Calum's P.O.V
Mi svegliai quando sentii le punte delle dita di Margot tracciare la mia mascella. Attraverso le tende chiuse, potevo vedere che il cielo fuori era di un grigio intenso. Le tende scure non lasciavano filtrare molta luce, ma la lampada sul comò illuminava debolmente la stanza.
Passarono un paio di minuti prima che mi svegliassi completamente per portare via quella nebbia di pensieri nella mia testa creati dal sonno. Sollevai la testa per vedere Margot a cavallo tra il mio corpo, tracciando con le sue dita i miei tatuaggi sulle clavicole.
Sorrisi intontito e la mia voce uscì roca per via del sonno.
-Potrei abituarmi a questo, lo sai- Dissi, Margot sorrise affondando il suo viso nell'incavo del mio collo.
-'Giorno dormiglione- Disse. E improvvisamente mi sentii dentro in un sogno.
I suoi capelli ramati erano raccolti in una coda disordinata, mentre alcune ciocche le incorniciavano il viso. Indossando ancora la mia felpa come questa mattina. Guardai l'orologio, erano le quattro e mezza.
-Come mi sono addormentato?-
Margot sorrise di nuovo e saltò fuori dal letto per aprire le tende, lasciando entrare la luce argentea di un giorno piovoso di Novembre.
-Sono andata a fare la doccia dopo che...beh- Sorrise timidamente - E quando sono uscita, ti ho trovato addormentato con il tuo libro sopra il petto-
Devo aver dormito per almeno tre ore.
Improvvisamente sentii aleggiare un debole profumo di cibo cucinato.
-Hai cucinato qualcosa?-
Margot sorrise e tornò a letto, sedendosi a cavalcioni sulla mia vita come mi sollevai appoggiando la mia schiena contro la testata del letto.
-Sì, ed è quasi pronto- Disse, mentre i suoi occhi verdi si illuminarono per poi baciarmi.
Non l'avevo mai vista così felice e nella luce soffusa della stanza, sembrava così bella da far male.
-Come mai sei così sorridente?- Le chiesi.
Margot si chinò in avanti, le sue labbra erano ad un centimetro di distanza dal mio orecchio, sentendo il suo respiro caldo accarezzarmi il collo.
-Sei adorabile quando sei addormentato- Sussurrò, ridacchiando come finì la frase.
Poi si ritirò indietro, ancora seduta a cavalcioni su di me.
Divertito, ribattei.
-Ah, così tu pensi che io sia adorabile?-
Lei sorrise.
-Mmmh...- Iniziando ad armeggiare innocentemente con il colletto della mia camicia - Ed è divertente, perchè quando sei sveglio, sopratutto quando ti ho incontrato la prima volta e quando ti vedo in giro con le altre persone, sei così misterioso ed intimidatorio, così spietato intorno ai bordi-
Ma non riuscivo a togliere via dalla mia mente le sensazioni che mi faceva provare solo toccandole la pelle. Il modo in cui mi sentivo a tracciare con le mie dita la sua schiena nuda, il modo in cui gemeva quando le mie labbra sfioravano il suo collo o quando sfioravo le sue clavicole.
Languidamente, alzai la felpa per rivelare il suo reggiseno nero che contrastava perfettamente contro la sua pelle chiara.
-Calum- Rise, ma riuscii a zittirla facendo scontrare le nostre labbra. La volevo. Adesso.
Margot ricambiò, spingendosi maggiormente contro di me e facendo scontrare i nostri petti mentre continuavamo a baciarci.
Lentamente tirai giù le spalline del suo reggiseno mentre le nostre bocce erano ancora unite, allontanandomi per ammirare ogni centimetro della sua pelle.
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Out Of Order || Calum Hood
FanfictionMargot Harris è una matricola dellla Columbia University con una visione ingenua e una paura di innamorarsi. Calum Hood è il crudele, figlio di un miliardario e un senior della Columbia University con un passato oscuro e un gusto del rischio. Entr...
