- Capitolo 25 -

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Passarono un paio di mesi in quella nuova normalità. Era iniziata e ormai quasi terminata l'estate e faceva davvero caldo.
Avevo trovato un piccolo lavoro in una biblioteca in centro e Sayu era ora una mia collega-capo. Le dovevo molto, mi aveva dato una possibilità di ricominciare nonostante le pressioni che mio padre aveva esercitato su di lei.

Sayu: Posa quelle scatole nell'angolo e riordina la vetrina, ci sono dei nuovi arrivi da mettere in esposizione.
Alyhane: E pensare che ti ritenevo un'amica...
Sollevai il pesante scatolone fingendomi piccola piccola sotto la grande scatola.

Sayu: Non fare la melodrammatica avanti.
Ridemmo insieme mentre mi preoccupavo di risistemare la vetrina.

Sayu: Poi, come va con il grande Pro Hero numero tre?
Misi la testa fuori dalla vetrina per guardarla con un sorrisetto che diceva tutto.

Sayu: Oh oh oh racconta!

Alyhane: Quando sarai abbastanza grande!

Sayu: Ma se ho un anno in più di te...
Alyhane: Ok vero...
Sayu: Allora, racconta, com'è sotto le coperte?
Alyhane: Esattamente come ti immagini l'Hero numero tre.
Lei si mise a ridacchiare avvicinandosi per sussurrarmi all'orecchio.

Sayu: Ti piace eh?
Non lo nascondevo più a me stessa e non lo nascondevo più neanche agli altri ormai.

Alyhane: Lo sai già.

Sayu: Si ma è bello vederti arrossire ogni volta che lo dici.

*Driin Driiin*
Presi in mano il telefono notando il numero di Keigo.

Alyhane: Parli del diavolo... Posso?

Sayu: Fai pure, non mi voglio mettere in mezzo a due piccioncini.
Presi il telefono rispondendo velocemente.
Alyhane: Pronto?

Hawks: Ciao little fox.

Alyhane: Come mai mi chiami? È successo qualcosa?!

Hawks: Nulla, volevo solo sentire la tua voce.

Alyhane: Ma se viviamo insieme...

Hawks: Mi sei mancata comunque.

Alyhane: Sei impossibile.
Ridacchiai avendo conosciuto quel lato un po' bambino di Keigo. Gli piaceva chiamarmi anche quando era di pattuglia e con delle scuse assurde, a volte per nessuna ragione.

Alyhane: Visto che mi hai chiamata, cosa si fa per cena?
Hawks: Ehm...
Alyhane: Cosa c'è?

Hawks: Potrei tornare tardi questa sera.

Alyhane: Ohh per questo mi hai chiamato!

Hawks: Io... Non... Va bene, forse...

*Dlin dlin*
Un nuovo cliente entrò in negozio.

Alyhane: Non ti preoccupare, ci penso io. Ora devo andare.

Hawks: Ci vediamo dopo little fox.
Continuai ad arrossire sentendo quel soprannome.
Finii la mia giornata lavorativa e poi mi diressi velocemente a casa. Salii fino all'ultimo piano del grattacielo fino ad arrivare all'appartamento di Keigo.
Shadow si strusciò contro le mie gambe nel momento in cui aprii la porta. Si era ambientata molto bene in quella nuova casa e sembrava apprezzare la presenza di Hawks, anche se qualche volta si scambiavano sguardi truci.

Alyhane: Si, si, ora do da mangiare anche a te.
Il sole calò con calma oltre l'orizzonte di palazzi e Keigo non era ancora tornato. Presi una copertina leggera sedendomi su una delle poltrone della terrazza a guardare il cielo notturno. Non si vedeva neanche una stella, le luci della città oscuravano il cielo. Quella era una cosa che mi mancava di avere un giardino immenso, la vicinanza dei lampioni era veramente un ricordo.
Mi acciambellai addormentandomi poco dopo nonostante volessi attendere il suo ritorno.

[Hawks POV]

Era notte fonda quando ritornai a casa. Atterrai sulla terrazza stanco. Mi faceva male ovunque e avevo una piccola ferita sul braccio.
Cosa ci fa la coperta qua fuori?
Quando la presi in mano mi accorsi che Aly era sotto di essa. Dormiva beata con uno sguardo sereno. Le tolsi una ciocca di capelli dal volto accarezzando le sue morbide orecchie. Le fece schioccare un paio di volte infastidita.

Hawks: Ok ok, andiamo.
La presi in braccio portandola in casa.

Alyhane: Kei-Keigo?
Aprì leggermente gli occhi assonnata.

Hawks: Shhh dormi, non è successo nulla.
Le diedi un bacio affettuoso sulla fronte vedendola accoccolarsi di più tra le mie braccia e rimettendosi a dormire.

In your eyes  -  Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora