- Capitolo 27 -

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Avevo il giorno libero così decisi di rilassarmi sulla terrazza di casa mentre sistemavo le code spazzolandole delicatamente.
Qualche ora dopo la partenza di Hawks, mi arrivò un suo messaggio.

"Ho dimenticato le mie cuffie a casa, puoi portarle in centrale?":Hawks

Come aveva fatto a dimenticare le cuffie?
Le cercai per tutta casa trovandole poi sotto un cuscino del soggiorno. Come ci erano finite lì?

Miaoo...
Shadow tirò su la testa colpevole dopo aver trovato il suo posto preferito dove nascondeva le cose.

Alyhane: Piccola teppista!
Le arruffai il pelo rubando anche un paio di palline che aveva nascosto lì sotto e lanciandole dall'altra parte della casa.
Sapevo più o meno dov'era la centrale dove lavorava Hawks ma non ci ero mai andata neanche vicina a dire il vero. Mi persi per le vie del centro trovando solo alla fine il grande edificio.
Quando entrai venni immediatamente fermata e dopo aver verificato la mia identità e il motivo della mia presenza lì mi fecero attendere in una sala d'aspetto al primo piano.
Mandai un messaggio a Hawks ma neanche dopo un'ora lui arrivò. Ma non gli servivano le cuffie?
Alyhane: Scusi, l'hero Hawks, come mai non è ancora qua?

Receptionist: Purtroppo non possiamo contattarlo ora, rientrerà a breve.

Alyhane: Non, non potete contattarlo?
Una chiamata interruppe la nostra conversazione e dovetti tornare nella sala.
Non riuscivano a contattarlo? Iniziai a preoccuparmi e senza potere fare qualcosa iniziai a tremare.
Aspettai ancora, un'ora, poi due e nessun aggiornamento. Strinsi le cuffie in mano fino a farmi diventare le nocche bianche.
Cosa stava succedendo?
Provai a chiamarlo un paio di volte ma il telefono squillava a vuoto. Neanche i messaggi ricevevano risposta. Cercai informazioni online e nei notiziari ma non trovavo nulla. Perché tutto quel silenzio radio...
Mi rigirai la piccola piuma tra le dita. Non me ne separavo mai, la tenevo sempre in una piccola collanina al collo. Cercai di calmarmi sentendo la morbida piccola piuma ma non sembrava funzionare.

Receptionist: Signorina? Può seguirmi?

Alyhane: Certo.

Receptionist: Mi segua.
La donna era imperturbabile. Una cartella in mano e un auricolare in un orecchio continuava a prendere appuntamenti e scrivere qualcosa sul suo blocco.
Mi accompagnò per tutto l'edificio facendomi passare un paio di piani fino ad arrivare all'infermeria.
Perché lì? Era successo qualcosa a Keigo?
Sentii un gelo freddo risalirmi per la schiena e per un attimo tremai.

Alyhane: Cos'è successo? Hawks sta bene?
La donna non disse nulla continuando a camminare lenta.

Alyhane: Ti prego, rispondimi!
Fermai la donna per un polso ma non mi disse nulla.
Iniziavo seriamente a preoccuparmi...
Una porta del corridoio davanti a noi si aprì e un paio di ali scarlatte uscirono.

Alyhane: Hawks?!
Corsi incontro all'Hero che mi accolse in un abbraccio. In un attimo tutta la tensione si sciolse.
Hawks: Cosa succede? Perché così preoccupata?
Gli diedi un pugno sul petto arrabbiata.

Alyhane: Come perché?! È tutto il pomeriggio che non rispondi ai miei messaggi!
Solo in quel momento si accorse dei messaggi e delle chiamate.

Hawks: Scusa non volevo.
Gli poggiai le cuffie poco delicatamente sul petto. Ero talmente preoccupata per lui che alla fine divenne rabbia.

Alyhane: Italiano, questa sera, è l'unico modo per farti perdonare.
Me ne andai velocemente con passo rapido prima di mettermi a piangere davanti a tutti per il sollievo.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora