- Capitolo 40 -

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Hawks sparì nuovamente per un altro paio di giorni. L'occasione che avevo perso per dirgli della gravidanza forse era stata un'ottima cosa. Si sarebbe distratto inutilmente.
Andai al mercato a cercare un campanellino per gli angeli.
Era tradizione indossare un piccolo campanellino argento quando si era incinta. Il suono dolce e armonioso di quel campanellino avrebbe portato buona sorte al bambino.
Tra tutti quelli presenti ne scelsi uno piccolino, decorato con piccoli arabeschi. Aveva una melodia angelica e lo attaccai immediatamente al ciondolo, vicino alla piuma.
A ogni mio passo il campanellino tintinnava e mi teneva compagnia.
Rientrai a casa poco dopo in attesa del ritorno dell'Hero.
Qualche ora dopo la serratura della porta scattò e finalmente la porta dell'appartamento si aprì.

Alyhane: Finalmente sei a casa!
Gli corsi in contro ma solo dopo aver girato l'angolo ed essere davanti alla porta d'ingresso, mi accorsi chi avevo davanti.
Due uomini in tuta nera e passamontagna piombarono in casa, armi spianate davanti ai loro volti.
Mi voltai cercando di fuggire ma ormai erano a un passo da me. Ci volle poco per loro sopraffarmi e legarmi le mani dietro la schiena.

Alyhane: Lasciatemi! Lasciatemi andare!
Loro non dissero nulla, semplicemente mi caricarono in spalla come un sacco di patate mentre ancora cercavo di ribellarmi.

Alyhane: Ho detto di lasciarmi andare!
Mi dimenai scalciando e urlando ma non si impressionarono portandomi fuori dalla porta di casa dove mi fecero sedere su una poltrona per imbavagliarmi.

??: Se fai la brava eviteremo di farti del male altrimenti...
E indicarono l'Hero che solitamente mi faceva da guardia steso sul pavimento.
Sbiancai rimanendo pietrificata sul posto.

??: Così ragioniamo.
E in quell'esatto istante sentii un ago entrarmi nel collo. Il liquido bruciava e qualche istante dopo iniziai a vedere tutto sfocato.

??: Fatti una buona dormita.
Li sentii ridere mentre svenni ai loro piedi.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora