuta qui ogni giorno negli ultimi due giorni, fortunatamente la sicurezza si ricordava di me, così ti ho potuto fare una sorpresa.-
-Già, davvero una bella sorpresa...-, dissi tra me con un filo di ironia e velato sarcasmo pensando al suo prossimo matrimonio.
-Non stavo più nella pelle, non riuscivo più a tenerlo dentro, non vedevo l'ora di averti qui e dirtelo!-
I suoi occhi erano così luminosi, vivi, luccicavano di felicità. Non ci credo non poteva almeno aspettare di entrare in casa prima di uccidermi sgretolando il mio povero cuore in milioni di granelli di polvere?
-Se è per chiedermi di farti da testimone, sappi che non sono la persona adatta, non lo farò, non posso. Grazie della sorpresa, ma sono un po' stanco, forse è meglio se torni a casa, si sta facendo tardi non è carino che te ne vada in giro di notte da sola e poi il tuo ragazzo sono sicuro non sia contento. -
-Ma mi dici che problema avete tu e i tuoi amici? Non voglio che nessuno di voi mi faccia da testimone-, non al momento, -sono venuta qui solo per dirti che penso di essermi ricordata di ogni singolo fottutissimo attimo passato con te! Pensavo ti facesse piacere sentirlo e che potessi togliermi tutti i dubbi, ma evidentemente ho sbagliato!-
Mi urlò tutto contro, i suoi occhi erano carichi di lacrime che poi iniziarono a rigare il suo dolce viso che poco prima risplendeva radioso, risplendeva radioso per me.
Non mi aspettavo nulla di tutto ciò.
Sbarrai gli occhi mentre lei mi passava oltre e realizzavo che lei si ricordava di noi.
Se adesso l'avessi lasciata andare avrei rischiato di pederla ancora, così istintivamente afferrai il suo polso e la feci girare per racchiuderla in un abbraccio.
Continuò a singhiozzare tra le mie braccia, mentre io la tenevo più stretta a me e con la mano accarezzavo i suoi morbidi capelli.
Mi resi conto che eravamo ancora sul pianerottolo cosi mi scostai appena facendo alzare lo sguardo di lei su di me.-Ti va di entrare un attimo?-
Annuì asciugandosi le guance con le maniche della felpa.
Appena entrati andai in cucina per porgerle un fazzoletto e le chiesi di accomodarsi mentre andavo a riporre il borsone.
Mi allontanai per darle il tempo di calmarsi e quietare così anche le mie emozioni. Cosa avrei dovuto fare o dire adesso? E il matrimonio? E il bambino?
Inspirai ed espirai forte, sicuramente parlando con calma, sono sicuro, saremmo stati in grado di affrontare ogni tipo di problema.La trovai seduta sul divano a torcersi le dita, sicuramente era imbarazzata e lo ero anche io, non mi ero di certo comportato bene poco fa, ma l'idea che sposasse un altro non la tolleravo proprio.
Mi avvicinai abbozzando un mesto sorriso che lei ricambiò.-Scusa per prima, non volevo essere sgarbato e solo... che...-, dissi sedendomi accanto a lei.
-Capisco.-, disse senza guardarmi.
-Mi sembra un'eternità che non torno qui, eppure mi è tutto familiare... Dimmi è successo davvero? Il campeggio al mare, lo shopping insieme, la cena di Natale, io e te, la casa in montagna..."
Il mio cuore rischiava di fermarsi, ricordava davvero tutto quanto.
-Sì, è accaduto tutto davvero ed è stato il periodo più bello della mia vita-, dissi sinceramente mordicchiandomi poi il labbro inferiore.
-Lo ritieni davvero possibile? Cioè, voglio dire, mentre ero in coma io ero a vivere la mia vita qui con te?-
-Soohyun, credimi anche io all'inizio ho avuto le mie difficoltà a crederci, ma poi ho scoperto che tutto ciò che ti riguarda è particolare, tutto è speciale, così ho smesso di stupirmi e ho accettato ciò che mi veniva donato.-
-Posso chiederti una cosa?-
Aspettai il suo consenso che non tardò ad arrivare.
-Perchè il giorno dell'incidente stavi piangendo? E dove era Jaehoon?-
I suoi occhi da cerbiatta si spalancarono stupiti puntandosi su i miei.
-Cosa? Io non ricordo. Cosa è successo tra me e Jaehoon?-
Potevo vedere i suoi bellissimi occhi muoversi velocemente come a cercare un ricordo in qualche angolo sperduto della sua mente.
-Mi dispiace, ho riacquistato gran parte della mia memoria, ma, a parte che tu mi hai soccorso, di quella sera non ho ricordi.-
-Va bene, non ti sforzare, torneranno anche quelli-.
-Quindi io e te ci eravamo incontrati quella sera...-
-Sì, ti ho visto in lacrime nel corridoio dell'hotel."
-Perchè la cosa non mi stupisce? Ci incontriamo sempre io e te. Al party in piscina, nella radura in montagna e in tante altre occasioni, le nostre strade si sono incrociate spesso.-
- Ammetto di averti ehm notata in alcune situazioni, ma la radura in montagna? No, questa me la devi spiegare, ci sono sempre andato da solo e ricordo chiaramente di non aver incontrato nessuno.-
Sorrise imbarazzata, la pelle candida delle sue guance si era leggermente tinta di rosso.
-Va bene. È stato il giorno del fidanzamento con Jaehoon. Eravamo nella casa in montagna dei suoi e per me era tutto successo troppo in fretta, era tutto così nuovo! Avevo bisogno di pensare e ho cominciato a camminare, quando mi sono imbattuta in un posto meraviglioso e magico. Non ne ero sicura, ma guardando bene qualcosa di rosa ha catturato la mia attenzione, pensavo fosse un grazioso folletto dei boschi...-
- Un grazioso folletto dei boschi?-, dissi indicandomi.
-Sì, un grazioso folletto dei boschi-, rispose ridendo e facendo ridere anche me.
-Sul serio? Pensavo che come minimo avresti detto un bellissimo e sexy folletto dei boschi!-
-Yah! Jimin-ah!-
Avrebbe voluto colpirmi, ma velocemente riuscii ad intrecciare la sua mano con la mia. Lei mi guardò intimidita, ma non scappò, il che mi fece piacere, mi era mancato questo tipo di contatto.
Mi portai il suo palmo sulla guancia e chiusi gli occhi, lei mi lasciò fare.-Mi sei mancata, mi sei mancata così tanto. Da quando ti ho ritrovata non ho smesso mai di sperare di riaverti qui accanto. Lo so che potrai essere confusa, ma è così, non ho mai smesso di lottare per noi.-
Riaprii gli occhi e lei mi guardava con gli occhi lucidi, le sue labbra erano schiuse. I nostri visi erano pericolosamente vicini, troppo, se anche lei l'avesse voluto l'avrei baciata.
Il suo sguardo saettò sulle mie labbra, per poi tornare su i miei occhi.
Sorrisi e lei si morse il labbro inferiore.
Mi allungai ancora di poco e finalmente le mie labbra furono su quelle di lei.
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La ragazza fantasma - Can I exist? ||PJM FF||
FanficHo aperto gli occhi e mi sono trovata in un pronto soccorso di un ospedale, poi ho incontrato il suo sguardo e ho voluto solo seguirlo. Con il tempo mi sono innamorata di lui e ho desiderato con tutta l'anima che la mia condizione potesse cambiare...