- Capitolo 21 -

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Prima di iniziare volevo lasciarvi una piccola chicca...
Se vi va fare partire la musica di sottofondo mentre leggete questo capitolo (e perché no, pure il prossimo!)

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Hawks mi prese in braccio portandomi via da quelle strade affollate.
Il grande cappello volò via con il vento ma non mi importava, non mi importava altro che stare nel suo abbraccio.

Hawks: Stai bene?

Alyhane: Ora si...
Mi portò fino a un grande edificio in periferia. Era il nuovo acquario inaugurato solo qualche mese prima. Avrei voluto andarci ma non ne avevo mai avuto l'occasione.

Alyhane: Come mai qua?

Hawks: Mi avevi detto che ti sarebbe piaciuto vederlo così ho pensato che...
Si grattò la testa visibilmente in imbarazzo mentre non riusciva a guardarmi in volto.

Alyhane: Grazie, ma credo sia chiuso ora.
Lui mi prese per mano portandomi a un piccolo ingresso secondario. Tirò fuori una piccola chiave magnetica e la porta si aprì con un piccolo scatto.

Hawks: Qualcuno mi deve un favore.
Mi prese delicatamente per mano invitandomi ad entrare.
L'acquario era completamente deserto, tutte le luci erano spente e solo il riflesso dell'acqua dava luce all'ambiente. I riflessi azzurri si muovevano lenti sul pavimento creando effetti visivi incredibili, quasi come essere sul fondo del mare e guardare la superficie.
Una delicata musica si diffondeva per i corridoi creando quasi un ambiente magico.
Le grandi vasche si susseguivano una dopo l'altra e i pesci nuotavano lenti e tranquilli mentre il solo rumore dei nostri passi li disturbava da un meritato riposo.
Grandi e piccoli banchi di pesci nuotavano pacifici tra le alte alghe o attraverso le fenditure del fondale. Sembravano così liberi...
Camminavo al centro dei corridoi, Hawks qualche passo dietro a me che mi osservava mentre guardavo i pesci estasiata come una bambina. Mi attaccai più di una volta al vetro aspettando che qualche pesciolino mi nuotasse davanti per poi salutarlo con la mano.
Fin da piccola avevo adorato il mare e non mancava occasione che mia mamma mi portasse a visitare qualche acquario. Ma da quando era morta non avevo più avuto la possibilità di andarci.
Il corridoio davanti a noi divenne piano piano più stretto e le pareti cedettero il posto al vetro. Un'enorme vasca si stendeva sopra di noi e proprio al centro c'era una grande bolla dove potersi fermare e osservare la vita marina girare lenta.
Sospirai persa nel blu della vasca osservando grandi mante passarmi sopra la testa.

Hawks: Ti piace?

Alyhane: È stupendo...
Sentii la sua presenza dietro di me. Il suo respiro sul collo mentre le sue mani si poggiarono timidamente sui miei fianchi.
Chiusi gli occhi poggiandomi a lui e beandomi di quel profumo.
Non ci eravamo scambiati molte parole da quel bacio che era rimasto in sospeso tra noi. E probabilmente non ce ne era bisogno.
Mi girai nel suo abbraccio, le sue grandi ali che mi avvolgevano ancora prima delle sue braccia.
Gli toccai la guancia seguendone il profilo della mandibola immergendo poi il palmo nei capelli arruffati.
Lo vidi allungare una mano verso la mia maschera, che ancora stavo indossando, ma lo fermai.

Alyhane: Si dice porti sfortuna togliere la maschera a una kitsune questo giorno...
I nostri volti a un soffio di distanza, potevo sentire il calore delle sue labbra anche senza toccarle.
Il suo occhi fissi nei miei. Quel colore così vivo in cui ti ci potevi specchiare. Piccole increspature azzurre del riflesso dell'acqua danzavano sul suo volto praticamente perfetto.
Mi baciò d'impeto senza indugiare oltre. Le mie labbra andarono a fuoco mentre sentivo il cuore battermi a mille nel petto.
In poco tempo quel bacio smise di essere casto. Lo sentii dischiudere le labbra sentendo la sua lingua che cercava un varco per la mia bocca. Lo lasciai fare facendomi guidare in quella danza mentre perdevo il fiato a ogni secondo che passava.
La sua presa sempre più salda sui miei fianchi finché non sentii il suo tocco risalirmi per la schiena fino a prendermi in volto con decisione.
Mi allontanai appena da lui leggendo nei suoi occhi un desiderio puro e incontrollato, un fuoco ardente che non si voleva estinguere.
Lo baciai nuovamente sentendo ardere in me lo stesso desiderio che avevo visto un attimo prima nei suoi occhi.
Le dita che danzavano tra i suoi capelli mentre gli afferravo gli occhiali e le cuffie al collo per toglierli e farli cadere a terra.
Sentii il suo tocco deciso su una coscia mentre mi sollevava la gonna toccando la pelle nuda.
Mi avvinghiai a lui facendo combaciare i nostri fianchi. Anche attraverso gli strati di stoffa che ci dividevano potevo sentire il suo desiderio crescere e premere contro il mio ventre.
Avvolsi una delle mie code alla sua vita tenendolo saldo a me mentre la sua mano esplorava sempre di più le mie cosce seguendo le strisce della mia pelle.
Le sue labbra si spostarono sul collo lasciandomi un attimo di respiro ma strappandomi qualche lieve gemito. Mi morse delicatamente un paio di volte per poi scendere lentamente verso il mio seno con una scia interminabile di baci.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora