Prologo

2.2K 30 0
                                    

ciao a tutti spero che la lettura sia di vostro gradimento. La storia è ambientata  sulla stagione 2022, le prime parti non saranno bellissime però diciamo che è l'inizio di una storia molto lunga con tanti colpi di scena non odiatemi per alcune parti ma dov'è il divertimento senza un pò di pepe?? buona lettura❤️❤️❤️❤️❤️❤️

<<sei sicura di voler iniziare a lavorare con tuo zio?>> queste sono le uniche parole che mi ha rivolto mia madre prima che io partissi per l'Italia <<si mamma, è il mio sogno fin da quando sono bambina>> gli risposi con molta calma...

<<Sei uguale a tuo padre>> mi rinfacciò, ma ormai sono abituata dopo quasi ventidue anni di convivenza con lei, ormai ci sono più che abituata infatti prendo la mia giacca, la valigia, la mia sciarpa a quadrettoni neri e prima di uscire dalla porta di casa mi avvicino per abbracciarla dopo tutto è comunque mia madre e per almeno due mesi non la rivedrò.

                                                                      ***

Sono arrivata all'aeroporto di Liverpool verso le 10:30 e sono seduta su una panchina mentre che guardo scendere l'abbondante neve cade sulla pista d'atterraggio intanto sto aspettando la mia migliore amica Luisa che a differenza mia è molto ritardataria. Fin da piccole io e Luisa andavamo l'una al lancio dell'auto dell'altra ovviamente ci accompagnavano i nostri zii che a dirla tutta non gli dispiaceva buttare l'occhio sulla macchina avversaria e qualche battutina per punzecchiarsi a vicenda.

Per fortuna non è mai successo a me e Luisa di litigare sulla formula uno non perchè eravamo pacifiche *anzi tutt'altro* ma perchè io ero la più appassionata delle due e a Luisa non gli interessava più di tanto infatti veniva per stare con me però così avevamo della compagnia visto che passavo i pomeriggi tra studiare e girare nel paddock e infatti ci conoscevano quasi tutti e ci aiutavano adoravo andare ai gran premi da piccola ma ancora di più ora che mio zio mi ha chiesto di aiutarlo con la scuderia e seguirli in questo nuovo anno.

Dopo ben 30 minuti di ritardo vedo una figura correre verso di me con il fiatone era Luisa <<madonna pensavo che eri partita senza di me>> mi disse tra un fiato e l'altro io invece mi misi a ridere. Subito dopo qualche abbraccio andiamo verso il gate dove ci imbarchiamo sull'aereo.

Io tentennai un pò prima di salire, l'aereo e l'altezza erano le mie più grandi fobie però Luisa dopo tanti anni sa come calmarmi e infatti mi tranquillizzo subito dopo come ogni volta. Appena salite e aver trovato i posti lei si siede vicino al finestrino mentre io verso il corridoio come sempre poi dopo aver scritto a suo zio e Carlos che stavamo per partire si addormentò <<Molto di compagnia>> dico mentre la vedo russare, per fortuna alemeno lei si è ricordata di avvisare suo zio e Carlos visto che mi sono dimenticata come sempre e mi sono anche dimenticata di ricordare a Carlos che ci doveva venire a prendere all'aeroporto.

Il volo passa in fretta infatti lo passai tra il dormire e guardare un film che però mi ha annoiato abbastanza 

Finalmente dall'oblo si vede la mia magnifica Italia mi era mancata così tanto mi ero veramente stufata di sentire parlare solo inglese quindi chiamo Luisa con uno strattone di gioia <<Luisa sveglia vedo l'Italia stiamo per atterrare>>  Lei ancora un pò addormentata mi risponde con un cenno per poi richiudere gli occhi. Poco dopo il capitano ringrazia e di che che siamo atterrati. Metto finalmente piede sulla terra ferma, percorriamo giusto qualche metro dell'aeroporto che una mano mi afferra il braccio mi giro di scatto e <<ciao Emily come mi sei mancata>>  dice <<Carlossssssss>> ci abbracciamo  e dopo abbraccia anche Luisa che senza farcelo sapere ci scatta una foto che posta subito sulle storie con su scritto "finalmente si torna a star bene" giusto 2 minuti e il mio telefono scoppia di messaggi tanti da parte di Pierre che non sapeva che sarei venuta in Italia e altrettanti da mio zio e mio padre che mi dicevano che mi aspettavano per la cena con il team.

Dopo 30 minuti e dopo molti autografi e foto con i fan ci dirigiamo al parcheggio e non sapevo a cosa stavo andando in contro...

appoggiato sul cofano della macchina di Carlos una bellissima Golf c'era lui l'altro pilota Ferrari. Charles Leclerc... ormai era da tanto in scuderia lo vedevo ai gran premi in cui andavo però non l'ho mai inquadrato come persona non parlava molto lui ascoltava tantissimo ti guardava senza dire nulla ti riservava quei occhi verdi smeraldo che valevano per più di mille parole... ho sempre avuto un pò timore di lui come se gli stessi antipatica e allora cercavo sempre di dare meno fastidio possibile quando c'era anche lui rispettando i suoi spazi

<<Ciao Charles>> gridò Luisa dal fondo del parcheggio, lui sentendola alzò la mano in cenno di saluto e dopo guardò me salutandomi e io ricambiai con un sorriso.                                                   Poi richiamai l'attenzione di Carlos e gli chiesi <<Perchè è venuto pure lui?>> e Carlos mi rispose con quelle stupidissime risposte che diceva fin da quando ho memoria <<Perchè non sarebbe dovuto NON venire>> e subito dopo si mise a ridere come uno scemo

Tempo di caricare nel baule le valigie chiuderlo salire in macchina per poi partire erano solo trenta minuti di viaggio che come sempre abbiamo passato a cantare con la musica a tutto volume.

Vita e destino//Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora