27. Voglia di te.

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Qualche giorno fa, mentre sistemavo l'esposizione dei vestiti in atelier, avevo ricevuto un messaggio da parte di Robert dove mi chiedeva una data in cui fossi libera la sera per cenare insieme a lui, solo che io non ho ancora risposto. E come sol destino comprendesse le mie scelte sbagliate, lo schermo si illumina in quel momento presentando un messaggio proprio da parte di Robert.

«L'offerta scade e, pensandoci, non accetto un no. Ho voglia di te, della tua pelle calda, delle tue labbra e no, non solo quelle sopra. Cazzo, ora avrò un erezione tutto il giorno.»

Spalanco gli occhi e rileggo il messaggio più di una volta, lettera per lettera, non riesco a smettere e riesco a sentire il sorriso crescere piano sulle mie labbra. La voglia di rispondere è tanta, per un secondo ci penso anche, ma non lo faccio, visualizzo e basta giusto per provocarlo. Mordo il labbro inferiore e appoggio la schiena contro la sedia girevole.

A parole non ho ancora detto nulla, non ho confessato le mie scelte, ma non credo serva manco più, i nostri corpi sudati quella sera parlavano da soli, comunicavano in una lingua sconosciuta e consumavano quel proibito che nessuno deve scoprire. È stato magnifico ma non un errore, da oggi non lo sarà più e anzi, se lui si diverte così tanto a provocarmi, avrà pane per i suoi denti.

«Grace» mi chiama Chloe, «c'è una ragazza, mi pare si chiami Olivia.» Annuisco.

«Ora vengo, dille di aspettarmi di là.» Questa volta è lei ad annuire ma poco convinta. «È successo qualcosa?»

Sembra pensarci parecchio prima di rispondere. «Riguardo alla cena...» si ferma entrando nella stanza e sedendosi di fronte a me. «Non ho più sentito Nicholas, in questi giorni non è neanche tornato a lavorare e suo cugino non vuole dirmi perché. Sto iniziando a preoccuparmi, ho paura che qualcosa sia andato storto...»

La fisso mentre parla, gioca nervosa con le mani e tende a fare la sua espressione preoccupata. «Non l'hai chiamato? Secondo me non è successo nulla, magari avrà avuto un imprevisto...» Mi rendo conto di non sapere manco io cosa dire, perché la sua assenza improvvisa non ha senso. «Ascolta, sai dove abita?»

«Sì, certo, ci sono stata altre volte» risponde nervosa, consapevole di aver dato la risposta alle mie continue domande sulla sua posizione.

«Allora vai, tanto ci sono le altre ragazze, prenditi il resto della giornata e vai a capire cosa succede.» Sulle sue labbra spunta un sorriso e annuisce convinta questa volta. Sistema i pantaloni neri in vita mentre si alza, si avvicina all'appendiabiti e prende il suo cappotto grigio freddo e lo indossa.

«A proposito... Credo che Nicholas abbia visto Robert quel giorno, ma deve averlo scambiato per Jacob.»

Porto le mani sulla nuca e scuoto la testa. «È inevitabile, penso. Se stasera torni a casa, non aspettarmi, se vuoi portare Nicholas, sappi che non arriverò all'improvviso.»

Chloe alza un sopracciglio e con esso anche l'angolo sinistro della bocca. «Divertiti, ma non c'è neanche bisogno di dirtelo, quelle mura così sottili hanno reso l'idea.»

Sento le guance calde dopo le sue parole, ma non riesco a controbattere, dato che la mia amica sparisce oltre la porta lasciandomi lì imbarazzata. Sospiro consapevole del fatto che, ogni volta che siamo insieme, non riesco a trattenere le emozioni e le sensazione. In sua presenza i miei ormoni sembrano impazzire, il mio cuore preferirebbe sparire e la mente alza le mani in segno di resa. Mi sono imposta così tanto di non lasciarmi coinvolgere più del dovuto, ho pregato la mia coscienza affinché ragionasse e coinvolgesse il resto dei miei organi vitali, compresa la mia intimità, ma non l'ha fatto, ha lasciato tutto in mano ai sentimenti e si, mi hanno fottuto per bene. Tuttavia, nonostante io abbia inconsciamente scelto, non ho pensato a come fare con Jacob, di certo non andrò lì a dirgli "ehi, faccio sesso con tuo fratello, sì, proprio lui, quello fidanzato" ma non so neanche come affrontare la cosa. Ieri mattina sono passata da Starbucks, ho preso il solito caffè, ma lui non c'era ancora, gli ho scritto un messaggio e la sua risposta non si è fatta attendere, ma la mia si, mi sono dimenticata di rispondere e mi sento tremendamente in colpa, nonostante ciò, se io rispondessi ai suoi messaggi poi mi vedrei con lui tornando ad essere più confusa che mai.

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