- Capitolo 10 -

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La mattina successiva mi svegliai con un gran mal di testa e un odio particolare per la luce del sole.
Che avevo combinato la sera prima?
Ricordavo ben poco dopo un certo punto in avanti...
Guardandomi intorno notai di essere a casa, nel mio letto. Ma come ci ero arrivata? Hawks mi aveva riportata a casa?
Sprofondai nell'imbarazzo sapendo di non ricordare gran che di quello che avevo fatto o detto la sera prima.

*Tock tock*
Qualcuno bussò alla porta e poco dopo Lin entrò discreta portandomi nuovi vestiti appena stirati.
Domestica: Vostro padre vi cerca, preparatevi e andate nel suo studio.
Era il mio giorno di riposo ma non potevo stare tranquilla neanche oggi. Sospirai vestendomi rapidamente per poi seguire Lin per i corridoi fino allo studio di mio padre.
Tra tutti i domestici e i vari stipendiati in quella casa, lei era l'unica a essermi in un qualche modo fedele non dicendo a mio padre delle mie tante scappatelle con le mie amiche.
Aprii la grande porta dell'ufficio di mio padre e attesi in silenzio che alzasse la penna dai documenti.
Padre: Partirò oggi pomeriggio per il mio viaggio in Europa, conto di stare via due settimane.

Alyhane: Certamente, padre.

Padre: Lascio il comando dell'azienda al mio vice, ma non sei comunque in riposo.

Alyhane: Si, padre.

Padre: E per finire, so che hai intenzione di partecipare a quell'assurda competizione di tiro con l'arco. È l'ultima volta che succederà una cosa simile, tornato dall'Europa dovremo parlare di cose serie.
Non risposi, sapevo bene a cosa volesse andare a parare e non volevo accadesse.
Padre: Hai capito?!
Il suo sguardo era di fuoco e non accettava un no come risposta.
Alyhane: Si, padre.

Padre: Puoi andare.
E con quelle semplici parole mi allontanò dal suo studio.
Ero furibonda, non mi era permesso neanche vivere la mia vita come volevo. Avevo fatto la scuola che voleva lui, lavoravo dove e come voleva lui, la mia vita era come voleva lui. Ero la figlia perfetta, un burattino nelle sue mani e ora voleva continuare a decidere per me.
L'unica nota fuori posto, almeno per lui, erano le mie amiche e avevo lottato non poco per poterle frequentare. Non alla mia altezza aveva detto...
Fortunatamente partì prima del previsto lasciandomi completamente sola. Non avevo intenzione di vedere nessuno quel giorno così sprofondai nel letto rossa di rabbia.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora