Avevo visto un sacco di infortuni. Alcuni miei e alcuni delle persone che amavo. Avevo visto mia madre prendersi cura delle ferite e lividi. Alcune peggio e altre cattive. Innumerevoli volte. Ma vedere, il sangue sul taglio di Calum al sopracciglio mi provocava la nausea.
Calum era chiaramente il vincitore di quella rissa, ma non era uscito completamente illeso. I tagli e lividi che aveva alle nocche, anche prima di stasera, si erano riaperti e la sua camicia era coperta del sangue di qualcun altro.
Non potevo dire se questa fosse una cosa buona o cattiva.
Mentre guidava, ogni volta che chiudevo gli occhi, sentivo il suono delle ossa e dello scricchiolio nauseante della ginocchiata di Calum in collisione contro il naso di Aaron.
L'attico dove viveva Calum era altrettanto diverso dalla sua figura insanguinata che era di fronte a me, vestita di nero, e che aveva picchiato un uomo fino alla morte.
Per me.
Calum si tolse la camicia, sussultando aspramente per il taglio.
- Dannati anelli del cazzo. Io li odio -
- Lascia che ti aiuti -Mi offrii, seguendolo nella cucina ampia e luminosa.
-No, va bene - Si rifiutò ostinatamente, in piedi in mezzo alla cucina, a torso nudo che cercava cautamente di premere la camicia contro la sua ferita. Potevo solo immaginari i tagli e le contusioni che potesse avere Aaron. Al sol pensiero rabbrividii.
- Calum - Cominciai prendendo la camicia dalle sue mani. Avevo imparato abbastanza in situazioni come queste da mia madre per sapere cosa fare.
Aprii il lavandino, lasciandolo in funzione portando la camicia nera sotto il getto dell'acqua e guardai il mix del sangue di Aaron con l'acqua fredda prima che scendesse nello scarico. Calum si mise un' altra camicia nera come io strizzai quella vecchia, eliminando l'acqua in eccesso prima di sedermi sul piano della cucina.
- Vieni qui - Mormorai. Calum esitò un attimo prima si separare le mie gambe e prendendo posto tra di loro. Si trattava di una posizione incredibilmente intima, ma ancora il mio respiro tremava e aprii e chiusi velocemente gli occhi prima di tenere premuta delicatamente la camicia appallottolata contro il suo taglio, mentre la sua tempia era ancora sanguinante.
La mano di Calum era posta accanto a me. Mi chinai in modo da poterlo facilmente raggiungere, ma quando aumentai la pressione un po' di più per fermare l'emorragia, afferrò il tessuto del mio vestito.
- Merda - Imprecò, le sue mani insanguinate erano adesso sulla mia vita come uno sbocco per il dolore, piegò la testa verso il basso seppellendola nel mio collo, senza pensarci.
La sua presa sulla mia vita così come il suo viso sepolto nell'incavo del mio collo mi fecero quasi sussultare. Tenevo premuta ancora la camicia bagnata sulla suo fronte forse da venti secondi, sperando che la pressione arrestasse l'emorragia. Il taglio non era abbastanza profondo per aver bisogno di punti, ma di sicuro era abbastanza profondo da fargli male. L'anello di Aaron doveva avergli colpito la tempia mentre si stavano prendendo a pugni.
- Scusami -
Calum alzò la testa ritraendosi dal mio collo e lasciando la presa sulla mia vita e mormorandomi un semplice '' non fa nulla''.
- Hai qualche pomata o qualcosa da poter mettere sopra al taglio? - Chiesi sommessamente, guardandolo dalla mia posizione.
- Si, si, ci dovrebbe essere del Neosporin in bagno - Mi rispose pigramente indicando il bagno, mentre si appoggiò vicino alla mia gamba.
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Out Of Order || Calum Hood
FanfictionMargot Harris è una matricola dellla Columbia University con una visione ingenua e una paura di innamorarsi. Calum Hood è il crudele, figlio di un miliardario e un senior della Columbia University con un passato oscuro e un gusto del rischio. Entr...