- Capitolo 33 -

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Dopo un paio di giorni mi lasciarono tornare a casa. Keigo mi vietò di uscire, anche per le piccole commissioni.

Hawks: No tu non esci.

Alyhane: Ma devo solo prendere il latte e delle mele niente di più.

Hawks: Ci vado io.
E un secondo dopo era sparito nell'azzurro del cielo tornando con un paio di borsine della spesa.
Non ero solo confinata in casa, Hawks mi trattava come un bicchiere di cristallo. Per lui in quel momento ero la cosa più fragile del mondo e non mancava di ricordarmelo. Arrivò addirittura a vietarmi di andare in cucina per paura che mi tagliassi con un coltello.

Alyhane: Keigo, questo è un po' troppo non credi?

Hawks: No tu sei in pericolo...

Alyhane: Si, magari lo sono ma non certo per colpa di un coltello da cucina!
Mi massaggiai le tempie indispettita. Le mie orecchie piatte sulla testa sconfitta sapendo di non poterlo contrastare. Se avesse voluto avrebbe potuto mettermi al tappeto in un secondo.
Mi lasciò la postazione della cucina sconfitto ma senza mai perdermi d'occhio.

Alyhane: Credi che le pentole possano attaccarmi alle spalle mentre i porri mi staccheranno ogni pelo sulle mie orecchie? Senza dimenticare che questo succulento filetto di pollo potrebbe saltarmi addosso rendendomi sua preda!
Keigo rise, finalmente una risata cristallina e sincera. Era passato troppo tempo dopo da quando non lo vedevo rilassarsi un attimo.
Saltai gli ingredienti in padella per una buonissima ricetta di pollo con verdure e finito con un tocco di semi di sesamo.

Alyhane: Ehm... a tal proposito... vorrei andare in centro.

Hawks: No.

Alyhane: Ma non sai neanche a fare cosa!
Hawks: Hmpf, non mi convincerai...

Alyhane: Neanche se tiro fuori queste?
Senza che lui se ne accorgesse avevo fritto qualche aletta di pollo mentre lui stava facendo la doccia. L'odore di fritto lo colpì immediatamente lasciandolo con la bava alla bocca.

Hawks: Non oserai...

Alyhane: Per vincere una guerra c'è bisogno di leve, questa è la mia leva.
Presi un'aletta mangiandola di gusto proprio davanti ai suoi occhi ma senza allungagli il cestino con le altre.

Hawks: Come hai potuto tradirmi così...

Alyhane: Sono solo affari!
Hawks: Va bene va bene! Ma solo se ti fai accompagnare da qualche Hero.
Non era un grande affare ma poteva essere un inizio. Avevo delle commissioni da fare e specialmente un regalo da dover prendere.
Feci scivolare il cestino con le alette di pollo sul tavolo e lui lo rubò portandoselo vicino. Ma prima di far sparire ogni singolo pezzo mi guardò con uno sguardo che avrebbe potuto divorare qualsiasi cosa.
Allargai le braccia in segno di assenso e lui si precipitò da me stringendomi più forte che poteva.

Alyhane: Credevo mi considerassi un bicchiere di cristallo! Mi fai male...
Keigo mi lasciò immediatamente alzando le mani sopra la testa come per arrendersi.
Hawks: Scusa.
Alyhane: Però la cosa non mi dispiaceva...
Allungai la gamba strusciando il collo del mio piede contro la sua gamba, stuzzicandolo.

Hawks: Non mi provocare, little fox...

Alyhane: E se fosse quello che volessi?
Keigo mi caricò in braccio tenendo ben saldo il mio fondoschiena. Risi divertita nel suo orecchio mentre finalmente si lasciava alle spalle la tensione accumulata in quella settimana.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora