Vita e destino//Charles Leclerc

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Mercoledì 20 aprile 2022, Maranello, Italia

Finalmente ero tornata nella mia patria dove parlavano una lingua comprensibile e sapevo leggere però purtroppo ero anche tornata dalla settimana con Charles e i suoi amici, mi ero divertita veramente un casino e alla fine come mi aveva promesso Charles erano veramente simpatici e li avrei rivisti al gran premio di Monaco dove Marta mi aveva già detto che una sera uscivamo. Charles lo avrei rivisto sta sera anche se ora insieme a Carlos erano in scuderia quindi non erano molto lontani da me, mentre tutti gli altri sarebbero arrivati sta sera ad eccezione di Arthur visto che si era offerto di darmi una mano a preparare la casa a questo week end abbastanza frenetico, mi squilla il telefono e mi precipito a rispondere <<Princesse cinque minuti e sono li>> inizio a saltare come una bambina <<Perfetto ti aspetto>> mi stacca il telefono e mi precipito fuori pronta ad aspettarlo fino  vederlo entrare <<Thuthu>> gli corro incontro abbracciandolo <<Princesse ma da quanto tempo>> non ci vedevamo dall'Arabia Saudita quindi da quasi un mese <<Grazie per essere venuto>> iniziamo ad entrare in casa <<Ti ho fatto i pancake sappilo>> mi ero svegliata presto per iniziare a preparare tutte le stanze e sistemarle un pò <<E dobbiamo andare a fare la spesa>>  dico apparecchiando il tavolo per fare colazione <<Lo sai che mio fratello è in scuderia?>> si siede <<Certo che lo so, devono fare dei contenuti per sponsorizzare Imola>> mio padre mi aveva fatto un monologo di ben cinque ore da Nizza fino a Maranello su questo weekend, quanto era importate e poi voglio dire siamo a casa nostra in cima al campionato piloti e anche quello costruttori è sempre più importante quando si parlava di Imola o Monza, l'ansia era ben presente e soprattutto molta di più <<Pensavo che ci andavi>> accenno un no <<Mi tengo ben lontana da mio zio e mio padre specialmente se sono insieme>> Arthur si mette a ridere <<Allora racconta, passato bene la pasqua?>> iniziamo a mangiare <<Diciamo che è passata mi sono divertita la tua?>> Arthur era andato a Saint-Tropez con alcuni suoi amici <<Diciamo che per un pò sono apposto>> ci mettiamo di nuovo a ridere  <<A parte tutto>> infila una mano nella tasca e tira fuori un badge <<Vieni a vedere la mia gara?>> accenno subito un si entusiasta<<Sarei venuta comunque>> mi alzo per abbracciarlo. Io e Arthur avevamo tanto su cui parlare sulla monoposto, sulla pista, su cosa era successo in Australia, su di lui, su di me e su mille altre cose, rimbalzavamo da un discorso all'altro fino alle battutine squallide <<Vado a cambiarmi che sennò muoio dal ridere>> stavo giusto salendo le scale e avevo ancora la visuale della porta d'ingresso che sento aprire senza che nessuno abbia bussato quindi ho dato per scontato che era Giacomo <<Ciao pa>> esclamo continuando a salire le scale <<No lui arriva dopo>> torno in dietro capendo che era Nicole <<Ciao>> la saluto per poi continuare a salire <<Ciao anche a te Emily>> mi sorride. Tutta falsità.

<<Mamma mia>> finalmente avevo tutto l'armadio per poter cercare qualcosa per vestirmi, qua a Imola non faceva tanto freddo stranamente quindi sono andata su dei pantaloni larghi beige e un dolce vita nero che avrei abbinato alla mia giacca di pelle, torno di sotto e trovo Nicole in cucina con Arthur <<Ho parlato prima con Charles e arriveranno verso le cinque>> dice appena entro nella stanza <<Tanto noi siamo a casa>> Nicole ci saluta e se ne va <<Ha per caso detto chi viene sta sera che sta con lei? ha detto che sono in tre>> una sarebbe stata Alice ma non sapevo chi poteva essere la terza persona visto che Elizabeth dopo che Luisa aveva indagato non ci sarebbe stata fino a sabato <<Ha solo parlato che è andata in scuderia e ha parlato con Charles>> si alza <<Princesse possiamo andare?>> accenno un si seguendolo e prima di passare davanti a lei Arthur mi mette una mano dietro alla schiena <<Ciao Nicole>> la salutiamo in contemporanea e rimane forse un pò spaesata.