Calum's P.O.V
Il cielo era più chiaro, e il freddo si faceva sentire. Lei era ancora nella mia mente. Ma non mi doveva importare. Non mi doveva importare un cazzo, promisi a me stesso questo. Controllai il mio pacchetto per vedere quante sigarette mi restassero.
Due.
Io, Luke e Michael stavamo camminando da qualche parte, Luke sapeva dove stavamo andando per pranzare. Normalmente prendevamo la macchina ma era abbastanza vicino. Ma non mi importava dove ci stavamo dirigendo. Ultimamente non mi importava di nulla. Ma questo non era il solito cambiamento.
Ci fermammo in un piccolo negozio di alimentari all'angolo della cento-quindicesima strada, perchè la ragazza di Michael di oggi voleva delle gomme da masticare, o qualcosa del genere. Lei era una chiacchierona. Una logorroica del cazzo.
-Che gusto le dovrei comprare, menta peperita o menta? Ma qual è la differenza? Solitamente a me piace di più la menta. Ma voglio qualcosa di più forte. Non saprei-
Lei era bellissima, certo. Proveniva da una famiglia ricca. Ma rimaneva una logorroica del cazzo.
-Prendi quelle che ti piacciono di più-
Luke guardò Micheal con un sorriso divertito, ridendo per poi distogliere lo sguardo. Ognuno qui dentro, sapeva cosa stava succedendo.
Ieri sera i due erano finiti a letto insieme. E ora lui non riusciva a sbarazzarsi di lei.
-E questo il motivo per cui non lascio mai che le ragazze si fermino a dormire da me- Borbottai, sospirando fingendo di guardare dei gratta vinci con una scritta scintillante '' Gratta e Vinci 2000 $ '' Solitamente vedendo un ammonto del genere mi entusiasmavo, ma per qualche motivo mi costernava. Per me quei soldi erano a portata di mano.
-Mikey? Oh mio dio, non è sorprendente! Sei in questo magazine e parla del tuo cortometraggio. E nella pagina successiva c'è Calum con una ragazza. Dice che il suo nome è Margot? E, oh mio dio - Rise- Beh, comunque non posso credere che voi ragazzi siate in queste riviste, è così sorprendente-
Al suono del nome ''Margot'' e ''magazine'' sentii il sangue raggelarmi.
-Aspetta un secondo come fai a conoscere questa ragazza?- Chiese masticando la sua gomma - Non sembra...-
Fui in silenzio per tutto il tempo che lei fu con noi. Ma improvvisamente, l'aggredii.
-Sai cosa sarebbe sorprendente? Se tu non parlassi. Non dire nulla. Chiudi quella cazzo di bocca-
Il suo viso diventò bianco come un lenzuolo e improvvisamente stese zitta.
-Cazzo, finalmente- Dissi voltandomi e andando a fumare.
Una sigaretta rimasta.
Irritato soffiai il fumo grigio fuori dalla mia bocca, godendomi la tranquillità, fino a quando Luke uscì fuori e si unì a me. Michael probabilmente era rimasto all'interno per consolare quella logorroica del cazzo.
-Che cazzo era quello?-
-Ero stanco di sentirla parlare-
-O riguardava Margot?-
-Perchè dovrebbe riguardare Margot? A malapena la conosco-
-L'hai baciata-
-E? Sai che faccio molto di più con le ragazze oltre che baciarle-
-Si, ma sappiamo entrambi che quel bacio non era un semplice bacio-
Non dissi nulla.
Luke sospirò.
-Bene, comportati da testa di cazzo al riguardo-
Aveva ragione. Luke era un bravo ragazzo, molte volte meglio di me. Ed io ero diventato un testa di cazzo per questa storia. Ma non mi importava.
-Io vado a casa. Ci vediamo. Chiamami- Disse la logorroica a Micheal. Ma sapevo che non l'avrebbe chiamata.
Micheal era differente da me, invece di usare le persone come fiammiferi e poi gettarli, come facevo di solito io, lui si teneva le ragazze attorno per un po' dopo che erano andati a letto insieme. Ma non più di un giorno o due.
-Beh, questo è un modo per allacciarsi a qualcuno e sciogliersi. Grazie amico- Disse con un po' di sarcasmo e io sorrisi ironicamente con la mia sigaretta ancora in bocca.
-Nessun problema-
Questa era tutto. Lontano dagli occhi e lontano dal cuore.
Camminammo lontano dal negozio all'angolo, per dirigerci verso il posto in cui saremmo andati per pranzo, ma Micheal probabilmente era ancora un po' incazzato.
-Ti ricordi cosa mi hai detto nel negozio '' E questo il motivo per cui non lascio mai che le ragazze si fermino a dormire da me '' ?-
-Si?-
-Mi viene in mente che tu una volta lo hai fatto-
Margot's P.O.V
C'era un piccolo negozio di alimentari all'angolo della cento-quindicesima strada. Quasi vicino al mio dormitorio dove io e Ashton ci eravamo fermati una volta, e dove vendevano sigarette, dolciumi e articoli scolastici.
Appoggiai il pacchetto delle penne nere sul bancone e controllai il mio telefono, pensando di mandare un messaggio ad Ashton, chiedendogli se stasera avesse progetti.
Ma immediatamente ci ripensai. Avevo altre cose da fare stasera, come parlare con Calum. Consapevole che mi avrebbe uccisa.
Dovrei odiare il suo coraggio e odiare tutte le storie su di noi, ma avevo bisogno di andare in fondo con questa storia. Avevo sentito che questo sabato sera nel suo attico lui aveva organizzato una festa, quindi sapevo dove lo avrei potuto trovare.
-2 $ - Mi disse la cassiere, facendomi risvegliare dai miei pensieri.
Presi il mio portafogli, cercando di reprimere la paura di andare da Calum, e di essere circondata dalle droghe e da tutte quelle persone più ricche di me, quando vidi dei gratta e vinci alla mia sinistra.
La sua scritta era scintillante '' Gratta e Vinci 2000 $ '', lo presi, ormai senza speranze e lo appoggia al bancone.
-Anche questo-
-Allora sono 8$-
-Certo perchè no- Mormorai, tirando fuori alcune banconote e cercando di non guardare il mio riflesso nella porta a vetri.
Il miei occhi erano ancora arrossati, mentre la mia felpa grigia della Columbia e i miei skinny sembrassero non essere sporchi.
Le porsi le banconote e misi le penne nella mia borsa e il gratta e vinci nella tasca della felpa, sperando che mi potesse portare fortuna e mi aiutasse a sopravvivere alla rabbia di Calum.
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Out Of Order || Calum Hood
FanfictionMargot Harris è una matricola dellla Columbia University con una visione ingenua e una paura di innamorarsi. Calum Hood è il crudele, figlio di un miliardario e un senior della Columbia University con un passato oscuro e un gusto del rischio. Entr...
