30. Così diversi.

1.7K 105 113
                                    

Avevo pensato tanto dopo la conversazione con Megan, mi ero chiesta anche tante volte se in quella stanza pure lei avesse sentito quella tensione, quel bisogno di mettere a tacere i pensieri e di dare spazio a qualcosa di più grande, o se semplicemente si fosse sentita di troppo, l'avrei capito, perché per qualche secondo mi ero sentita troppo esposta nei confronti di entrambi. Dopo aver disegnato qualcosa, dovette andare via lasciandomi lì, in balia dei miei pensieri più strani ma non mi sfuggì lo sguardo curioso che mi rivolse poco prima di uscire.

Aveva davvero capito qualcosa? E se così fosse stato, avrebbe cercato di parlare con uno dei due?

Queste domande rimbombano nella mia testa da oggi pomeriggio, non mi danno tregua e rischiano di farmi impazzire e, oltretutto, ad esse si è aggiunta la preoccupazione di aver sbagliato ad accettare quell'invito a casa di Jacob. Non l'ho fatto davanti a Robert, ovvio, ho preferito riferirglielo con un messaggio poco dopo le cinque del pomeriggio con tanto di orario in cui mi sarei presentata. L'entusiasmo dimostrato da un semplice messaggio, tuttavia, non mi ha aiutato a calmare l'ansia e il pensiero fisso di star sbagliando ancora una volta, ma ha rasserenato in parte, un briciolo del mio cuore.

«Chloe, io vado» sorrido, annunciando alla mia amica, che sto per uscire. «Fai la brava mentre...» mi blocco, notando la figura di Nicholas stesa sul divano. «Ciao Nicholas, non ti avevo sentito.»

Il ragazzo sorride al mio saluto e lo ricambia con uno sguardo interrogativo. «Non ti promettiamo nulla!»

«Stasera torni?» domanda, in seguito, la mia amica ed io annuisco convinta.

«Non dovrei intrattenermi più di tanto, nel caso, te lo farò sapere.»

«Vai da Jacob?» Alla sua domanda, abbasso lo sguardo osservando gli stivali scelti per la serata.

«Vi lascio un attimo sole» dice Nicholas, alzandosi, ma prima di sparire in camera mi rivolge un sorriso e aggiunge qualcosa. «Se mi posso permettere, io sono dell'idea che la vita sia una sola e no, con questo non sto dicendo che andrei con un'altra essendo coinvolto in una relazione, ma se lui lo fa ci sarà un motivo. Forse dovresti capire quale...»

Nicholas non si era mai esposto così tanto, con me almeno, ma dalle sue parole era ovvio che ormai avesse capito come stavano le cose, anche perché aveva visto entrambi. Lo ringrazia mentalmente per non aver accennato a questo argomento, tuttavia le sue parole risultano vere. Ci sarà un motivo, ne sono certa, nessun uomo si spingerebbe a tanto, forse solo con un motivo valido.

Riporto lo sguardo su Chloe che nel frattempo si è seduta sul divano, ha tirato su le gambe e gioca con il telefono.

«Secondo te cosa potrebbe essere?» le domando. «Non la ama come vuole far credere...»

«Tesoro, la cosa è reciproca o l'hai dimenticato? Quell'uomo in macchina con lei non era lui e lo sappiamo entrambe. A breve tra l'altro tornerà in atelier, cosa facciamo?»

Alzo un sopracciglio. «Assolutamente nulla! Io non voglio dire niente, per il momento. Potrei solo passare per quella pazza...»

Chloe si ritrova a sbuffare continuando con un cenno. «E oggi cosa pensi fare? Dimenticare di aver fatto sesso con Robert?»

«No, dimenticare momenti simili mi sembra impossibile, fare sesso con Jacob non migliorerà le cose ma non le peggiorerà neanche. Non ci vediamo da un po' e non so come andranno le cose» tiro un sospiro e proseguo mentre prendo la borsa all'ingresso. «Ora però devo andare, non voglio fare tardi.»

«Stai attenta» urla Chloe, quando ormai sono fuori casa. Entrando nell'ascensore chiudo il cappotto e raggiungo il piano terra dove trovo il cugino di Nicholas preso da una telefonata importante così, passando affianco alla sua postazione, alzo una mano e lo saputo prima di uscire dall'edificio.

Amore ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora