- Capitolo 34 -

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Il mattino successivo mi ritrovai un piccolo bigliettino di Hawks sul tavolo della cucina.

"Potrai andare dove ti pare ma, per favore, lascia che Jeanist ti accompagni...
Con amore il tuo pulcino!"

Era davvero intenzionato a farmi scortare da un Pro Hero, Jeanist, non di meno.
Gli Hero dovevano avere tempo da perdere se passavano le giornate a fare da scorta a una semplice ragazzina.
Indossai qualcosa di comodo per poi uscire di casa. E proprio fuori dalla porta, su una piccola poltrona nel salottino del corridoio, Jeanist era seduto in attesa.
Jeanist: Non mi aspettavo arrivassi così presto...
Alyhane: E io non mi aspettavo di avere addirittura un Pro Hero come Jeanist a farmi da scorta.

Jeanist: Si è reso necessario.

Alyhane: Sì, ma perlomeno sapete chi cercare?
Rimase in silenzio, sapevo che non avevano la più pallida idea del nemico che avevano di fronte.

Jeanist: Quindi, dove ti devo portare?
Alyhane: Da nessuna parte. Devo andare solo in centro, entrare in qualche negozio lì, prendere qualche cosa di là, incontrare la mia amica...
Hawks, dopo l'incidente, aveva fatto pressione a Sayu perché rimanessi a casa. Con una scusa che ero malata e chissà quale altra cosa, era riuscito a farmi stare a casa.
Per lo meno avrei passato il compleanno di Keigo tranquilla, senza dover battibeccare per un qualche giorno di riposo.
Il centro città era pieno di gente e uno sciamare di persone si muoveva su e giù per le vie e dentro i tanti e vari negozi.
Per un attimo mi sembrò ritornare alla normalità di prima anche se la presenza dell'Hero non faceva che ricordarmi che ero quasi morta qualche giorno prima. Ma anche se averlo accanto mi rassicurava, come avrebbe potuto lui proteggermi da un secondo attacco? Mi avevano sparato un dardo da una lunga distanza, neanche un Pro Hero avrebbe potuto proteggere se fosse successo nuovamente.
Le scintillanti vetrine del centro commerciale in cui ci eravamo infilati mi rapirono. Passai ogni singolo negozio, infilandomi tra le lunghe scaffalature a osservare qualsiasi capo e oggetto, era indifferente. Quel momento di libertà che mi ero riconquistata non potevo farmelo sfuggire, anche perché avevo un obbiettivo da raggiungere. Avevo un regalo da prendere!
Mancavano veramente pochi giorni al compleanno di Keigo e avevo visto qualcosa che gli sarebbe veramente piaciuto, o almeno così pensavo.
Un paio di orecchini con una gemma rosso fuoco, esattamente il colore delle sue ali. Adorava avere piccoli orecchini e piercing ma non riuscivo a vedercelo bene mentre quel rosso si adattava perfettamente a lui.
Sapevo che non era molto ma speravo gli potesse piacere come pensiero e poi...

Sayu: Alyhane!! Di qua!
La ragazza era seduta a un tavolino del bar e appena mi vide si alzò trascinandosi una grande borsa ricolma di qualche strano oggetto.

Alyhane: Sayu! Mi sei mancata!
Dopo il mio attacco non ci eravamo più riuscite a vedere ovviamente e lei si era anche un po' spaventata. Per lo meno eravamo rimaste in contatto telefonico.

Sayu: Sapevo che attivavi gli Hero, ma non credi che Hawks sia già abbastanza?

Alyhane: Sayu!
La ragazza si avvicinò al mio orecchio sussurrando. Inclinai la testa per riuscire a arrivare alla sua altezza e nel mentre guardavo Jeanist osservarci distaccato.

Sayu: In ogni caso sono qua per darti questo...
Mi passò la borsa come se contenesse dell'esplosivo.

Sayu: Mi avevi detto che tra qualche giorno è il compleanno di Hawks no? Ho un regalo per te, o per meglio dire, per lui.
Aprii appena i bordi della borsa e vidi un paio di orecchie da coniglio e...

Alyhane: Sayu!
Ero completamente arrossita e mi ero allontanata di qualche passo stringendomi nella sciarpa.

Sayu: Avanti, sai che ti piacerà...
Probabilmente a me non sarebbe piaciuto ma a Keigo si.
Le strappai la borsa di mano senza dire un'altra parola e cercai di chiuderla al meglio delle mie possibilità

Alyhane: Sei una pessima amica...

Sayu: No sono la migliore!
E con un occhiolino e una mezza pernacchia sparì in mezzo alla folla.

Jeanist: È tempo di tornare a casa.

Alyhane: Cosa?!
L'Hero mi spaventò facendomi saltare sul posto non aspettandomi la sua presenza accanto.
Nascosi la borsa dietro la schiena, tenendola lontano dalla vista di ogni persona e specialmente del mio accompagnatore.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora