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Erano le sei  mi ero già svegliata da un pò  mi ero vestita lasciandomi i pantaloni del pigiama e sopra avevo un semplice top mi volevo preparare prima così che i ragazzi avevano il bagno libero, si apre la porta di scatto  era una sottospecie di zombie ovvero Charles <<Oh scusa>> dice richiudendo la porta <<No vieni vieni ho finito>> dico mentre esco dal bagno e sotto voce per non svegliare Carlos .

Lui entra in bagno  invece io esco sul balcone e si moriva già di caldo sento la sveglia suonare quindi rietro per staccarla cosa che fa prima Charles <<Ora viene il bello dobbiamo svegliare Carlos, cosa gli diciamo che ha vinto il campionato piloti?>> scoppiamo a ridere e Carlos sentendo il trambusto <<Che è successo?>> noi ci giriamo e lo guardiamo i suoi capelli erano messi peggio dei miei <<Nulla nulla tranquillo>> si ributta sotto le coperte <<Carloss è tardi forza>> controvoglia si alza e va in bagno  mentre io e Charles rimaniamo li <<Facciamo colazione in camera o andiamo giù?>> mi chiede <<Io non ho fame, quindi fate voi>> poi butto un occhio sul mio letto e vede che il copri letto era sporcato con un evidente macchia di rosso <<Cazzo!>> esclamo sottovoce Charles lo sente e guarda dove stavo guardando io <<Hai bisogno di una mano?>> mi chiede gentilmente <<No no dovrei avete tutto>> Carlos esce dal bagno e mi ci fiondo dentro e scrivo a Luisa se aveva degli assorbenti perchè non avevo calcolato i giorni "Si Emily arrivo fammi mettere le scarpe" Dopo un pò sento aprire la porta e cosa si dicevano <<Ciao Charles potresti darli a Emily?>>  sento richiudere la porta per poi sentire bussare alla mia <<Petite posso entrare?>> mi chiede <<Si si entra>> sporge solo la mano con quello che mi serviva <<Grazie mille Cha>> mi cambio  mi do una sistemata pronta ad affrontare il prossimo problema il letto.

Esco e vedo già il mio letto smontato era rimasto solo il materasso <<Abbiamo chiesto se ci potevano cambiare le lenzuola dopo arriveranno>> gli sorrido <<Ragazzi non dovevate poi facevo io>> loro annuiscono.

Alle sette ci trovavamo con Luisa, Oscar e Lando per fare colazione che si erano messi d'accordo prima <<Iniziamo a scendere per fare colazione?>> ci chiede Carlos <<Si mi metto le scarpe e ci sono>> gli risponde Charles. Iniziamo a scendere e arriviamo nella sala prima sala che era riservata ai meccanici già in pista, poi la seconda per i team principal, ingegneri di pista diciamo il muretto e poi l'ultima quella per i piloti entriamo e uniamo i tavoli della McLaren e della Ferrari segnalati con i loghi delle scuderie.

<<Ciao Emii>> sento una voce in lontananza era Luisa mi giro di scatto e la saluto a mia volta, ci sediamo <<Ora che lo noto i ragazzi?>> non avevo notato che Lando e Oscar non c'erano <<Buongiorno l'hai notato ora?>> scoppiano a ridere mentre io annuisco ponendomi ancora la domanda  <<Stanno per arrivare si stavano preparando e visto che eravamo in ritardo sono voluta scendere>> sempre i soliti ritardatari.

***

<<Eccocii, scusate il ritardo>> dicono sedendosi Oscar e Lando <<Bene abbiamo a malapena dieci minuti per fare colazione>> dice Carlos guardando il suo orologio <<Quindi ordiniamo?>> chiede Luisa. Charles cerca di attirare l'attenzione di un cameriere ma nulla sembrava che lo ignoravano completamente poi prova Carlos e appena alza la mano per farsi notare il cameriere arriva <<Cosa volete?>> ci domanda il cameriere Luisa ordina una brioche come anche Oscar, Charles i suoi soliti pancake, Carlos e Lando lo yogurt io invece ho preso solo una tazza di the non avevo fame <<Sei sicura che non vuoi nulla da mangiare >> mi chiede Charles <<Stai tranquillo non ho fame>> gli rispondo sinceramente.  Arriva quello che avevamo ordinato  mentre io mi bevevo il mio thè. 

Finiscono colazione  ed era il momento che Charles e Lando si preparassero visto che erano al turno del mattino quindi sono andati a prendere la tuta mentre noi quattro li aspettiamo giù che eravamo pronti <<Io ho un ansia>> dico in generale <<A chi lo dici>> mi risponde Luisa. Arrivano Lando e Charles pronti con la tuta e il casco ci incamminiamo <<Aspetta Charles ti do una mano>> gli dico visto che era carico gli allungo una mano per tenergli il casco <<Tranquilla ce la faccio>> insisto e dopo qualche passo sono riuscita a prendergli il casco <<Grazie petite ma non dovevi>> 

Vita e destino//Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora