Sono finalmente pronto ad uscire, mi dirigo verso la porta quando sento che qualcosa non va...
Ho la sensazione che ci sia uno strano silenzio in casa e avverto come un...vuoto.
Mi fermo un istante e... Non la percepisco più. Dove sarà finita? Che stesse pensando che sono ancora con Hae-rin? Se così fosse, è una ragazza leale e che rispetta i miei spazi, come, poi, le avevo chiesto. Sorrido a questo pensiero.
Arrivo alla macchina ed estraggo dalla tasca la chiave per aprire le portiere, la clicco e il bip bip mi dice che ora posso salire in auto.
Abbassando lo sguardo noto, adagiato ai miei piedi, un aeroplanino di carta cullato dal vento. Alquanto bizzarro da trovare qui. Mi guardo intorno, ma al momento sono solo. Sarà forse caduto a qualche bambino. Lo raccolgo e per la curiosità lo apro. Sgrano appena gli occhi, non posso credere a ciò che leggo.
"Madame Choi". Forse non è un caso che l'abbia trovato. Metto il volantino nello zaino e vado a lavoro.È tutta la mattinata che ci sto pensando, credo che dovrei parlarci, forse lei può aiutarci. Se quando ci siamo incontrati avessimo avuto più tempo, forse mi avrebbe detto dell'altro. Sento che ho bisogno di sapere. Più ci penso più mi convinco. Annuisco a me stesso.
-Ok Jimin?-, sento dire a Namjoon, mentre gli altri ridacchiano divertiti.
-Eh? S-si, ok...-, rispondo essendomi perso gran parte del discorso.
-Ti ha chiesto se sei disposto alla castità per due anni.-, dice Jin hyung, volendo sembrare serio, ma purtroppo per lui Kookie non riesce a trattenersi facendosi scappare una risata, che subito cerca di camuffare. Troppo tardi, in un attimo si scatena l'ilarità generale.
Yoongi hyung è piegato in due sul pavimento è non riesce a smettere di ridere, seguito da Tae che ride addirittura con le lacrime. Hobi hyung ha entrambe le mani sulla bocca, ma gli occhi lo tradiscono, si vede benissimo che sta ridendo a crepapelle, infatti poco dopo rotola all'indietro sul pavimento della sala prove.-Dovevi vedere la tua faccia!-, si aggiunge Namjoon con un sorriso bonario stampato in volto, che mette in evidenza le fossettine, che mandano K.O. tante nostre fans.
-Ma dove te ne sei andato Jimin-na?-, chiede Jin portando affettuosamente il suo braccio sopra le mie spalle.
Sorrido e forse questo li sorprende un po', ultimamente non capitava spesso.
-Ragazzi, credo che mi assenterò per la pausa pranzo, non aspettatemi, ci vediamo dopo.-, dico grattandomi la nuca e lasciandoli senza parole.
Adesso sono tornati tutti seri.-Tutto ok Jiminie?-, domanda subito Hobi, tirandosi su a sedere e circondando con le braccia le ginocchia.
-Si, è tutto ok, anzi non credo sia andata meglio di così. Ho bisogno solo di andare in un posto, tornerò subito dopo la pausa pranzo.-.
Perchè le loro facce non mi sembrano convinte?
-Sul serio, ho solo bisogno di alcune risposte e vi spiegherò tutto molto presto, fidatevi, non farò nulla per danneggiare me o il gruppo e sì conosco le regole, nessuno scandalo.-
Adesso li vedo leggermente più rilassati e tacitamente capisco che mi stanno dando fiducia.
-Forza, riprendiamo le prove!-, li esorto.
Arrivata la pausa pranzo, esco e mi fiondo in auto. Leggo l'indirizzo sul volantino ed imposto il navigatore. Per fortuna non è molto distante da qui.
Riguardo, la piccola mappa che indica lo studio della sciamana sul volantino e il posto è proprio questo.
Dopo aver parcheggiato in un posto un po' nascosto e dopo aver indossato cappellino, mascherina e occhiali, mi dirigo all'ingresso dello studio.
Non ci sono cartelli con l'orario, nè tanto meno uno che indica che sia fuori per la pausa pranzo. Per essere così famosa, il posto sembra molto modesto.
Metto la mano sulla maniglia della porta e questa risulta essere aperta.
Titubante, nervoso e con un poco d'ansia, entro.-C'è nessuno?-, domando non vedendo nessuno.
La donna, che ricordavo perfettamente essere la stessa dell'emittente televisiva, esce da una porta laterale blaterando qualcosa, ma è da sola e non vedo nessuno con lei. Starà usando gli auricolari, penso, ma ha le orecchie entrambe libere.
-Oh caro, ti stavo aspettando, ci hai messo un bel po' di tempo, ma eccoti qui.-, dice appena mi nota smettendo di parlare con chiunque fosse prima.
Penso che le mie sopracciglia abbiano toccato l'attaccatura dei capelli, se possibile.
Mi fa cenno di seguirla attraverso un' altra porta. La stanza in cui entriamo ha luci soffuse, alcune pergamene appese alle pareti, su un tavolo sulla sinistra sono poggiati in ordine sparso dei talismani, mentre al centro si trova un tavolo con delle sedie. Devo dire tutto molto ad effetto e... suggestivo.
-Accomodati prego-, mi invita indicandomi il tavolo con le sedie.
-Noto, che la tua amica non c'è, non ti sta più intorno.-, dice inclinando la testa di lato e guardandomi da sopra gli occhiali. Degluttisco, non so perchè ma mi sa tanto di rimprovero e devo ammettere che me lo sono meritato, se è così è anche colpa mia.
-È...ferita...-, aggiunge.
-Io...Io... Non sapevo che i fantasmi potessero essere feriti...-, ribatto con un groppo in gola, mentre la signora Choi scuote la testa.
-È ferita qui.-, dice portandosi una mano sul petto all'altezza del cuore.
Rimango colpito da queste sue parole, restando deluso di me stesso.
-È colpa mia, non sono stato capace di mettermi in contatto con lei. Sarei dovuto venire qui prima...-, dico rammaricato strusciando i palmi delle mani sulle coscie coperte dai jeans.
-Sento che ancora nulla è perduto, si è solo allontanata, ma da ora dipende tutto da te.-
Alzo la testa e la vedo dirigersi verso un mobile su cui c'è un po' di tutto, candele, incensi e rotoli di pergamena. La seguo prendere alcune cose per poi dirigersi verso di me e posare gli oggetti sul tavolo.
-Per prima cosa accendi gli incensi, poi la candela e quando la fiamma sarà alta brucia questo talismano.-, dice indicando gli oggetti man mano che vengono nominati.
-Mi raccomando cerca di non far spegnere la fiamma, questo dovrebbe aiutarti, per il resto dipende anche da lei -.
Ho un mare di domande da fare, ma purtroppo la sveglia che avevo impostato per tornare puntuale dopo la pausa pranzo, suona impietosa ricordandomi che il mio tempo è scaduto.
Ringrazio, mi scuso per la fretta e raccolgo tutti gli oggetti consegnatimi.
Saluto la sciamana e scappo in agenzia, se dovessi sgarrare di un solo minuto sarebbero capaci di sguinsagliare la Guardia Nazionale.
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La ragazza fantasma - Can I exist? ||PJM FF||
Hayran KurguHo aperto gli occhi e mi sono trovata in un pronto soccorso di un ospedale, poi ho incontrato il suo sguardo e ho voluto solo seguirlo. Con il tempo mi sono innamorata di lui e ho desiderato con tutta l'anima che la mia condizione potesse cambiare...