But it would've been less dumb if you were there with me.

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-Quindi non hai intenzione di dirmi dove stiamo andando?-

-No- Calum guardò dritto davanti a se, mentre guidava lungo una strada sterrata.

Il sentiero era accidentato e stretto, si snodava tra gli alberi ad alto fusto di cui i rami ricadevano ad arco su di noi, creando un cielo di rosso e arancio. L'ombra delle foglie colorati con i colori dell'autunno accentuavano la luce dei raggi solari che filtrava tra un ramo e l'altro. Tutto quello che vidi davanti non furono più alberi, ma sembrava condurci verso in quello che sembrasse il nulla.

-Perchè no?-

-Perchè non so realmente dove stiamo andando-

Non potei fare a meno di guardare verso di lui, cercando di non sorridere e scuotendo la testa, osservai la sua mascella tesa, i suoi occhi scuri concentrati sulla strada e quel poco di accenno di barba che aveva sotto il mento.

Il GPS all'interno della sua auto non era nemmeno acceso, quindi tutto quello che potetti fare fu aspettare e osservare la strada davanti a noi.

Sorpassammo un cartello e cercai di capire le indicazioni, ma Calum guidava così velocemente che non feci in tempo a leggerlo. La macchina a malapena emetteva rumore, nonostante la velocità, scivolando sulle piccole pozze e immergendo solo leggermente di tanto in tanto. Immaginai che avrebbe guidato a lungo per questa strada, per ore. Fino a quando Calum si fermò ad un incrocio e si accertò che nessuno venisse da destra e mise il piede sull'acceleratore nel momento in cui svoltò. Guidando poi, lungo una strada ancora più stretta.

Infine, arrivammo davanti ad un piccolo cartello con una freccia che segnalava che la strada sarebbe finita, diventando ancora più stretta per far passare una vettura. Avremmo dovuto camminare.

-Ok, ora hai idea di dove stiamo andando?-

Calum sorrise ed era così bello. Improvvisamente, sentii un'ondata di brividi invadere tutto il mio corpo.

-Più o meno-

-E fammi indovinare, devo aspettare fin quando non saremmo arrivati?-

Lui annuì.

-Hai centrato il punto-

Calum fece inversione ad u, per poi parcheggiare la macchina. Si slacciò i gemelli della camicia e rapidamente allentò la cravatta prima di toglierla e gettarla nei sedili posteriori. La macchina ronzò per qualche secondo prima di spegnersi del tutto. Quando si spense, Calum tolse le chiavi non prima di aver tirato il freno a mano. Aprì lo sportello, uscendo per prendere la cassetta di uva sul sedile posteriore. Si rimboccò le maniche e potei vedere le vene sulle sue braccia, mentre sollevò la cassetta, tenendola poi con un braccio.

Non potei fare a meno di ridacchiare, guardandolo ed incrociai le braccia al petto, stringendomi nelle spalle.

-Cosa ti serve l'uva?-

Iniziò a camminare verso il sentiero e alzò le spalle come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

-Per mangiarla-

Ci addentrammo lungo il sentiero, l'unico suono fu lo scricchiolio delle foglie sotto i nostri piedi, e incominciai a chiedermi dove Calum mi volesse portare fino a quando non vidi davanti ai miei occhi una distesa blu di acqua, circondata da una radura di soffice terreno, ombreggiato da degli alberi dietro di esso.

Il percorso si apriva verso un piccolo lago, l'acqua torbida e alcune imbarcazioni di legno legate ad un piccolo molo. Non c'era nessuno, dando al lago una sensazione di serenità e solitudine, ma in senso buono. L'acqua probabilmente era troppo fredda, ma a giudicare delle barche attraccate ai vari pali del molo di fronte a noi, avrei scommesso che sarebbe stato un luogo perfetto per andare durante l'estate.

Out Of Order || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora