- Capitolo 3 -

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Ancora in imbarazzo provai a liberarmi dalla sedia per poi ricordarmi che le mie mani erano state legate dietro la schiena. Hawks se ne accorse e finalmente sollevò i suoi grandi occhiali e vidi bene i suoi occhi ambra, molto simili ai miei.

Hawks: Avrei giurato che i tuoi occhi fossero bianchi prima...

Alyhane: Non proprio bianchi bianchi, un colore spento diciamo.
Risposi in automatico non pesando per niente alla situazione in cui mi trovavo.
Liberata dalle corde ringraziai più volte il mio salvatore.

Alyhane: Grazie per avermi salvato oggi, non lo dimenticherò mai.

Hawks: Sembra però che tu ci sia abituata?

Alyhane: Non proprio abituata, ma non mi stupisco più ormai.
Non era sicuramente il primo attacco terroristico che subivamo, dopo un po' ci facevi il callo. Effettivamente essere la figlia di un grande capo di industria comportava i suoi pericoli, era per questo che mio padre mi faceva uscire molto raramente.
Mi sedetti nuovamente sulla sedia sentendomi tutto a un tratto debole. Mi toccai la fronte e notai che avevo del sangue sulla punta delle dita. Hawks, spaventato, sgranò gli occhi notando solo ora la ferita che avevo in testa.

Hawks: Aspetta aspetta! I soccorsi arriveranno a breve.
Alyhane: Non ti preoccupare, è solo un graffietto.
Sapevo bene che non lo era, anzi faceva molto male, ma in quel momento sembrava più spaventato lui di me. Lo sentii parlare attraverso un auricolare alla centrale.
Hawks: Sta arrivando adesso l'ambulanza e polizia. Non preoccuparti, tornerai a casa molto presto.

Alyhane: Ti ringrazio.

Hawks: Ho fatto solo il mio lavoro.
Aveva un sorriso così innocente e gli occhi ambra tradivano le sue emozioni.
Dopo pochi minuti arrivò l'ambulanza a sirene spiegate e tre volanti della polizia. Spiegato tutto quanto alle autorità vidi Hawks sorridermi per l'ultima volta per poi spiccare il volo verso chissà quale meta.
Passai il resto della lunga nottata tra ospedale e polizia e solo al mattino successiva ritornai a casa. Nonostante tutto, ricevetti una sonora strigliata...
Passarono diverse settimane dal nostro primo incontro, ormai non ci pensavo più di tanto e quei ricordi sbiadirono ma non dimenticai il suo sguardo così preoccupato. Non riuscivo a togliermelo dalla mente.
Le mie amiche e le mie colleghe di lavoro si accorsero della cosa chiedendomi sempre di più informazione del perché avessi la testa tra le nuvole.

Naomi: Avanti avanti hai conosciuto qualcuno di interessante, non è vero?

Sayu: Avanti racconta! Non è quel brutto vecchiaccio della volta scorsa, non è vero?
Ma io non stavo pensando a Hawks in quel modo. Di lui a malapena ora ricordavo i suoi occhi.

Alyhane: Non è come pensate voi...

Naomi: Sì sì, vallo a raccontare a qualcun altro.
Alyhane: Ma è vero!
Loro si guardarono e poi risposero in coro.

Amiche: No!
Sospirai per poi uscire dal locale insieme a loro. Era pieno pomeriggio e avevamo in programma un bel po' di shopping nel centro commerciale. Era pieno di gente, tutte lì per il nostro stesso motivo.
Però ad un certo punto sentimmo un'esplosione alle porte di ingresso. Venimmo sbalzate a terra qualche metro più in là.
Un qualche villain aveva intenzione di fare qualche cattiva azione.
Spaventate, ma ancora abbastanza lucide, ci eravamo rifugiate in un locale seguendo le indicazioni della polizia.
Da sotto un tavolino osservavo le vetrate del locale. Non potevamo vedere nulla visto che eravamo al secondo piano dell'edificio e a malapena riuscivamo a sentire lo scontro sotto di noi. La gente era spaventata ma relativamente non serpeggiava molta paura in quel locale.
E solo dopo pochi minuti, due ali scarlatte piombare giù dal soffitto. Rapido come era arrivato riuscì a immobilizzare ogni avversario grazie a due sue lunghe piume.
In quel momento sentì un click strano.
??: Fai silenzio o sei morta.
Una donna che si era rifugiata con noi dentro il bar mi stava puntando una pistola alla schiena.

??: Avanti, ho detto muoviti!
Cercai di mantenere il sangue freddo nonostante tutto. Feci come mi era stato detto e uscii con lei che mi puntava la pistola alla schiena.
Ci fermammo giusto davanti al parapetto del secondo piano.

??: Rilasciate immediatamente i miei compagni! O questa piccola adorabile ragazzina diventerà una nuova decorazione per questo centro commerciale!
Spostò la pistola alla mia testa appoggiando la canna alle mie tempie. Sentii dei brividi scendermi per la schiena. Lo sguardo di Hawks cambiò rapidamente.
Polizia: Lasciala immediatamente e non ti verrà fatto del male

??: Prima voi lasciate i miei compagni!
Eravamo in una situazione di stallo difficile, nessuno voleva cedere e nessuno poteva fare molto per girare la situazione a suo vantaggio.
Chiusi gli occhi concentrandomi il più possibile. Mi estraniai da tutto attivando il mio quirk.
Il mondo intorno a me assunse l'insolita colorazione bluastra. Al contrario della prima volta, avevo molto più controllo di me. Mi guardai intorno e un volto ben noto era seduto sul cornicione dal parapetto. Mi guardava ridendo oscillandosi avanti e indietro come in attesa di un ordine.
Era lo spirito che seguiva la nostra famiglia da parecchie generazioni, uno dei nostri antenati.
Allungai appena la mano e le nostre dita si toccarono.

[Hawks POV]

Non sapevo bene cosa fare, non sarei stato abbastanza veloce a raggiungerla prima che lei premesse in grilletto.
Poi, a un certo punto vidi Alyhane chiudere gli occhi e abbassare la testa. Si era per caso rassegnata?

??: Per il bene della ragazza, vi conviene ascoltarmi!
Feci segno ai poliziotti di ascoltare la donna. Perplessi, dopo un attimo di esitazione fecero quello che gli avevo detto, ma proprio quando stavano per liberare il primo uomo vidi Alyhane sollevare il braccio nella mia direzione.
Aveva ancora quello sguardo spento della volta prima

??: Ehy! Cosa credi di fare?
Disse che la donna strattonandola e mettendole il braccio dietro la schiena.
Una luce bluastra avvolse appena la figura della kitsune e un momento dopo un uomo comparve dietro l'aggressore. Puntava una katana alla sua gola.

Uomo: Fossi in te lascerai la ragazza...
Lo sentivo sibilare al suo orecchio

??: Credi di essere più veloce di me?
Uomo: So di essere più veloce di te. Poggia l'arma...
La donna deglutì facendo cadere l'arma a terra e mettendo le mani sopra la testa mentre ancora quella figura traslucida le puntava l'arma alla gola.
Con un battito d'ali salii all secondo piano immobilizzando la donna a terra con un paio di manette.
L'uomo osservò con attenzione ciò che stava succedendo e poi rinfoderò l'arma. Guardò Alyhane davanti a sé, anche lei sembrava osservarci, o meglio, osservava quell'uomo. Sembrava non potesse vedere altro al di fuori di quella figura.
Quest'ultimo fece qualche passo fermandosi poi davanti alla kitsune che si inchinò per ringraziarlo per poi tendere una mano.

[Alyhane POV]

Non riuscivo a vedere nulla se non la sagoma della donna che teneva sotto scacco il mio spirito. Riuscivo a vedere le sagome di tutto quello che lui toccava e percepire vagamente cosa stesse succedendo dall'altra parte.
La donna si era arresa e lo spirito mi raggiunse. Dopo un breve ringraziamento allungai la mano e lui la prese tornando al di la del Velo.
Abbassai le orocchie concentrandomi il più possibile, chiusi gli occhi e poi finalmente riuscii a uscire da quella dimensione. Sbattei un paio di volte le palpebre per abituarmi nuovamente alla luce e poi mi guardai la mano. Era diventata trasparente, con una vaga aura blu.
Tirai la manica del giacchetto nascondendola poi dietro la schiena.
Hawks: Io e te ci incontriamo sempre nei momenti peggiori, non credi?
Non potevo che essere d'accordo con la sua affermazione.

Alyhane: È perché non mi hai ancora invitata a uscire!
Scherzai sapendo che a lui piaceva scherzare con le ragazze. Era sempre circondato da nugoli di donne di tutte le età. La fortuna di essere il terzo Pro Hero del Giappone, e in più giovane e attraente.
Hawks: Alla cosa si potrebbe porre rimedio...
Scioccata dalla risposta mi venne la pelle d'oca mentre lui infilava un bigliettino nella mia borsa.

Hawks: Ora puoi chiamarmi quando vuoi.
Lui sparì nuovamente con un saluto rapido e subito le mie amiche mi circondarono come bestie fameliche.
Sayu: Figlia di una buona volpe! Quando ci volevi dire che hai fatto colpo sull'eroe numero tre!

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora