* What are we?

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N/A: PASSATE A LEGGERE DANGEROUS GAME, LA MIA NUOVA FANFICTION SU CALUM HOOD.

Calum ed io eravamo entrambi sdraiati nel suo letto in direzioni opposte, leggendo.

Tenevo una matita nella mano, pronta ad annotare o sottolineare qualche passo importante. Per Scienze Umanistiche, leggevamo quasi un libro ogni settimana, anche se fosse drenante mantenere questo ritmo di lettura, ma non mi dispiaceva. Avevamo iniziato con i grandi classici della letteratura greca e ora eravamo a quella latina. Dopo la lettura dell'Inferno di Dante di qualche settimana fa, il professore aveva deciso di tornare indietro e farci leggere alcuni libri della letteratura latina, solamente per guadagnare più basi culturali. E successivamente, avremmo affrontato la letteratura moderna.

Afferrai la mia penna per sottolineare una frase particolare e notai quanto fosse bello Calum dall'altra parte del letto: i suoi capelli scuri disordinati, i suoi zigomi definiti mentre il suo sguardo era attento alle lettura che stava facendo.

Non era la prima volta che dormivo nella stanza di Calum. Ma anche se possedevo familiarità con l'ambiente spazioso della sua stanza circondata da grandi vetrate e composto da lenzuola bianche, comodini in legno e una libreria piena di foto e libri, vedere qui Calum dava un'aspetto diverso. Mi sedetti e lo guardai, era seduto appoggiato contro la testiera del letto che leggeva attentamente.

Aveva una penna tra le mani e non potei fare a meno di sorridere quando vidi quello che stava leggendo: Il Cardellino. Qualche settimana fa', gli avevo detto con disinvoltura che avevo finito di leggere quel libro e mi era piaciuto moltissimo.

Vedendo poi la sua biblioteca, sapevo che fosse  un topo di biblioteca, ma adesso potevo averne conferma.

Stuzzicandolo, scivolai verso l'altra estremità del letto.

-Cosa leggi?- Chiesi innocentemente, prima di fare un sorrisetto e strappando il libro dall sue mani. Guardai la copertina e vidi gli appunti presi sulla pagina con la sua calligrafia disordinata, prima che si riprendesse il libro.

-Il Cardellino...-Riflettei ad alta voce- Sai, ricordo di aver detto a questo ragazzo moro che anch'io lo stessi leggendo. Ma non pensavo che gli importasse veramente...-

Calum sorrise e si passò una mano tra i capelli scuri scompigliandoli maggiormente, prima di mettere il libro sotto il cuscino dietro di lui. Tuttavia, poteva essere più forte di me, ma io fui più veloce. Mi avvicinai maggiormente a lui allungando le braccia per poi afferrare il libro, tenendolo poi dietro la mia schiena.

-Qualcosa da nascondere?- Chiesi sorridendo e mi chiesi che cosa avesse appuntato sulle pagine.

I raggi del sole riflettevano sull'adesivo Premio Pulitzer e, dopo un paio di tentativi da parte di Calum per riprendersi il libro, ci rinunciò sbuffando per poi sorridere.

Lentamente, aprii il libro fino ad arrivare alla pagina che stava leggendo, ignorando le sue proteste, il mio sguardo andò a finire sulla sottolineatura che aveva fatto.

''Certe volte vogliamo ciò che vogliamo sebbene sappiamo che sta per ucciderci.'''

Ma quando vidi la piccola nota che fece al margine, alzai lo sguardo verso di lui, per poi riportarlo su quella nota tracciando il dito sulle lettere prima di guardarlo nuovamente.

-Perchè hai scritto ''Margot'' accanto a quella frase?-

Calum guardò le sue mani, ancora segnate e coperte da tagli alle nocche. Il ricordo di quello che lui avesse fatto per me.

-Calum, perchè hai scritto il mio nome accanto a quella frase?-

Prese un respiro e poi mi guardò.

Out Of Order || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora