In your eyes - Hawks x OC

- Capitolo 29 -

L'estate cedette mano a mano il posto al freddo dell'inverno. Erano passati più di un paio di mesi ormai da quando mi ero trasferita a casa di Hawks e non potevo stare meglio. Nonostante non amassi particolarmente la stagione fredda ora era tutto diverso.

Alyhane: Questa sera farò tardi, ho il turno di chiusura.

Hawks: Ti aspetto nel bar di fronte

Alyhane: Non devi, starai fuori tutto il giorno al freddo. Rientra prima, io ti raggiungo dopo.

Hawks: No.
Il suo era un no sicuro ma mentre lo diceva si alzò baciandomi la testa e pizzicandomi un orecchio.

Alyhane: Hey! Lo sai che mi fai il solletico così!
Mi presi le orecchie schiacciandole sulla testa per non fargliele toccare ancora.

Hawks: Ti aspetto al bar.
E senza aggiungere altro me ne andai completamente avvolta in una grande sciarpa a quadri. Camminando per le strade potevo vedere il mio respiro condensarsi in piccole nuvolette di fumo bianco. Faceva veramente freddo.
Mi strinsi nella giacca allungando il passo per poi arrivare in negozio giusto in tempo prima di vedere il primo fiocco di neve cadere sulle strade.
Stava nevicando, una neve leggera e candida.

Sayu: Finalmente sei arrivata, non ne posso più...
La ragazza si distese sopra il lungo bancone con ancora tanti ritagli di nastrini che le si appiccicarono ovunque.

Sayu: Basta, il Natale è il momento peggiore!
Nei suoi occhi vidi fiamme di disperazione che scomparvero appena sentii il campanello della porta. Il suo sguardo truce si trasformò rapidamente in un candido sorriso e accolse i nuovi clienti mentre mi supplicava disperata di darle il cambio.
Tolsi la giacca e presi il grembiule dal retro raggiungendola e dandole il cambio al bancone.
Il periodo natalizio era sempre seguito da un'incredibile affluenza di gente e tra le nuove consegne, i pacchetti regalo da realizzare e gli scaffali da riordinare, non avevamo un momento di pausa.
Ma era divertente, o per lo meno, io mi divertivo un mondo.

*Dlin*
Postino: Ho un paio di lettere.
Alyhane: Prego, le poggi pure sul bancone, ha bisogno di una firma?
Ero indaffarata su una pericolante scaletta a risistemare pesanti tomi sull'ultimo scaffale.

Postino: No, nessuna firma. Buona giornata.
Il ragazzo se ne andò chinando appena il capo e uscendo nuovamente in mezzo alla neve.
Stava nevicando da ora di pranzo e non aveva ancora smesso. La candida neve si stava accumulando sui lati del marciapiede e ammantava ogni cosa.

Sayu: Quanto vorrei poter fare un bel pupazzo di neve...

Alyhane: Il tuo turno è finito, posso rimanere io fino a orario di chiusura non preoccuparti. E poi non arriverà più molta gente ora che nevica, me la saprò cavare.
Sayu: Anche con i bambini?

Alyhane: Potrei richiedere rinforzi per quello...

Sayu: Sopravviverai!
Rise prendendo la sua giacca e uscendo nella folta nevicata.
Effettivamente non arrivò nessuno in negozio e dopo aver terminato le poche mansioni rimaste mi sedetti dietro il bancone a girarmi i pollici.

Ah, le lettere!
Erano rimaste in un angolo, vicino alla cassa e così le aprii.
Una era la lettera di una qualche promozione per il negozio, l'altra invece aveva una busta bianca con solo il destinatario. Nessun mittente.
Era per me.
Quando la aprii mi si gelò il sangue.
Lettere prese da un giornale e attaccate per formare parole e poi frasi. Solo l'aspetto era inquietante e il contenuto...

"Di addio, questo è il tuo ultimo giorno su questa terra.Dai nemici di tuo padre e del tuo nuovo fidanzato."

Lasciai cadere la lettera a terra sgranando gli occhi. Quella era una chiara minaccia.
Credevo che allontanandomi da mio padre mi sarei anche allontanata da tutti i problemi che quella vita comportava ma, a quanto pare, non era così.
E poi, "dai nemici di tuo padre e del tuo nuovo fidanzato", voleva dire che era coinvolto in qualche modo anche Hawks?
Gli Hero avevano molto nemici, vero, ma chi mai li prenderebbe davvero di mira?
Giocai con una ciocca dei miei capelli, nervosa, non sapendo più cosa fare.
L'orario di chiusura del negozio arrivò velocemente e poco prima che spegnessi tutte le luci qualcuno bussò alla porta. Saltai sul posto spaventata dopo aver letto quella lettera e mi nascosi involontariamente dietro una scaffalatura.
Solo dopo mi accorsi delle grandi ali scarlatte dietro al vetro. Era Keigo.
Uscii velocemente chiudendo il negozio sentendomi più al sicuro. Il suo sorriso limpido mi rassicurò e decisi di raccontargli l'accaduto solo a casa, non volevo sciupare quel momento.
Hawks: Ti piace la neve?

Alyhane: Solo finché non mi si infila nei calzini.

Hawks: Allora facciamo un giro nel parco, ti va?

Alyhane: Volentieri.
Mi avvolse meglio nella mia lunga sciarpa e dopo avermi fatto mettere un paio di guanti ci incamminammo verso il parco. La neve era candida e uno strato abbastanza spesso ammantava già i vialetti di quel parco.
Mi chinai di soppiatto facendo una palla di neve e lanciandola dritta in testa a Keigo.

*Paf*
Colpito in pieno!
I suoi capelli, ora pieni di neve sembravano ancora più ribelli di prima. Sembrava tradito nel profondo e dopo aver tentato di togliersi la neve senza successo fece lo stesso.
Una grossa palla di neve volò nella mia direzione ma la schivai per un soffio.

Alyhane: Ah ah, mancata!

Hawks: Dici sul serio?
Un paio di sue piume avevano raccolto un mucchietto di neve ed erano volate sopra la mia testa. E poi...

Alyhane: Ahhhh così non vale!
La neve mi riempì le orecchie e sentii freddo fin sulla schiena.

Alyhane: Adesso vedi!
Lo rincorsi cercando di lanciargli un'altra palla di neve. Keigo aveva uno sguardo così spensierato che per un attimo dimenticai tutto quello che era successo solo poche ore prima.
Presi una nuova palla di neve, pronta al lancio. Alzai il braccio mirando dritto al suo coppino ma in quel momento sentii una puntura sul collo.
Mi portai la mano sopra la sciarpa sentendo un lungo dardo conficcato nella pelle. Un dolore lancinante e bruciante mi prese il collo e urlai.
Caddi in ginocchio iniziando a vedere tutto sfocato e perdendo conoscenza quasi immediatamente.