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Sono esattamente le quattro del mattino praticamente io vivo più la notte che il giorno e dopo un ora passata a girarmi nel letto senza riuscire a dormire alla fine mi sono cambiata con dei pantaloncini, una maglietta, ho messo le mie converse e sono uscita in giardino a mezza notte in ora Italiana sarebbero usciti gli argomenti per il prossimo esame che avrei dovuto dare io non lo sapevo e per fortuna Eleonora me lo aveva detto e mi aveva anche detto che per Imola non sarebbero venuti a casa ma poi ci saremmo visti al paddock, già che c'ero avevo scritto anche a Carmen nel caso era sveglia gli era solo arrivato il messaggio ma non avevo ancora avuto risposta. Visto che non ero per nulla informata sul gran premio d'Australia e la cosa mi interessava sono andata ad informarmi per esempio sul pilota più vincente che è proprio Micheal seguito da Button e Seb . o sulla scuderia più vincente che è la McLaren con 11 vittorie e l'ultima risale al 2012 e anche chi erano i favoriti per la pole ovvero Charles, Max e Carlos anche se alcuni avevano puntato anche su Fernando girando sui siti di Sky Sport ho trovato l'intervista di Charles quindi un pò per curiosità un pò per vedere come se la cavava con la pista al di là dai tempi sono andata a vederla il titolo che aveva dato il sito era "Leclerc: Con tanti DRS dovremo giocare in modo furbo" e già solo il titolo mi ha fatto ridere sempre i soliti giornalisti che giocavano a loro favore le parole, lui ha detto che i sorpassi saranno importanti con e senza DRS non ha specificato dai una gara con solo DRS nei sorpassi è una gara morta.

Dopo essermi stufata mi dirigo verso la strada principale che dava su una valle era tutto così silenzioso che potevo sentire i miei battiti che acceleravano e diminuivano senza un senso logico <<Emily mi hai fatto spaventare>> mi giro di scatto e vedo Nicole con una torcia in testa mentre io usavo quella del mio telefono <<Scusami non volevo>> ridacchio <<In sti giorni non riesco proprio a dormire sai>> si avvicina <<Io andavo a camminare che ne dici di venire con me?>> accenno un si e la inizio a seguire <<In ansia per la gara?>> mi chiede illuminando la strada con la sua torcia <<Diciamo che tutto ci fa>> avevo mille cose per la testa sia per la gara che per la settimana che verrà <<Anche io non riesco a dormire sono così in ansia per la gara>> la capivo, l'ha visto scappare quando aveva a malapena quattordici anni io a quattordici anni giravo ancora con mamma e papà <<Non me ne intendo molto e ho preferito non chiedere a Oscar e ho visto in televisione però preferisco chiederlo a te, come è andato?>> sospiro <<Diciamo bene oltre ad essere a metà come classifica era anche a metà come tempi a due secondi sia dall'ultimo che dal primo, se fa i suoi primi punti in Australia può anche considerarla come una vittoria>> anche se non mi guardava potevo vedere il suo sorriso <<Secondo me dovremmo venire al paddock? oppure gli metteremmo solo più ansia?>> la fermo <<Avere un punto di riferimento così importante come i proprio genitori potrebbe fare la differenza>> continuiamo a comminare e a parlare <<Sai non vedevo Oscar ridere e scherzare da decenni lui da piccolo voleva mollare doveva sempre fare sacrifici come non andare in discoteca o mangiare cibo spazzatura, aveva bisogno di un gruppo che condivideva la stessa vita>> tanti ragazzi anche nelle categorie minori mollavano per la vita che facevano, alcuni per la scuola altri per gli amici se punti sui kart devi essere sicuro al cento per cento perchè i posti sono solo venti. Dopo ancora qualche passo decidiamo di tornare indietro perchè il sole stava iniziando a sorgere <<Non hai mai avuto una famiglia presente vero?>> la guardo confusa <<L'ho capito da quando hai visto le foto in casa, sei stata ad ascoltarmi con un sorriso in volto senza mai smettere>> abbasso lo sguardo <<Esatto, però almeno mio padre sta cercando di rimediare mentre mia madre è sempre la stessa>> mi interrompe <<Scusami, non volevo intromettermi non so mai farmi i cavoli mie>> gli sorrido <<Non sai quanto mi stai aiutando, vedo quanto vuoi bene a Oscar e quante attenzioni mi dai, quelle che non ho mai ricevuto>> torniamo a casa <<A dopo allora>> la saluto e torno in casa cercando di fare meno rumore possibile visto che i ragazzi si dovevano riposare avevo solo la torcia del telefono e illuminavo il pavimento sperando di non andare contro a qualcosa poi non so per cosa e vedo una sagoma, non poteva essere Luisa perchè era troppo alto quindi andando per esclusione se non ero io o Luisa era per forza o Lando o Oscar <<Ei>> dico con tono basso <<Cosa fai sei scappata?>> anche se non lo vedevo in faccia avevo già capito chi era <<Non riuscivo a dormire sono andata a fare due passi>> mi avvicino alla sagoma o meglio alla sagoma di Oscar che era appoggiato al lavandino <<O magari qualche bel pilota è venuto a trovarti>> rido sempre sotto voce <<Dai smettila, tu invece? qualche bella giornalista ti è venuta a farti visita? sai per qualche domanda più intima>> ridacchia anche lui <<Io non mi sarei tirato indietro>> beve da un bicchiere e molto probabilmente era acqua <<Neanche io riuscivo a dormire>> lo illumino con il flash <<Smettila>> mi prende il polso e mi tira verso di lui appoggiando le sue braccia sulle spalle <<Non riuscivi seriamente a dormire>> accende una luce vicino a noi e distoglie lo sguardo <<Si più o meno>> cercavo un suo sguardo ma continuava a guardare altrove <<Ottavo e poi decimo>> sbuffa continuando a guardare altrove <<Oggi e domani sono i veri giorni che contano, oggi devi stare concentrato e dimenticarti chi sta fuori>> mi guarda continuando a non dire nulla <<Devi dimenticarti che è la gara di casa devi solo pensare alle traiettorie, dosare bene acceleratore freno e ascoltare quello che ti riferisce il muretto>> sposta le mani e le mette poco sopra ai miei fianchi e inizia a spingermi <<Devi solo>> sorride <<Dai sto cercando di fare dei discorsi con un senso e tu me li distruggi tutti>> incrocio le braccia facendo la finta offesa <<Siamo più permalosi del solito oggi?>> arriviamo fino al divano e mi spinge <<Ma sei scemo, magari li svegliamo>> non risponde e si corica sul mio ventre facendo un piccolo mugugno <<Che ti è preso adesso?>> alza gli occhi e accende la Tv <<Per stare lì in piedi tanto vale stare qui>> inizia a cambiare canale fino a un telegiornale sportivo australiano dove stavano parlando di calcio, baseball e alla fine anche della Formula 1 dove parlavano pure di Oscar <<Ma tu lo conosci?>> lo indico e lui sorride <<Hanno messo il mio lato peggiore>> si lamenta <<Seriamente tu hai un lato migliore?>> gli passo la mano nei capelli <<Questa cosa la lascio fare solo a te>> continuava a guardare questo canale di sport con tutte le repliche di una partita di baseball io non sapevo nemmeno come era fatto il campo e tanto meno le squadre, Oscar era tutto concentrato mentre continuavo a passare la mano nei suoi capelli. 

Vita e destino//Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora