- Capitolo 14 -

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Mi sembrava di essere un'intrusa in casa mia. Controllavo dietro ogni angolo per evitare i vari domestici che si aggiravano per la casa facendo il loro lavoro. Chissà cosa sarebbe successo se mio padre fosse venuto a conoscenza di tutto quello...

Alyhane: Per di qua.
Sussurrai per non farmi sentire.
Hawks: Perché sembriamo ladri in casa tua?

Alyhane: Storia complicata, diciamo solo che è meglio che mio padre non lo sappia.
La cucina era immensa e fornita di qualsiasi cosa. Raramente ci entravo, visto che ogni pasto era appositamente cucinato da un cuoco e servito direttamente in sala. Probabilmente quella vita mi aveva viziato troppo.
Aprii un paio di antine trovandoci poi sul fondo una scatola di cereali colorati.

Alyhane: Ho solo questi, che dici?

Hawks: Hmmm va bene!
Me li rubò di mano prendendo anche un paio di tazze e con una sua piuma aprii il frigorifero rubando un bricco di latte.
Alyhane: Devo dire che poter comandare le tue piume ha una sua utilità di prima mattina...
*Tlink*
Qualcuno stava per entrare in cucina.
Alyhane: Andiamocene, di qua!
Lo presi per un braccio con un sorriso e lo trascinai in un terrazzo al secondo piano. C'erano un sacco di piante in vaso e una pergola con il glicine appena sbocciato che pendeva dalla struttura.

Alyhane: A lei grande Hero!
Gli spostai una sedia invitandolo a sedersi al tavolo. Sembrava la cosa più normale del mondo, una cosa che non mi sarei mai sognata di fare prima di conoscere lui.
Un velo di tristezza scese su di me sapendo che quello non sarebbe potuto succedere di nuovo.

Hawks: Che hai? Hai un'espressione triste.

Alyhane: Niente, pensavo solo a cose stupide.
Mi avvicinò la tazza e la scatola dei cereali con le sue piume ma non prima di essersene preso un'abbondante dose a sua volta.

Hawks: Che si fa oggi?

Alyhane: Non devi fare cose da Hero? Proteggere la città dai cattivi o salvare il mondo?
Leccò il cucchiaino prima di guardarmi con quegli occhi ambra facendomi saltare un battito.

Hawks: Sarò libero per un po', non preoccuparti di quelle cose.

Alyhane: Davvero?!
Il mio tono era sorpreso e allo stesso tempo speranzoso. Davvero lo volevo nei paraggi?
Hawks: Sì. Che ne dici ora? Qualche programma, Alyhane?
Alyhane: È quasi più imbarazzante sentire il mio nome per intero che "little fox"... Chiamami Aly, ti prego.

Hawks: Ok Aly, oggi che si fa?
Mi guardò sognante sopra la tazza di cereali mentre ancora giocava con il cucchiaino.
Alyhane: Ho un'idea, ma probabilmente non ti piacerà.
Hawks: E perché?
Lo trascinai nel giardino, sotto al grande albero dove mi allenavo.

Alyhane: Perché devo allenarmi...
Hawks: Posso guardare, no?
Alyhane: Finché non passi davanti mentre tiro...
Hawks: Mi sono già fatto abbastanza mele direi!
Rimasi concentrata per poco, la sua sola presenza bastava a deconcentrarmi. Sentivo il suo sguardo sulla schiena e non mi abbandonava.
Una sua piccola piuma rossa si poggiò sulla punta della mia freccia mentre avevo l'arco teso. Potevo vederla con la coda dell'occhio, piccola e morbida, di un rosso cremisi.
Abbassai lentamente l'arco allungando la mano per raggiungerla. Fluttuava nell'aria e si poggiò sul mio palmo non appena la toccai. Era così morbida...
Alyhane: Ma come fai?

Hawks: Nello stesso modo come tu vedi gli spiriti, è il mio quirk, non saprei come spiegartelo.
Alyhane: Ma riesci a sentirle?
Strinsi appena la piuma nel mio palmo.

Hawks: Alcune si, altre no. Quella ad esempio sì.

Alyhane: Scusa!
Rilasciai la piuma immediatamente che volò nella sua direzione e scomparve nelle sue ali.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora