I Want You With Me

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N/A: PASSATE A LEGGERE DANGEROUS GAME || CALUM HOOD, LA MIA NUOVA FANFICTION.

Quando vidi Calum dall'altra parte della sala da ballo, lui sembrava quasi una statua di marmo. Durante le conversazioni che aveva avuto con gli altri uomini, Calum era un pragmatico e informale uomo d'affari. Ma sotto, c'era qualcosa in lui, qualcosa di palpabile che lo faceva sembrare freddo e distante per tutti, così spietato a ogni bordo.

Mi ricordai quando lo conoscevo a malapena e lui sembrava così insensibile, a sangue freddo e senza cuore. Quella impassibile apatia era ancora lì. Ma in qualche modo, sembrava essere alla base di tutto ciò che potesse contenere al suo interno il lato sensibile. Quel suo lato, lo avevo visto solo in piccoli frammenti. Quando mi ritrovavo nelle sue braccia, quando eravamo seduti in riva al lago con la cassetta d'uva tra di noi e quando gli avevo insegnato a fare i pancakes.

Ma ancora non riuscivo a capire come far emergere ancora di più quel suo lato. Non sapevo nemmeno se sarei mai appertenuta al suo mondo, per cominciare. E non sapevo se gli fossi stata attorno così a lungo per veder emergere quel lato.

Quando mi sedetti accanto a lui, i sussurri delle altre persone erano ancora presenti, ma cercai di ignorarli. Volevo dimenticare questa notte.Volevo tornare a casa.

-Vuole un po' di champagne, Miss?-

Mi voltai ed esaminai per un secondo. Vidi un altro uomo e la sua ragazza avvicinarsi a questo tavolo, probabilmente volendo parlare con Calum. Forse la ragione per cui sto precipitando e ardendo stasera è perchè sono troppo ansiosa. Tutti qui stavano bevendo qualcosa, e senza pensare, annuii e presi il flute di champagne.

Calum non stava guardando, era in piedi e si aggiustava i gemelli della sua camicia.

Anche se io non avevo mai bevuto, volevo disperatamente sentirmi a mio agio. Era solo champagne. Non potevo permettere che il mio passato mi avrebbe giudicato e mi impedisse di sperimentare cose.

Così mi tuffai a capofitto e mandai giù l'intero flute prima di chiederne un'altro. Non era così dolce come pensavo che fosse stato. Ma il gusto dello champagne non era il punto. Il punto era quello di rilassarsi.

Calum mi guardò, come posai il bicchiere ormai vuoto sul tavolo, alzò le sopracciglia e tese la mano mimando silenziosamente - Solo un'altra conversazione -

Annuii, afferrando la sua mano e domandandomi quale fosse il mio scopo questa sera. Ma scacciai via quel pensiero dalla mia mente, forse per merito dello champagne.

Bevvi metà del secondo flute prima di alzarmi, non sentendo quasi più nulla.

-Stai bene?-

Sorrisi, cercando di non farfugliare.

-Si, sto bene-

Sicuramente non era solamente il pianto del bagno.

Calum mi guardò, portò la mia mano vicino alle sue labbra e lasciò un bacio sulle mie nocche.

- Un'altra e poi ce ne andiamo - Disse poi, la sua voce ritornò distante, iniziando a camminare in avanti con me al suo fianco.





Vidi attraverso la vetrata della hall l'autista di Calum tirare fino al marciapiede e sentii improvvisamente una fitta alla mia testa.

Da un'ultima conversazione eravamo finiti con una seconda e lo champagne non mi aveva fatto pesare la situazione. La prima conversazione che sostenni non era stata così male come le altre, ma comunque imbarazzante. Con la seconda invece, mi ero sentita più a mio agio, più disposta a sorridere ed a prendere parte della conversazione.

Out Of Order || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora