Il sorriso di Roxanne si illuminò subito dopo che dissi si. Ashton strinse le mani insieme appoggiandosi allo stipite della porta.
- Va bene. Ci vediamo dopo, allora? - Ci chiese, iniziando ad uscire dalla stanza.
- Sì, certo!- Urlò Roxanne entusiasta facendomi sussultare, rovistando poi nel cassetto della sua scrivania. - E non essere in ritardo,- urlò ancora finendo col ridacchiare.
Guardai l'orologio al mio polso e vidi che mancava ancora un ora prima che mi preparassi. Mentre vidi Roxy alzare gli angoli del suo piumino alla ricerca disperata di qualcosa.
- Che cosa stai cercando?- Ridacchiai, mentre un sorriso si dipinse sulle mie labbra, Roxy in quel momento mi ricordava mio fratello.
- Il telefono,- smise di cercare sbuffando sconfitta, per poi voltarsi verso di me e iniziando a ridere. - Non ti preoccupare, queste stronzate mi succedono ogni ventisette secondi, in pratica.-
Scrutai la camera, prima di vederlo sotto un maglione buttato malamente sul suo letto. Mi avvicinai, sollevando il tessuto e prendere il suo telefono in mano. Ma prima di parlare dicendole che lo avevo trovato il suo telefono lampeggiò segnando un nuovo messaggio.
Da: Ashton
Hey, la tua compagna di stanza è single? Siamo tutti curiosi.
Sgranai gli occhi alla vista di quel messaggio, per poi nascondere la mia espressione prima di consegnarle il suo telefono.
- Trovato,- squittii voltandomi verso Roxy.
Sospirò in sollievo prima che le consegnai il suo telefono per poi essermi trovata avvolta in un suo abbraccio. Se c'era una cosa di cui Roxy era differente da me era che lei fosse un libro aperto. A differenza mia.
- Tu,- mi indicò una volta staccatosi dall'abbraccio sorridendo - Sei la mia salvatrice. -
Risi, ritornando a sedermi sul letto, non sicura di cosa fare. Io non conoscevo nessuno della festa a cui sarei andata stasera e probabilmente dovevo contare un po' su Roxy e Ashton.
Roxy continuava a muoversi velocemente dal suo armadio alla sua valigia, alla ricerca disperata di qualche vestito di stasera. Quando si decise vidi posato sul suo avambraccio un abito verde scuro.
- Che te ne pare? - Mi chiese , estendendo il vestito in modo da farmelo vedere.
- E' davvero bello,- dissi non del tutto sicura su cosa rispondere, non ero un'esperta di abiti che si potessero indossare ad una festa di un college. - Ti starà bene addosso. -
Lei mi sorrise per poi iniziarsi a cambiare.
- Tu, cosa ti metti?-
Guardai i miei skinny neri e poi il mio maglione. Stavo pensando di indossare qualsiasi cosa mi sarebbe capitata una volta rovistato nella valigia ancora semipiena. Ma subito mi venne in mente che non avevo messo alcun vestito da festa nella mia valigia. Forse perché quando la stavo facendo quello era uno dei miei ultimi pensieri dato che il mio pensiero fisso era quello di andarmene e non ritornare più.
- Ti presterò qualcosa, - si offrì, tornando poi a rovistare nell'armadio e tirando fuori un vestito nero con delle sfumature rosse.
Quando mi guardai allo specchio con quel vestito, il nero con le sue sfumature rosse segnavano il netto contrasto con la mia pelle chiara e i miei capelli rossi. Passai una mano sul vestito per stendere le pieghe per poi infilarmi i tacchi. Mi voltai verso di lei dipingendo un sorriso nervoso, mentre lei mi sorrise entusiasta.
- Infrangerai un sacco di cuori stasera,- mi disse sorridendo, mentre io uscivo dalla nostra stanza e lei spegnava la luce per poi iniziarci ad incamminare nel lungo corridoio.
Alzai gli occhi al cielo ridacchiando.
- Probabilmente no, - dissi tenendomi nel corrimano della scale che portava al piano di sotto. - Non è una buona idea in questo momento essere coinvolta in una relazione con qualcuno, in ogni caso ,- finii con calma scendendo l'ultimo gradino.
Ed era vero, credo. In questo momento c'era troppo dentro di me e questo sarebbe stato il risultato per una ricetta disastrosa.
- Perché? - Disse Roxy mentre si riapplicava il suo mascara di fronte al vetro della bacheca degli annunci.- Hai già il fidanzato? -
Sentii le mie guance arrossare, abbassai la testa cercando di nascondere le mie emozioni.
- No,- dissi per poi ridere.
Roxy si voltò verso di me sorridendo, per poi iniziare ad farci strada nel piano di sotto. E quando aprimmo la porta del nostro dormitorio vedemmo una macchina con tre ragazzi. E potevo distinguere vagamente che uno di loro fosse Ashton mentre gli altri due ragazzi seduti sul finestrino dell'auto che faceva baccano, non sapevo chi fossero.
Camminando verso la macchina, vidi una sigaretta accesa nel buio. Ashton se la portò alle labbra, bruscamente inspirò ed espirò facendo fluttuare il fumo nell'aria. La portò per l'ultima volta davanti alla sua bocca per poi gettarla e spegnerla con i suoi anfibi neri.
- Margot, conosci già Ashton,- disse Roxy, mentre Ashton mi fece l'occhiolino, sedendosi poi al posto del conducente. - Questi due invece sono Will e Hucth, -finì Roxy indicandoli e aprendo lo sportello posteriore della macchina facendo scendere uno di loro che protestò contro la mia amica facendola ridere.
Sistemai il mio vestito e mi sedetti dietro con Roxy accanto al finestrino. Fino a quando un libro non catturò la mia attenzione.
- Jack Kerouac? - Chiesi, prendendo la copia di '' Sulla Strada'' tra le mie mani.
- Si, lui è fantastico, - Ashton mi rispose sorridendo e guardandomi dallo specchietto retrovisore mentre una sigaretta era posata dietro al suo orecchio. Gli sorrisi e riguardai quel libro. Anch'io ne avevo una copia nella mia valigia, solo che la mia tra le pagine era piena di miei appunti e sottolineature.
- Era uno studente della Columbia anche lui,- affermò quello che credo si dovesse chiamare Will, facendomi annuire. Ashton accese la macchina per poi fare manovra e imboccando le strade in direzione della festa che sembrava conoscere a memoria.
Tutti parlavano e scherzavano nella macchina, passandosi tra di loro una bottiglia di Jack e tutto quello che feci fu guardare fuori dal finestrino e perdendomi nelle luci che scorrevano di fronte a me. Successivamente sorrisi al pensiero dei miei nuovi amici che mi ero fatta ed ero felice di andare finalmente a qualche festa. Perchè dopo tutto quello era pur sempre l'inizio del mio nuovo capitolo che a breve avrei iniziato a scrivere.
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Out Of Order || Calum Hood
Hayran KurguMargot Harris è una matricola dellla Columbia University con una visione ingenua e una paura di innamorarsi. Calum Hood è il crudele, figlio di un miliardario e un senior della Columbia University con un passato oscuro e un gusto del rischio. Entr...