- Capitolo 31 -

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[Alyhane POV]

Quando riaprii gli occhi avevo un'incredibile mal di testa. Il mondo intorno a me era ammantato di blu e un sottile fumo azzurro mi avvolgeva completamente. Il mio corpo completamente traslucido.
Che stava succedendo?
Sentivo il corpo pesante e allo stesso tempo stranamente leggero. Avevo freddo, come se fossi ancora distesa nella neve.

??: Ben svegliata mia cara.
Mi girai di scatto ritrovandomi davanti lo spirito del mio antenato.

Alyhane: Che ci fai tu qua?

Spirito: Che ci fai tu qua, è la vera domanda.

Alyhane: Mi ha colpito qualcosa e...
I miei ricordi sembravano confusi e non riuscivo a ragionare con precisione.

Spirito: Non c'è tempo da perdere, dobbiamo ritrovare il tuo corpo.

Alyhane: Ritrovare il mio corpo? Ma io sono qua e lo stesso il mio corpo...
Spirito: No, non più.
Alyhane: Cosa?

Spirito: Il tuo quirk, hai appena fatto un passo in più.

Alyhane: Cosa?

Spirito: La tua anima e il tuo corpo si sono divisi, ora puoi vagare in questo reame senza che il tuo corpo fisico debba seguirti.

Alyhane: Ed è un male?

Spirito: Molto. Un corpo senza un'anima decade velocemente e se il corpo muore...

Alyhane: Ho capito, ho capito... E ora? Non riesco comunque a vedere nulla, e anche se sapessi dove si trova il mio corpo, questo mondo è talmente diverso da quello dei vivi che non saprei come orientarmi correttamente.

Spirito: Per questo ci sono io. Usa i miei occhi.
Lui tese la mano e dopo il nostro contatto attraversò il Velo.
Chiusi gli occhi per concentrarmi e dopo poco la mia vista iniziò a prendere colore. Gli oggetti si iniziarono a delineare precisamente davanti agli occhi. Alberi, panchine, cestini, il parco stava piano piano riprendendo forma.
Ma anche se ora potevo vedere quello che c'era oltre al Velo non sapevo dove andare.

Spirito: Dove si va?
La sua voce era eterea, sembrava arrivare da qualsiasi parte.
Se ero collassata nel mezzo della neve Keigo deve sicuramente avermi portata in qualche ospedale, ma dove? Li vicino non c'era nessun ospedale...
Tranne... Il piano medico della centrale degli Hero!
Alyhane: So dove andare!
Iniziai a correre seguendo lo spirito che davanti a me mi tracciava la strada. Oltrepassammo strade, grandi palazzi, giardini. Corremmo velocemente senza mai fermarci ma sentivo lentamente mancarmi il fiato. Il cuore in gola martellava sempre più velocemente fino a sembrare quasi che esplodesse.

Spirito: È questo edificio?!
Alyhane: Si!
Lo ricordavo ancora, era lo stesso palazzo in cui ero entrata tempo prima quando avevo portato le cuffie a Keigo.

Alyhane: Dobbiamo salire al secondo piano!
Seguii le scale saltando i gradini due a due ma era sempre più difficile camminare.
Un paio di infermieri si precipitarono nel corridoio entrando in una stanza poco lontano.

??: Aly!
Era il primo suono che sentivo da quando ero in quel limbo. Ed era la voce di Keigo!
Feci un altro passo verso quella stanza ma di punto in bianco sentii mancarmi il respiro. I polmoni che annaspavano alla ricerca di aria che non riuscivano ad avere.
Tum... Tum...
I battiti del mio cuore sempre più lenti. Le mie gambe cedettero cadendo a terra.
Il mio petto era straziato dal dolore mentre tutti i miei muscoli si stavano irrigidendo. Ogni fibra del mio corpo sembrava attraversata da scariche elettriche.
Volevo urlare dal dolore ma la voce non voleva uscire. La mia vista sul mondo oltre al Velo si interruppe e potei vedere solo quel luogo ammantato di blu.
Poi, d'improvviso, il mio corpo tornò leggero. Ritornai a respirare regolarmente ma il mio cuore sembrava ancora fermo.
Non mi importava quello che stava succedendo, la mia unica priorità era arrivare al mio corpo.
Si, ma per fare cosa? Come avrei risolto questo problema?
Un problema per volta.
Mi alzai lentamente cercando di rimettermi in piedi sulle mie stesse gambe. Guardandomi in torno cercai di nuovo la presenza dello spirito ma sembrava essere scomparso nel nulla.
Non avevo più una guida, non sapevo più dove andare di preciso. Provai a ricordare quello che avevo visto attraverso i suoi occhi pochi minuti prima.
Passo dopo passo mi avvicinai al mio obbiettivo, una svolta sulla sinistra e qualche passo in avanti ed eccolo!
Provai a concentrarmi, per cercare di capire qualcosa, oltre a quel velo di blu e azzurro vorticoso.
Con molta fatica riuscii a delineare gli oggetti davanti ai miei occhi.
Keigo era trattenuto da un paio di guardie mentre urlava, anche se non potevo sentire nessun suono. E di fonte a lui, c'ero io.
Il mio corpo disteso su un lettino completamente ricoperto di piccoli elettrodi mentre un gruppo di infermieri si stava allontanando.
Perché se ne stavano andando?

Oh...
Notai dopo il monitor con le onde completamente piatte.
Quindi ero morta...
Lo spirito mi aveva avvisato. Un corpo non può sopravvivere molto senza la sua anima.
Keigo che dietro di me continuava a strattonare le guardie fino a sfuggire alla loro presa per poi arrivare al mio fianco. Mi spostò i capelli dalla fronte, il suo sguardo distorto dalla rabbia e dal dolore.
Allungai la mano verso la mia fronte sfiorando appena la mano di Keigo.
E poi riaprii gli occhi.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora