Amore Proibito

44. La nostra canzone.

Stamattina, come tutte le altre mattine, mi sono svegliata insieme a Robert. Oggi più che mai mi è sembrato di ottimo umore, forse a causa del ballo di questo sera, o forse perché i nostri problemi sembrano essere quasi tutti svaniti. Quasi perché, ovviamente, non so ancora nulla sul test di paternità e mi sembra di impazzire ogni giorno di più. Però nel compenso Robert tiene la calma per entrambi. Non ne ha fatto parola e non sembra neanche preoccupato di ciò che succederà. Almeno lui.

Io non sono preoccupata, ho capito perfettamente di potermi fidare di lui, perché fin dall'inizio Robert aveva già fatto una scelta, perché nel suo cammino ha incontrato persone che hanno provato a spezzarlo ma non ce l'hanno fatta ed ora, a distanza di quasi un anno, gli occhi penetranti che ho visto attraverso il vetro, sono gli stessi che vedo appena mi sveglio. Sono gli unici occhi che voglio vedere per il resto dei miei giorni, perché se non sono neri e profondi come un tunnel allora non riesco a guardarli, non posso pensare di perdermi nelle iridi di qualcun altro dopo questi sentimenti pesanti che martellano nel mio cuore giorno dopo giorno. Non posso, è vero, ma non voglio neanche farlo perché è l'unico posto sicuro che sento vicino e mio. Mio. In qualche modo mi appartiene, ci apparteniamo dal momento in cui quel desiderio proibito ha preso vita e ha coinvolto molto più del carnale. Siamo reali, oggi più che mai e lo saremo anche questa sera quando danzeremo insieme sotto gli occhi di più persone, sotto lo sguardo dei nostri genitori che non capiranno subito. Ma non importa, perché io voglio tenerlo al mio fianco e il gala sarà l'occasione giusta.

Ho scelto un abito per la serata, e ovviamente sarà un pezzo unico disegnato dalla sottoscritta. Proprio come ogni volta, io e Chloe ci siamo aiutate a vicenda per poter sfoggiare le nostre creazioni. Lei indosserà un abito più ampio e  io uno più stretto. Anche il colore sarà diverso ma avendo un dress code bianco e nero io indosserò il colore più scuro lei quello più chiaro. Cerchiamo sempre di completarci, proprio perché un'amicizia così merita di non spezzarsi mai.

«Grace, è arrivato l'appuntamento di mezzogiorno.» Dalla porta dell'ufficio, riesco a vedere i capelli scuri di Liz. È proprio l'unico appuntamento per il quale sono venuta in atelier oggi.

La voce del gala di questa sera si è sparsa e, come figlia di Brooke e Charlie Wilson, si aspettano tutti di vedermi questa sera. Essendo l'ultimo della stagione, i preparativi hanno richiesto più tempo e mia mamma ha aiutato molto volentieri Margaret nei preparativi. Non ho ancora avuto modo di parlare con mia mamma, avrei tanto voluto scriverle per confermare ciò che già sospettava, io lo sapevo, ma non ci sono riuscita e questa sera mi ritroverò davanti alle due donne e devo ancora pensare a come comportarmi con loro. So che il mio segreto non resterà tale per molto, ma ormai ho come l'impressione che loro due mi studino da lontano. Certo non si può dire lo stesso di mio padre, in tutto questo tempo l'avrò visto due volte e no, in nessuna delle due volte ho scambiato grandi parole con lui. Un tempo era mia mamma quella più distaccata, ora lui sembra non esserci più.

Mi alzo da dietro la scrivania e raggiungo l'ingresso per poter accogliere la cliente di oggi. Come avevo già previsto, con l'inizio di maggio, le spose iniziano ad essere sempre di più e questo comporta più lavoro, ma sono felice perché questo mi permette di tenermi occupata e, soprattutto, mi permette di realizzare il sogno di qualcun altro.

«Buongiorno signore» saluto, le due donne davanti a me che sorridono smaglianti. Tendo la mano ad entrambe e mi presento. «Io sono Grace, benvenute nel mio mondo!»

«Ciao, io sono Hailee la wedding planner e lei è la futura sposa Mia. Siamo venute da te perché abbiamo sentito parlare molto dei tuoi lavori.» Mi tende la mano facendo oscillare i poco i capelli biondi. I suoi occhi, d'un azzurro che ricorda l'estate,  mi lasciano un attimo atonita e mi riprendo in seguito nel sentire la voce di Mia.