Non mi stavo addormentando. Non esattamente. Ma le mie palpebre ad un certo punto divennero sempre più pesanti mentre stavo studiando quel venerdì sera, la stessa sera in cui Calum avrebbe fatto una delle sue solite feste. Roxanne aveva efficacemente boicottato e io non avevo voglia di vedere Calum e avevo anche un sacco di appunti da riorganizzare, anche se ero da un mese nella mia esperienza universitaria.
Stavo cercando con tutte le mie forze di rimanere sveglia, quando il mio telefono inizò a vibrare in cima sulla scrivania.
-Pronto?- Dissi goffamente, prima di accettare la chiamata e guardando lo schermo. Avevo un evidenziatore in mano un post it attaccato sull'anulare del dito dell'altra mano. Armeggia per alcuni secondi prima di fissare il mio telefono tra la spalla e l'orecchio.
-Margot? Hei, sono Ash - La sua voce era roca dall'altro capo del telefono e distinto sentii un sorriso diffondersi sulla mie labbra mentre mi sedetti. Un piccolo frammento di me avrebbe voluto che fosse stato Calum, la parte stupida e ingenua, fu quello il mio pensiero, ma ero davvero felice di sentire Ashton.
-Ciao! Come stai?- Chiesi prendendo un sorso dalla mia tazza e incrociando le gambe , muovendomi un poco per trovare una giusta posizione.
-Sto bene - Rise sull'altra linea - Tu, come stai?-
-Bene, un po' assonnata e stressata. Ma sopratutto sto bene-
-Studi troppo-
Risi, appoggiandomi al muro.
-Me lo hanno detto-
-Se questo non è un buon momento, posso richiamarti più tardi- disse con cautela.
-Oh, no- Lo interruppi, aprendo la mia tenda per guardare le stelle che avevano appena iniziato a fare la comparsa nel cielo. Le giornate erano sempre più brevi e il cielo diventava sempre più scuro - Va bene. Sono felice che tu abbia telefonato. Forse hai bisogno di qualcosa?-
-Io, beh, ti avevo chiamato per dirti solamente: ciao- Potevo percepire che stava sorridendo e questo mi fece sorridere a mia volta.
Risi.
-Allora ciao, Ashton-
-Ciao- Rispose Ashton. La sua voce non era così profonda come lo era di persona, ma la sua risata era confortante anche attraverso la linea. Risuonava come se fosse sdraiato e l'immagine di lui disteso nel suo letto del suo piccolo monolocale lampeggiò nella mia mente.
-Ok, ok. Era una bugia. Non ti ho chiamato per dirti solamente ciao. Io... umh.. io tipo ti volevo chiedere una cosa-
Presi la penna che era sul letto e incomincia a giocarci.
-Certo, dimmi- Dissi, mentre la mia attenzione venne deviata.
-Beh, Hucth farà una lettura di poesie e mi chiedevo se volessi venire. Voglio dire insieme, con me-
Le sue parole mi fecero smettere di giocare con la penna e la posai. E se andassi con lui? Lui era carino, divertente, dolce e semplice. Si, dovrei. Ma la domanda era: Lo volevo?
Certo che volevo andarci con lui. Ma era come se ci fosse delle implicita dietro a quella frase: Uscire con Ashton. Risuonava più come un appuntamento. E significava molto di più da quello che io volessi. E nonostante il consiglio di Roxanne, non ero del tutto sicura se volessi essere più che amica con Ashton.
-... gli piaci davvero, anche se delle volte può essere un idiota, sarebbe un ottimo ragazzo. Ha senso, Margot. Ha più senso di te e Calum-
Roxanne aveva ragione. Tutto il male che mi aveva fatto provare Calum e adesso potevo beneficiare di una distrazione. Ashton era un ragazzo eccezionale, sicuro, semplice e che ti metteva a proprio agio e poi mi rendeva felice. Probabilmente non potevo chiedere di meglio.
Sospirai per la mia decisione. Sentendomi per la prima volta felice e orgogliosa della mia decisione e per aver fatto la cosa giusta.
-Mi piacerebbe molto, Ash- accettai- Per che ora?-
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Out Of Order || Calum Hood
FanficMargot Harris è una matricola dellla Columbia University con una visione ingenua e una paura di innamorarsi. Calum Hood è il crudele, figlio di un miliardario e un senior della Columbia University con un passato oscuro e un gusto del rischio. Entr...
