-Come diamine può andare a male una bottiglia di Pinot grigio? - Chiese Hutch, stappando la bottiglia di vino e mettendola sul tavolino, per poi afferrarla di nuovo e iniziando a versare nel suo bicchiere, poi in quello di Ashton e riempiendo fino all'orlo quello di Will.
- Bevi amico - Disse Ashton ridendo, facendo tintinnare il suo bicchiere contro quello di Will.
Da come mi avevano raccontato, Will si era appena lasciata con una certa Regine che andava alla Northwestern. E secondo Hutch, scrittore eloquente e riflessivo, lei era '' fottutamente fuori ''. Da come capii la loro relazione era finita un'altra volta e Will era sconvolto per questa tragica rottura.
Hutch fece una smorfia, posando sul tavolino il bicchiere.
-Porca merda, questo vino è quasi aceto -
Ashton rise, alzandosi e svuotando il suo bicchiere nello scarico del lavandino, ma Will lo bevve tutto ad un fiato e quando ebbe finito simulò un conato di rigetto.
- Quindi questo è come intervenite ... - Dissi, Ashton mi sorrise ironicamente, prima di parlare.
- Per un cuore spezzato. Tanto alcol e tante stronzate -
- Ti piace New York fino ad ora? - Mi chiese Will, pulendosi la bocca con il dorso della sua mano.
Mi fermai un attimo per pensare.
- Mi piace - Dissi sorprendendomi della mia risposta. Nonostante tutte le esperienze terribili che avevo avuto qui, mi piaceva.
- Divertiti finchè dura - Disse stancamente Will.
- Andiamo, smettila di essere così cinico - Disse Ashton schiaffeggiandolo dietro alla testa, guadagnandosi delle risate da parte mia e di Hutch.
- Beh, ok... Ma è vero -
Ashton lo osservò dopo quel momento di riflessione, tirò fuori il suo pacchetto di sigarette, prendendone una e cercando per alcuni secondi l'accendino prima di scrollare le spalle. Tenne il filtro della sigaretta e avvicinò la parte rimanente contro la candela accesa sul mobile accanto al divano.
-New York è bella quando si soggiorna per una settimana e non si è mai stati in una grande città prima d'ora. Ma se hai vissuto qui per tutta la vita, alla fine tutto diventerà così tutto fottutamente noioso -
Ashton si alzò camminando verso l'altro lato del soggiorno del suo piccolo monolocale, gettando il fumo fuori dalla finestra che era aperta. Molto probabilmente aveva notato che mi desse fastidio il fumo.
- Un sacco di gente si perde qui quando si ha un po' di soldi, ma se sei come il resto di noi non è facile - Disse Will meditando ad alta voce e io fui d'accordo con lui. L'avevo imparato nel momento in cui avevo parlato con Amber per alcuni minuti.
-Attici, grattacieli, ragazzini ricchi con la loro cocaina, i taxi, le feste, i crimini, i ristoranti... sono tutte cose prive di senso - Ipotizzò Hutch, con una penna tra le dita.
-Tutto è più divertente se si è dei ricchi stronzi. Con il potere e la ricchezza, puoi avere tutto quello che vuoi -Ringhiò Ashton, quasi ridendo.
- Stai parlando per esperienza? - Will suggerì con labbra sciolte per via dell'alcol che aveva consumato, facendo un sorrisetto, e pensai immediatamente alla fotografia di Calum, Luke, Michael e Ashton che vidi nella libreria di Calum.
-Tu e Calum Hood eravate amici?- Chiesi con cautela. Ma questo anticipava il fatto che io già sapessi la risposta, sorprendendo tutti, il volto di Ashton si dipinse con un'espressione di amarezza verso il ricordo della sua amicizia con Calum, mascherando il tutto con apatia e fastidio.
-Molto tempo fa. Sono contento che adesso non lo siamo più -
-Perchè? - Chiesi, sperando di ottenere delle risposte e di non essere troppo impulsiva.
-Lunga storia. Ma tutto sommato, lui non è il tipo di persona con la quale vorresti essere associata -
Se queste domande fossero state fatte prima del bacio che io e Calum ci scambiammo, avrei chiesto molto probabilmente scusa. Le macchie di sangue sul mio vestito mi ricordavano ancora il modo in cui Calum avesse quasi ucciso Aaron per proteggermi.
- Penso che ci sia del buono in tutti. Alcune cose... alcune persone, a lui importano -
Ognuno si preoccupava di qualcosa o di qualcuno. La questione era capire di cosa si trattava. E sapevo che tutti, anche Calum, sotto alla sua maschera che si era creato nascondevano qualcosa di buono.
Ashton mi guardò , prese un'altra boccata dalla sua sigaretta cercando il mio sguardo. Stava cercando la verità, sapendo che io, invece, la stavo cercando di nascondere. Ashton portò la sigaretta nel posacenere, schiacciandola contro di esso e guardandola per un attimo. Mentre i resti del fumo si propagavano verso l'alto.
- Ad Hood non importano le persone. Lui le brucia -
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Out Of Order || Calum Hood
FanfictionMargot Harris è una matricola dellla Columbia University con una visione ingenua e una paura di innamorarsi. Calum Hood è il crudele, figlio di un miliardario e un senior della Columbia University con un passato oscuro e un gusto del rischio. Entr...
