- Capitolo 26 -

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[Alyhane POV]

Mi svegliai con un peso sullo stomaco. Quando provai a muovermi mi sentii schiacciata.
Alzai lo sguardo e trovai Keigo per metà disteso su di me, avvinghiato al mio fianco come fossi un enorme cuscino. La sua testa poggiata sotto al mio seno mentre teneva un braccio sotto la mia schiena per sollevarmi appena il bacino e non farmi schiacciare le code.
Era così dolce...
Mi abbandonai di nuovo sul letto per non svegliarlo, era sicuramente tornato tardi la notte precedente.
Hawks: Buongiorno...
Un lungo sbadiglio accompagnò le sue prime parole.
Gli misi la mano nei capelli giocandoci e arruffandoli. Era una cosa che gli piaceva molto e non mancavo mai di farlo.

Alyhane: Ronda anche oggi?

Hawks: Si...

Alyhane: Sarà meglio alzarsi allora.

Hawks: Non ora...
Keigo si girò bloccandomi tra le sue braccia.
Si allungò verso il mio collo lasciandoci un paio di baci provocanti. La piccola cicatrice che mi era rimasta da uno dei nostri primi incontri svettava ancora sulla pelle.
Mi leccò in collo strappandomi un gemito inaspettato.
Alyhane: Che fai?
Ma nonostante la mia domanda mi ero già avvinghiata ai suoi fianchi.

Hawks: Che domande stupide...

Miaooo
Mi girai di scatto. Shadows era seduta sul bordo del letto mentre mi guardava con quegli occhi penetranti persi nel pelo nero. Scuoteva la coda lenta, irritata perché era stata svegliata e ancora non poteva mangiare.

Alyhane: Il capo ha parlato.
Mi alzai dal letto mettendomi la prima maglietta che trovai.

Hawks: Da quando un gatto ha più potere di un Pro Hero?
Mi avvicinai al letto prendendo una mano di Keigo e tirandolo su.

Alyhane: Da sempre.
La grande maglia, che era di Hawks, era completamente stropicciata e mi stava mezza su visto che non tenevo più le code strette in vita.
Preparai una colazione veloce mentre Keigo mi osservava imbambolato sullo sgabello della cucina.

Alyhane: Che cosa c'è?

Hawks: Stavo osservando il gatto.

Alyhane: Menti...
Shadow non era neanche in cucina, era già acciambellata sul divano.

Hawks: No, osservavo il gatto...
E puntò le mie mutande che avevano piccoli disegnini di gatti stampati su.
Lo guardai male prendendo la piccola piuma che mi aveva regalato tempo prima, maltrattandola un pochino. Le sue piume più piccole erano anche le più sensibili, per questo poteva sentire in parte quello che succedeva ad esse.
Sconfitto, Keigo finì la sua colazione per poi partire per la sua ronda quotidiana.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora